Questo il progetto appena partito in sostegno ai profughi ucraini in Italia e reso possibile da ACRI
Al via il progetto finanziato da ACRI “Sostegno all’autonomia e integrazione dei profughi ucraini” ideato per accompagnare i rifugiati ucraini nel processo di autonomia e integrazione in Italia.
Avviato a luglio 2022, il progetto raggiungerà questo obiettivo in sei mesi principalmente favorendo l’accesso dei profughi ucraini al mercato del lavoro attraverso percorsi di orientamento, formazione e accompagnamento. Questo, mantenendo un’attenzione particolare alle misure di conciliazione lavoro-famiglia.
Le madri arrivate in Italia con i propri figli necessitano infatti di sostegno per riuscire a conciliare al meglio il possibile inserimento lavorativo e la vita privata.
Attività previste dal progetto
La difficoltà di accesso all’occupazione è riconosciuta come uno dei maggiori ostacoli all’integrazione.
Tra le necessità basilari per l’introduzione nel mondo del lavoro si trova una sufficiente conoscenza della lingua italiana. Tra le attività che verranno implementate dal progetto ci saranno quindi dei corsi - erogati attraverso enti specializzati - che metteranno a supporto degli utenti docenti, interpreti madrelingua e/o mediatori linguistici.
Allo stesso modo verranno sviluppati moduli di soft skill e self empowerment con l'obiettivo di fare acquisire ai partecipanti competenze trasversali come comunicazione e creatività.
Questi moduli approfondiranno anche aspetti volti ad allenare e sviluppare la capacità di porsi degli obbiettivi da raggiungere.
All'accompagnamento lavorativo il progetto affianca poi l'accompagnamento familiare.
Questo perché risulta necessario predisporre misure che facilitino una buona conciliazione tra vita privata e lavorativa per le madri ucraine.
Tante sono le madri arrivate in Italia con bambini piccoli e per questo il progetto intende attivare ammortizzatori in grado di rendere sostenibile l'integrazione delle madri nel paese.
Fin dal primo colloquio lavorativo e per l'intera durata del percorso di formazione e inserimento lavorativo delle donne, saranno infatti a disposizione figure specializzate in grado di prendersi cura dei bambini.
Il progetto prevede inoltre di implementare attività di:
- Sensibilizzazione rivolte alle aziende
- Profilazione e orientamento al lavoro
- Matching domanda – offerta di lavoro
- Orientamento all’offerta formativa esistente e attivazione di percorsi formativi mirati
- Inserimento nelle aziende direttamente con contratti o sotto forma di tirocini formativi
Tali attività di progetto permetteranno di consolidare e sistematizzare alcune attività già avviate da AVSI nell’ambito dello sportello lavoro dell’HUB #HelpUkraine a Milano e nelle province di Forlì-Cesena e Rimini.
I destinatari del progetto
Destinatari del progetto sono 70 profughi ucraini, in prevalenza madri con figli, ospitati presso famiglie o in strutture di pubblica accoglienza.
Saranno presi in carico 50 profughi nel territorio della Provincia di Milano e 20 nei territori delle province di Forlì-Cesena e Rimini.
© Vincenzo Metodo