AVSI collabora in Italia con più di 250 istituti scolastici di vario grado con progetti educativi e strumenti didattici personalizzati per ogni insegnante. Insieme immaginiamo progetti didattici, creiamo relazioni tra le scuole italiane ed estere, facciamo dialogare gli studenti e li coinvolgiamo in gesti di solidarietà concreta grazie al programma di sostegno a distanza e ai progetti di AVSI.
I progetti didattici di AVSI - esempi
Vorresti proporre un progetto scolastico innovativo ai tuoi studenti?
- Insieme stimoleremo l’apertura dei tuoi studenti alla conoscenza del mondo e alla comprensione di temi di attualità.
- Scopriremo cosa vuol dire essere cittadini del mondo e perché agire in modo responsabile e solidale, a partire dai temi dell’Agenda 2030.
- Costruiremo delle amicizie che vanno oltre i confini geografici, senza farci fermare dalle differenze
- Impareremo a dialogare in una lingua straniera (inglese o francese)
Un esempio dei passi per avviare un progetto educativo con AVSI
- Ti veniamo a trovare a scuola (oppure online) per raccontarti cosa facciamo, i contesti in cui lavoriamo, per approfondire tematiche di attualità (climate change, diritti umani, ecc).
- Ti forniamo degli strumenti didattici che potranno servirti per impostare le tue lezioni.
- Siamo disponibili a impostare insieme i PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) o percorsi di educazione civica.
- Potrai conoscere direttamente i ragazzi che sostieni insieme ai tuoi alunni, attraverso le video conference.
Il sostegno a distanza di AVSI per le scuole: uno strumento di cooperazione tra studenti
I progetti solidali sembrano uscire dal programma scolastico, richiedendo ulteriore sforzo ed energia a docenti e alunni. Per molti docenti con cui collaboriamo, coinvolgere una classe nel sostegno di un ragazzo, di un bambino, è un vero e proprio momento didattico.
Lo spiega Eleonora Pin, docente della Scuola Regina Mundi di Milano: “Gli studenti si sono molto affezionati ai ragazzi ugandesi che la nostra scuola sostiene. Sono molto coinvolti e si rendono conto che davvero il mondo è molto più ampio. Ad esempio, si sono accorti che avere un pasto caldo a casa non è scontato per tutti i bambini. Si stanno anche interessando a come un ragazzino della loro età, in circostanze completamente diverse, può vivere la vita quotidiana. Scrivendo ai ragazzi sostenuti in Uganda, i nostri alunni non hanno l'impressione di fare un esercizio di lingua, eppure migliorano la loro scrittura e imparano velocemente nuovi vocaboli in inglese.”
La testimonianza delle insegnanti della Scuola Regina Mundi di Milano sull'impatto e il valore del progetto Sostegno a distanza a scuola
Un progetto solidale adatto anche ai bambini della scuola primaria (Qui lo raccontano i bambini della scuola "G. Lilliu" di Cagliari)