Le donazioni rappresentano una risorsa fondamentale per sostenere i progetti di cooperazione internazionale, contribuendo a migliorare le condizioni di vita delle comunità più vulnerabili in tutto il mondo. Organizzazioni della società civile, come AVSI, infatti, dipendono in larga parte da queste contribuzioni per sostenere i propri progetti di sviluppo, aiuto umanitario e tutela dei diritti umani.
Tuttavia, non tutti coloro che si approcciano a donare sono consapevoli che le donazioni possono essere anche vantaggiose dal punto di vista fiscale.
Le detrazioni fiscali per le donazioni
Oltre a rappresentare un gesto di solidarietà, le donazioni possono anche offrire un'opportunità di risparmio fiscale. Infatti, le donazioni effettuate a organizzazioni non profit, ONLUS ed Enti del terzo settore iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts) possono essere dedotte o detratte dalle imposte. Questo significa che, con le giuste informazioni, i donatori possono usufruire di detrazioni o deduzioni fiscali.
Conoscere queste possibilità consente ai donatori di offrire il loro contributo in modo più sostenibile. Questo meccanismo di detrazione o deduzione fiscale, infatti, alleggerisce l'onere per chi dona, rendendo il gesto di solidarietà accessibile a più persone, senza compromettere la propria situazione economica.
Questa guida ha l’obiettivo di fornire informazioni chiare e dettagliate su come funzionano le detrazioni e le deduzioni fiscali per le donazioni effettuate a organizzazioni non profit. Attraverso questa guida, illustreremo le modalità per usufruire correttamente delle agevolazioni fiscali, semplificando i passaggi necessari e garantendo un accesso informato ai vantaggi previsti dalla legge.
Cosa troverai nella guida
- Organizzazione non profit, ONLUS, ONLUS, ONG, OSC e ETS: cosa sono e che differenze hanno
- Perché AVSI è un Ente del Terzo settore e un’organizzazione della società civile
- Deduzioni e detrazioni fiscali: cosa sono e qual è la differenza
- Deduzioni e detrazioni fiscali per le donazioni ad AVSI
- Erogazioni liberali: cosa sono?
- Le donazioni fatte ad AVSI sono donazioni detraibili fiscalmente?
- Come calcolare detrazioni e deduzioni sulle donazioni
- Come usufruire delle detrazioni e deduzioni fiscali sulle donazioni
- L’importanza delle donazioni
Organizzazione non profit, ONLUS, ONG, OSC e ETS: cosa sono e che differenze hanno
Prima di entrare nel vivo della nostra guida è necessario definire alcuni concetti di base: in questa sezione, faremo chiarezza sui concetti di organizzazione non profit e, ONLUS, al fine di comprendere le differenze e il quadro normativo italiano che le regola.
Cos'è una organizzazione non profit?
Un'organizzazione non profit è un ente che opera senza scopo di lucro, ovvero senza l'intento di generare profitti per i propri membri o fondatori. Tutti i ricavi ottenuti vengono reinvestiti nelle attività dell’organizzazione per il raggiungimento degli scopi sociali, culturali o di utilità generale.
Le organizzazioni non profit possono assumere diverse forme giuridiche, come le organizzazioni di volontariato, le cooperative sociali, le fondazioni e le associazioni di promozione sociale. Con il decreto legislativo n. 117 del 3 luglio 2017 tutto il Codice del Terzo settore è incentrato sulla figura degli enti del terzo settore (ETS), la quale comprende anche altre tipologie di organizzazioni esistenti.
Questi enti svolgono attività di interesse generale, come l'assistenza sociale, la tutela ambientale, la promozione culturale e lo sviluppo sostenibile, spesso collaborando con enti pubblici e privati.
Cos’è una onlus: il significato di Onlus
ONLUS è l'acronimo di Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale, una qualifica giuridica introdotta dal decreto legislativo n. 460/1997 in Italia. Le ONLUS perseguono esclusivamente finalità di utilità sociale, operando in settori come l’assistenza sociale e sanitaria, la tutela dei diritti umani, la promozione della cultura, l’istruzione e l’ambiente.
Le caratteristiche principali di una ONLUS sono:
- Finalità di solidarietà sociale: l'obiettivo primario deve essere il beneficio di soggetti svantaggiati o la promozione di finalità di interesse collettivo.
- Divieto di distribuzione degli utili: eventuali profitti devono essere reinvestiti nelle attività sociali dell’organizzazione. Non è consentita la distribuzione di utili o avanzi di gestione a soci o membri.
- Agevolazioni fiscali: le ONLUS godono di importanti benefici fiscali, come esenzioni IVA, riduzioni dell’imposta sul reddito e la possibilità per i donatori di detrarre o dedurre le donazioni effettuate.
Quadro normativo italiano per ONLUS, ONG, OSC e ETS
Il quadro normativo italiano è in continua evoluzione, ma proviamo, in questa sede, a fare un po’ di chiarezza sui termini più usati e quelli formalmente più corretti ma ancora di poco utilizzo e la loro regolamentazione.
ONLUS: Il decreto legislativo n. 460/1997 ha creato la qualifica di ONLUS, che permette alle organizzazioni di usufruire di agevolazioni fiscali e detrazioni per i donatori. Con l'entrata in vigore del Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017), le ONLUS sono destinate a confluire all'interno del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), che sostituirà la qualifica ONLUS per cui l'iscrizione al RUNTS comporta la perdita della qualifica di ONLUS e l’acquisizione della qualifica di ETS, Ente del terzo settore.
ETS: gli Enti del Terzo Settore sono organizzazioni non commerciali o commerciali, costituite come Associazione, Comitato, Fondazione o impresa che, perseguendo finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, si caratterizzano per lo svolgimento in esclusiva o in via principale di una o più attività di interesse generale e per l’assenza di scopo di lucro. Sono regolamentati dal Codice del Terzo Settore che definisce anche l’elenco delle attività di interesse generale, lo svolgimento di attività diverse e le modalità di iscrizione al Registro.
Ci sono 7 tipologie di ETS ognuna delle quali ha delle proprie specificità:
- Organizzazioni di volontariato – ODV,
- Associazioni di promozione sociale – APS,
- Altri Enti del terzo settore – ETS,
- Enti filantropici – EF,
- Reti associative, Imprese Sociali – IS, comprensive delle Cooperative sociali,
- Società di mutuo soccorso – SMS.
Gli ETS sono iscritti al RUNTS, un registro istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in attuazione degli artt. 45 e segg. del Codice del Terzo Settore. Aspira a rendere disponibili ai terzi le informazioni circa il terzo settore in Italia e consente al Ministero del Lavoro l’esercizio di funzioni di monitoraggio degli adempimenti e di controllo. I terzi possono accedere al registro ed apprendere informazioni e documentazione rispetto agli enti iscritti.
ONG e OSC: ONG è l’acronimo di organizzazione non governativa. Fino al 2014 in Italia, le ONG dovevano essere riconosciute dal Ministero degli Affari Esteri per operare nei paesi in via di sviluppo e l’attività di cooperazione internazionale e i criteri per il riconoscimento delle ONG era regolato dalla legge n. 49/1987. Dall’entrata in vigore il 29 agosto 2014 della nuova legge ”Disciplina Generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo” (L. 11 agosto 2014 n. 125) è venuto a mancare il decreto di idoneità delle ONG ex legge 49/87. I decreti attualmente emessi dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) parlano di “Iscrizione nell’elenco delle organizzazioni della società civile OSC e di altri soggetti senza finalità di lucro di cui all’articolo 26 della legge 125/2014”. Il termine ONG, dunque, rimane una definizione informale delle organizzazioni che si occupano di cooperazione. Ufficialmente si parla di OSC, organizzazioni della società civile iscritte al relativo elenco previsto dall’Aics Queste organizzazioni possono accedere a fondi pubblici e internazionali per progetti di cooperazione e aiuto umanitario.
Perché AVSI è un Ente del Terzo settore e un’organizzazione della società civile
Dal 17 ottobre 2024 AVSI è iscritta al RUNTS al numero di repertorio 142032 con Provvedimento di Iscrizione della Regione Emilia Romagna. Tale provvedimento ha determinato l’iscrizione dell’Ente FONDAZIONE AVSI – ETS o AVSI ETS nella sezione G) “Altri enti del Terzo Settore” del RUNTS. Dal 17 ottobre AVSI è diventata quindi ETS (Ente del Terzo Settore) e la sua nuova ragione sociale è: Fondazione AVSI – ETS o AVSI – ETS. AVSI è iscritta al RUNTS come “Altro ente del terzo settore”.
La natura giuridica e le caratteristiche della nostra organizzazione non sono mutate: siamo sempre una Fondazione. Rimaniamo iscritti all’AICS, al registro delle organizzazioni della società civile (OSC) ed altri soggetti senza finalità di lucro. Iscrivendosi al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), AVSI cessa di essere una ONLUS. Infatti, l'iscrizione al RUNTS comporta la perdita della qualifica di ONLUS, dato che il Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017) prevede la soppressione di questa categoria. L’anagrafe delle Onlus a cui siamo iscritti non è ancora stata soppressa, ma non potremo comunque più qualificarci come Onlus e questo consente ad AVSI di mantenere il proprio patrimonio e di accedere alle specifiche misure previste dal codice del Terzo settore per gli ETS.
Deduzioni e detrazioni fiscali: cosa sono e qual è la differenza
Cosa sono le detrazioni fiscali?
Le detrazioni fiscali, in linea generale, sono importi che il contribuente può sottrarre direttamente dall'imposta lorda (cioè l'ammontare delle imposte dovute allo Stato) per ridurne il valore finale. In altre parole, si tratta di “sconti fiscali” che riducono la somma da pagare.
Proviamo a scendere un po’ più nel dettaglio: l'imposta lorda è l'importo totale delle imposte che un contribuente deve pagare allo Stato prima che vengano applicate eventuali detrazioni. Si calcola applicando l'aliquota fiscale (percentuale delle imposte da pagare) al reddito imponibile del contribuente, ovvero il reddito su cui vengono calcolate le imposte.
In altre parole, l'imposta lorda è l'importo delle imposte che risulterebbe dovuto se non ci fossero detrazioni o agevolazioni che riducono l'importo finale. Successivamente, dall'imposta lorda vengono sottratte eventuali detrazioni per ottenere l'imposta netta, ovvero l'importo effettivo che il contribuente dovrà versare.
Le detrazioni fiscali sono applicabili a spese sostenute per determinati scopi come, ad esempio, sanità, istruzione, ristrutturazioni edilizie e, non per ultime, proprio le erogazioni liberali a enti non profit o ONLUS.
Come funzionano le detrazioni fiscali?
Chiarite le definizioni di base, è semplice capire come funzionano le detrazioni fiscali: dopo aver calcolato l’imposta lorda sui propri redditi, è possibile sottrarre le detrazioni previste per le spese ammissibili. Ogni tipo di spesa detraibile ha delle percentuali specifiche che possono essere applicate e per alcune viene stabilito anche un limite massimo di spesa detraibile. Ad esempio, se una spesa è detraibile al 30%, ciò significa che il 30% della spesa può essere detratto dalle imposte.
La detrazione fiscale consiste nel ridurre direttamente l’importo delle imposte da pagare.
Quando viene effettuata la dichiarazione dei redditi, si calcola prima l'imposta lorda (che ribadiamo essere l 'importo totale delle imposte da pagare).
Se si ha diritto a una detrazione fiscale, si andrà a sottrarre quella cifra dall'imposta lorda, riducendo l'importo delle imposte che devono essere pagate allo Stato.
Cosa sono le deduzioni fiscali?
Le deduzioni fiscali, invece, sono importi che possono essere sottratti dal reddito complessivo, cioè il reddito su cui si calcolano le imposte. Diversamente dalle detrazioni, che si sottraggono dall'imposta lorda, le deduzioni riducono il reddito sul quale viene applicata l'aliquota fiscale. Di conseguenza, riducendo il reddito imponibile, si pagano meno imposte in proporzione.
Come funzionano le deduzioni fiscali?
Le deduzioni fiscali funzionano così: prima di calcolare l’imposta lorda, si riduce il reddito complessivo sottraendo gli importi delle deduzioni ammissibili, come le spese mediche specifiche. Questo comporta una base imponibile inferiore, sulla quale poi si applicheranno le aliquote fiscali. Di fatto, le deduzioni riducono la quantità di reddito che viene tassata, comportando un risparmio indiretto.
Differenza tra detrazione e deduzione fiscale
Come abbiamo visto, la differenza principale tra detrazione e deduzione fiscale sta nel modo in cui influiscono sulle imposte:
- Le detrazioni riducono direttamente l’imposta lorda, ovvero l'importo che si deve versare allo Stato.
- Le deduzioni riducono il reddito complessivo generando un reddito imponibile su cui vengono calcolate le imposte, abbassando indirettamente il totale da pagare.
In sintesi, le detrazioni forniscono uno sconto diretto sulle imposte dovute, mentre le deduzioni riducono il reddito tassabile.
Proviamo a capirlo meglio con un esempio.
Deduzione e detrazione: la differenza spiegata con un esempio
La differenza tra deduzione e detrazione si può spiegare con un esempio pratico:
- Se un individuo guadagna 40.000 euro e ha diritto ad una deduzione di 5.000 euro, il suo reddito imponibile diventa 35.000 euro e le imposte verranno calcolate su questo importo ridotto.
- Se, invece, lo stesso individuo ha diritto a una detrazione di 5.000 euro e il calcolo dell'imposta lorda sulle sue entrate è, ad esempio, di 10.000 euro, dovrà sottrarre i 5.000 euro di detrazione direttamente dall'imposta lorda, riducendo la somma delle imposte da pagare a 5.000 euro.
In conclusione, la deduzione agisce prima, abbassando il reddito imponibile, mentre la detrazione agisce successivamente, riducendo direttamente l'importo delle imposte.
In entrambi i casi non si tratta di ottenere un rimborso, ma di ridurre l'importo delle imposte da pagare.
Deduzioni e detrazioni fiscali per le donazioni ad AVSI
Dopo aver esaminato in generale cosa sono e come funzionano le detrazioni e deduzioni fiscali, è il momento di entrare nel dettaglio delle modalità di donazione ad AVSI. Questa sezione offre una sintesi delle diverse forme di donazione disponibili, evidenziando quali di esse consentono di usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla legge. Capire come funzionano questi benefici può aiutarti a scegliere la modalità più efficace per sostenere i progetti di AVSI e, al contempo, ottimizzare il tuo risparmio fiscale.
Le tipologie di donazione con AVSI
Sostenere AVSI significa contribuire a progetti che promuovono lo sviluppo umano e il benessere delle comunità in tutto il mondo. AVSI offre diverse modalità di donazione, pensate per adattarsi ad ogni esigenza. Oltre a generare un impatto positivo concreto, molte di queste donazioni sono deducibili o detraibili fiscalmente, offrendo un ulteriore incentivo a chi desidera donare. A seguire, una panoramica delle principali tipologie di donazione disponibili con AVSI.
Donazioni singole: contributi una tantum di importo a scelta.
Le donazioni singole sono contributi immediati che il donatore può destinare a un progetto specifico di AVSI. Questa forma di sostegno è ideale per chi desidera avere un impatto diretto contribuendo con l'importo che preferisce, in modo flessibile senza l’impegno di versamenti periodici. AVSI utilizza questi fondi per affrontare le emergenze o sostenere progetti e programmi in corso.
Donazioni regolari
Le donazioni regolari con AVSI si dividono in due categorie:
- Donazioni regolari a un progetto o su un programma
- Sostegno a distanza
Scopriamole.
Donazioni regolari ad un progetto.
Scegliendo di sostenere regolarmente un progetto di AVSI, si garantisce una fonte di finanziamento costante. Tutti i progetti prevedono la possibilità di scegliere tra una donazione singola e una donazione regolare.
Esistono, poi, le donazioni regolari su Programmi. Un esempio è il programma "Green Support", che mira a promuovere la sostenibilità ambientale e lo sviluppo integrato nelle comunità in cui opera.
Il programma è previsto in vari paesi dove AVSI opera e si focalizza sulla diffusione di energia pulita, la tutela delle risorse naturali e l'adozione di pratiche agricole sostenibili. Sostenere "Green Support" con una donazione regolare significa contribuire a iniziative concrete, come l'installazione di pannelli solari, la formazione di agricoltori e la sensibilizzazione delle comunità sull'importanza dell'ecosostenibilità.
Questo programma permette, quindi, ai donatori di contribuire periodicamente per promuovere pratiche sostenibili. Queste donazioni assicurano continuità ai progetti e il donatore viene periodicamente aggiornato sui progressi raggiunti.
Sostegno a distanza: contributo regolare per supportare un bambino.
Il Sostegno a distanza di AVSI consente di accompagnare un bambino in condizione di vulnerabilità durante il percorso di formazione fino alla maggiore età, sostenendo anche la sua famiglia e l’intera comunità cui appartiene. Con un contributo regolare, AVSI garantisce al bambino l'accesso all'istruzione, alla sanità e ad altre necessità essenziali. Il donatore riceve aggiornamenti periodici e ha la possibilità di instaurare un legame significativo con il bambino. Anche in questo caso, questo tipo di donazione sottende un impegno continuativo, proprio per garantire maggiore stabilità e concretezza al sostegno offerto.
Donazione del 5x1000: destinazione di una quota dell'imposta IRPEF
Attraverso la donazione del 5x1000, i contribuenti possono destinare una parte delle proprie imposte a sostegno di AVSI, senza alcun costo.
Per destinare il 5x1000 ad AVSI - che è un ente del terzo settore accreditato per il 5x1000 - nella dichiarazione dei redditi, è necessario firmare nel riquadro dedicato al "sostegno degli enti del terzo settore iscritti nel Runts" e inserire il codice fiscale di AVSI (81017180407) nello spazio apposito.
Quando si sceglie di destinare il 5x1000 ad AVSI, non ci sono costi per il contribuente. Si tratta semplicemente di indirizzare una parte dell'IRPEF, che comunque verrebbe versata allo Stato, a una causa scelta. Per questo motivo, non sono previste deduzioni o detrazioni fiscali, ma è un modo per sostenere AVSI senza impatto sul proprio reddito.
Lasciti testamentari: donazioni pianificate tramite testamento
I lasciti testamentari sono donazioni pianificate attraverso il testamento, in cui una persona sceglie di destinare, alla sua morte, parte del proprio patrimonio (denaro, beni immobili o titoli) a un’organizzazione benefica.
Per loro natura i lasciti testamentari non sono deducibili né detraibili, poiché si tratta, appunto, di donazioni effettuate dopo il decesso del donatore e non di un contributo diretto durante la vita.
Questo tipo di donazione può essere un modo per perpetuare i propri valori e sostenere cause care anche oltre la propria vita, lasciando un'eredità duratura e un impatto significativo sulle attività dell'organizzazione scelta. È possibile includere AVSI tra i propri beneficiari, garantendo così un sostegno a lungo termine alle iniziative della fondazione.
Bomboniere solidali e prodotti solidali: donazioni per bomboniere o prodotti solidali

AVSI offre bomboniere solidali per cerimonie speciali come, ad esempio, matrimoni, cresime o battesimi. Scegliendo queste bomboniere, i donatori possono sostenere i progetti della fondazione, trasformando un momento speciale in un gesto di solidarietà. È un modo significativo di celebrare un'occasione contribuendo a progetti umanitari e di sviluppo. I prodotti solidali di AVSI sono un modo per sostenere le attività della fondazione attraverso una donazione (che prevede un importo minimo). Non si tratta di un acquisto ma di una donazione, pertanto sono previste sia le detrazioni sia le deduzioni sull’importo versato.
Filantropia strategica: creare valore con progetti su misura per fondazioni e aziende
AVSI collabora attivamente con fondazioni e aziende per sviluppare progetti strategici ad alto impatto sociale. Attraverso la filantropia strategica, sia le fondazioni che le imprese hanno l’opportunità di investire in iniziative che rispecchiano i loro valori e obiettivi, contribuendo allo sviluppo sostenibile e al miglioramento del benessere delle comunità. Questi progetti permettono di creare un cambiamento concreto, allineando la responsabilità sociale d’impresa e la missione filantropica delle fondazioni con azioni mirate e misurabili.
Corporate: donazioni aziendali
AVSI collabora con aziende che desiderano contribuire in modo significativo allo sviluppo e al miglioramento delle condizioni delle comunità vulnerabili. Attraverso varie forme di partnership, le aziende possono sostenere i progetti di AVSI e promuovere una cultura di responsabilità sociale, coinvolgendo dipendenti, clienti e stakeholder.
Creazione di partnership con aziende
Le aziende possono entrare in partnership con AVSI sviluppando attività specifiche che coinvolgono i propri stakeholder. Queste collaborazioni permettono alle aziende di integrare l'impegno sociale nella propria strategia, offrendo ai dipendenti e ai clienti l'opportunità di partecipare attivamente a progetti di solidarietà. AVSI lavora a stretto contatto con le aziende partner per sviluppare iniziative che abbiano un impatto positivo, sia a livello locale che globale.
Regali aziendali solidali
I regali aziendali solidali sono un modo per le aziende di dimostrare la propria responsabilità sociale mentre ringraziano clienti, dipendenti e partner. Scegliendo i prodotti solidali di AVSI, le aziende possono contribuire direttamente ai progetti dell’organizzazione, sostenendo cause umanitarie e di sviluppo. Questi regali trasmettono un messaggio di solidarietà e creano un legame tra l’azienda e le comunità beneficiarie, rafforzando l’immagine aziendale attraverso un gesto di altruismo. Le aziende possono scegliere di acquistare i prodotti con regolare fattura direttamente da un fornitore (e, in questo caso, non si tratta di una donazione ma di un vero e proprio acquisto e parte del ricavato verrà devoluto ai progetti di AVSI) o di fare una donazione. Nel secondo caso, il donatore può accedere alle deduzioni e detrazioni fiscali.

Erogazioni liberali: cosa sono?
Erogazioni liberali: significato
Secondo la definizione fiscale le erogazioni liberali sono dei versamenti spontanei effettuati in modalità tracciata (assegno, bonifico, ecc..) a favore di organizzazioni no-profit da parte di cittadini privati.
Si parla di contributi liberali quando i versamenti spontanei effettuati in modalità tracciata a favore di organizzazioni no-profit sono da parte di soggetti giuridici.
L’obiettivo dell’erogazione è quello di sostenere gli enti nella loro azione sociale. Per questo motivo le erogazioni liberali consentono di ottenere, in favore di chi le effettua, detrazioni e deduzioni fiscali.
Differenza tra donazione, erogazione liberale offerte.
Sebbene le erogazioni liberali e le donazioni siano simili, esiste una differenza..
Le donazioni sono un termine generico che include qualsiasi contributo volontario senza aspettative di ritorno, sia verso individui, sia verso enti.
Le erogazioni liberali, invece, sono specificamente rivolte a enti non profit e sono riconosciute dal punto di vista fiscale. In altre parole, tutte le erogazioni liberali sono donazioni, ma non tutte le donazioni sono erogazioni liberali.
Le donazioni fatte ad AVSI sono donazioni detraibili fiscalmente?
Molte delle donazioni fatte ad AVSI offrono benefici fiscali per i donatori: la legge italiana prevede, infatti, che le erogazioni liberali, vale a dire le donazioni effettuate a favore di organizzazioni non profit come AVSI, possano essere oggetto di detrazioni o deduzioni fiscali.
È possibile scegliere tra le due opzioni in base alla propria situazione fiscale e agli obiettivi del donatore. La scelta tra detrazione e deduzione dipende da diversi fattori, come la natura della donazione e le esigenze fiscali del donatore.
Di seguito, approfondiremo come funzionano le agevolazioni fiscali per le donazioni e quali criteri considerare nella scelta della migliore opzione fiscale.
Detrazioni donazioni: come funzionano?
Quando, nel corso di questa guida, abbiamo illustrato che cosa sono le detrazioni fiscali e come funzionano, abbiamo precisato che le detrazioni fiscali consentono di ridurre l'imposta lorda da pagare allo Stato e che ogni tipo di spesa detraibile ha delle percentuali specifiche che possono essere applicate e per alcune viene stabilito anche un limite massimo di spesa detraibile.
Nel caso delle donazioni effettuate a favore di ONLUSo enti iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e, quindi, delle erogazioni liberali, la normativa fiscale per il 2024 consente una detrazione d’imposta pari al 30% dell'importo donato, fino a un massimo di 30.000 euro.
Per le organizzazioni di volontariato, la detrazione è del 35%, con lo stesso limite di 30.000 euro, oppure una deduzione fino al 10% del reddito complessivo.
In alternativa, i donatori possono optare per una deduzione fino al 10% del reddito complessivo.
- se persone fisiche: per la detrazione fiscale al 30% fino ad un massimo di € 30.000 (o al 35% fino ad un massimo di € 30.000 se ODV) ovvero dedurre la donazione dal proprio reddito complessivo dichiarato per un importo non superiore al 10% del reddito; se la deduzione risultasse maggiore, l'eccedenza può essere computata in aumento dell'importo deducibile dal reddito complessivo dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il 4°, fino a concorrenza del suo ammontare (ai sensi dell' art.83, del D.Lgs n.117 del 03/07/2017).
- se imprese: dedurre la donazione dal proprio reddito complessivo dichiarato per un importo non superiore al 10% del reddito, se la deduzione risultasse maggiore, l'eccedenza può essere computata in aumento dell'importo deducibile dal reddito complessivo dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il 4°, fino a concorrenza del suo ammontare (ai sensi dell' art.83, del D.Lgs n.117 del 03/07/2017).
Attenzione!
Per beneficiare dell'agevolazione fiscale, il donatore deve conservare la documentazione che attesti la donazione, come ricevute di bonifici o altri pagamenti tracciabili e indicare la donazione nella dichiarazione dei redditi.
Le erogazioni liberali sono detraibili/deducibili solo per se stesso (mai per i familiari a carico)
Deduzione o detrazione per le donazioni: quale scegliere?
Come accennato, in fase di dichiarazione dei redditi, il contribuente ha la facoltà di scegliere tra detrazione e deduzione, in base alla soluzione che risulta più vantaggiosa in relazione alla propria situazione fiscale.
Per esempio, posto che la deduzione riduce il reddito complessivo, abbassando l'importo su cui vengono calcolate le imposte, potrebbe risultare la soluzione migliore per chi ha un reddito elevato, in quanto riduce l'ammontare delle imposte su una base imponibile inferiore;
di contro, la detrazione sottrae direttamente una percentuale dell'importo donato dall'imposta lorda, risultando più efficace per chi ha un reddito più basso, offrendo uno "sconto" diretto sulle imposte.
È importante valutare quale opzione offra il maggiore risparmio fiscale in base alla propria situazione. Ovviamente, consultare un consulente fiscale è la soluzione migliore per comprendere meglio le implicazioni di ciascuna scelta e a selezionare l'opzione più vantaggiosa per ottimizzare i benefici fiscali delle donazioni effettuate; tuttavia, proviamo, a seguire, a stilare dei criteri per compiere questa scelta in maniera autonoma e consapevole.
Criteri per scegliere tra deduzione e detrazione.
Per scegliere tra deduzione e detrazione, è fondamentale considerare alcuni criteri chiave:
- Reddito personale: come abbiamo visto nell’esempio sopracitato, chi ha un reddito elevato potrebbe trarre maggior beneficio dalla deduzione, in quanto quest’ultima riduce il reddito complessivo e, di conseguenza, l'imposta totale da pagare. Per chi ha un reddito più basso, la detrazione potrebbe essere più vantaggiosa poiché offre una riduzione diretta dell'imposta lorda.
- Importo della donazione: per le donazioni di importo significativo, la deduzione potrebbe portare a un maggiore risparmio fiscale, soprattutto se il donatore è soggetto a un'aliquota fiscale elevata.
- Limiti fiscali: ogni anno la normativa fiscale stabilisce i limiti massimi di detrazione e deduzione. Verificare i limiti applicabili può aiutare a decidere quale opzione garantisca il massimo beneficio fiscale.
Indipendentemente dalla scelta, in entrambi i casi è fondamentale conservare la documentazione delle donazioni. Anche se non è necessario allegare questi documenti al Modello 730, è obbligatorio conservare prove di pagamento tracciabili, come bonifici, pagamenti con carte di credito o ricevute. Queste saranno utili soprattutto in caso di controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate, poiché la loro assenza porterebbe al revocare delle agevolazioni e il contribuente potrebbe essere chiamato a restituire le somme indebitamente detratte o dedotte, oltre a possibili sanzioni e interessi per la mancata documentazione.
Come calcolare detrazioni e deduzioni sulle donazioni
Dopo aver affrontato le nozioni e i dettagli normativi, è arrivato il momento di passare all'aspetto pratico. Vediamo insieme, passo dopo passo, come calcolare le detrazioni e le deduzioni sulle donazioni. Questa sezione ti guiderà nel calcolo, con esempi concreti, per aiutarti a comprendere come beneficiare al meglio delle agevolazioni fiscali previste per il tuo contributo ad AVSI. Che tu sia un individuo o un'azienda, scoprirai come trasformare la tua generosità in un vantaggio fiscale concreto.
Calcolo delle detrazioni e deduzioni fiscali per individui e aziende
In tema di erogazioni liberali, nel 2025, in Italia sia per gli individui che per le aziende le percentuali di detrazione e deduzione sulle donazioni sono le stesse.
Percentuali e limiti per deduzione e detrazione per individui e aziende.
Per quanto riguarda le erogazioni effettuate da persone fisiche, si prevede la possibilità di deduzione dal reddito o di detrazione dall’imposta, ma con modalità e a condizioni differenti.
- Nel caso in cui la persona opti per la detrazione, essa ammonterà al 30% dell’importo della donazione stessa, su una donazione massima di 30.000 euro. Ciò significa che sulla donazione massima di 30.000 euro si avrà un risparmio d’imposta di 9.000 euro. Nel caso opti per la deduzione è del limite del 10% del reddito complessivo dichiarato con la possibilità di deduzione dell’eccedenza negli anni successivi.
- Per quanto riguarda i contributi effettuati, invece, da enti e società, per esse è prevista la sola possibilità di deduzione dal reddito imponibile, nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato con la possibilità di deduzione dell’eccedenza negli anni successivi.
Passaggi pratici per il calcolo
Ora che conosci le percentuali e i limiti previsti dalla normativa attualmente vigente, è il momento di vedere come applicare questi dati al calcolo concreto delle detrazioni e deduzioni. Che tu sia un individuo o un'azienda (con le differenze sopra citate), ti basterà seguire questi passaggi per determinare il risparmio fiscale derivante dalle tue donazioni.
- Identifica il tipo di agevolazione: valutando con attenzione i criteri sopra descritti, decidi se optare per una detrazione o una deduzione fiscale.
- Verifica il limite applicabile: controlla sempre i limiti e le percentuali stabiliti dalla normativa vigente. Abbiamo detto che, ad oggi, sia per individui che per aziende, la detrazione è del 30% fino a 30.000 euro e la deduzione è fino al 10% del reddito complessivo, ma anno per anno le normative potrebbero cambiare.
- Applica la percentuale o importo massimo: calcola l’importo basato sulla percentuale applicabile. In questo caso, per la detrazione, calcola il 30% dell’importo donato. Per la deduzione, verifica che l’importo non superi il 10% del tuo reddito complessivo.
- Sottrai l'importo calcolato:
- Per le detrazioni: sottrai l’importo calcolato dalla tua imposta lorda, riducendo direttamente le imposte da pagare.
- Per le deduzioni: sottrai l’importo dal reddito imponibile, riducendo la base su cui verranno calcolate le imposte.
Seguire questi passaggi ti aiuterà a calcolare i benefici fiscali delle tue donazioni, sia che tu sia un individuo o un'azienda. Proviamo a chiarire ulteriormente il calcolo con un esempio pratico.
Calcolare detrazioni e deduzioni sulle donazioni: esempio pratico.
Supponiamo che tu abbia effettuato una donazione di 5.000 euro ad AVSI e che tu abbia un reddito complessivo di 50.000 euro.
Calcolo detrazione:
Calcolo del 30% dell’importo versato
5.000 euro x 30% = 1.500 euro.
L’importo detraibile è di 1.500 euro, che potrai sottrarre direttamente dall’imposta lorda.
Calcolo deduzione:
Calcola il 10% del tuo reddito complessivo: la tua donazione può essere dedotta se non supera questo importo
50.000 euro x 10% = 5.000 euro (l’importo donato è inferiore o uguale al limite del 10% del reddito complessivo)
Quindi, puoi dedurre l’intero importo di 5.000 euro dal tuo reddito complessivo, portando il tuo reddito imponibile a 45.000 euro.
Questo processo ti permette di scegliere l'opzione che offre il maggiore vantaggio fiscale per la tua situazione.
Legge di bilancio 2025: nuovi limiti per la fruizione delle detrazioni dall’imposta sul reddito
L’art. 1 della L. 30/12/2024, n. 207 (Legge di bilancio 2025), al comma 10, ha introdotto limiti per la fruizione delle detrazioni dall’imposta sul reddito per le persone fisiche con reddito complessivo superiore a 75.000 euro, parametrati in relazione al reddito percepito nonché al numero di figli presenti nel nucleo familiare. In particolare, è stato introdotto il nuovo art. 16-ter del D.P.R. 917/1986 (Testo unico delle imposte sui redditi), rubricato “Riordino delle detrazioni”. Il nuovo articolo prevede che – fermi restando gli specifici limiti previsti da ciascuna norma agevolativa – per i soggetti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro le detrazioni dall’imposta sui redditi sono ammesse fino a un massimo determinato calcolato moltiplicando un importo base per un coefficiente basato sul numero di figli a carico (che si trovino, cioè, nelle condizioni indicate dal comma 2, art. 12 del D.P.R. 917/1986), compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati, presenti nel nucleo familiare del contribuente.
II nuovo art. 16-ter del D.P.R. 917/1986 dispone che il limite massimo alle detrazioni si calcola moltiplicando un importo base per un coefficiente in base ai figli a carico.
Ai sensi del comma 2, l’importo base è il seguente:
- 14.000 per redditi Tra 75.000 e 100.000 euro
- 8.000 per redditi oltre 100.000 euro
Ai sensi del comma 3, il coefficiente moltiplicativo è il seguente.
- 0,50 Nessun figlio a carico
- 0,7 un figlio a carico
- 0,85 due figli a carico
- 1 per tre o più figli a carico, oppure almeno un figlio con disabilità accertata ai sensi della L. 104/1992
Quindi i limiti di detrazione possono essere riassunti come di seguito
Detrazioni massime per reddito tra 75.000 e 100.000 euro
- 14.000 Euro (14.000 x 1) Con tre o più figli a carico, oppure almeno un figlio con disabilità accertata ai sensi della L. 104/1992
- 11.900 Euro (14.000 x 0,85) Con due figli a carico
- 9.800 Euro (14.000 x 0,70) Con un figlio a carico
- 7.000 Euro (14.000 x 0,50) Senza figli a carico
Detrazioni massime per reddito oltre 100.000 euro
- 8.000 Euro (8.000 x 1) Con tre o più figli a carico, oppure almeno un figlio con disabilità accertata ai sensi della L. 104/1992
- 6.800 Euro (8.000 x 0,85) Con due figli a carico
- 9.800 Euro (8.000 x 0,70) Con un figlio a carico
- 4.000 Euro (8.000 x 0,50) Senza figli a carico
Come usufruire delle detrazioni e deduzioni fiscali sulle donazioni
Le agevolazioni fiscali si ottengono attraverso la presentazione della dichiarazione dei redditi. Per usufruire delle detrazioni e deduzioni fiscali sulle donazioni, è fondamentale seguire alcuni passaggi chiave.
Occorre, ad esempio, raccogliere la documentazione utile che attesti le donazioni effettuate, compilare correttamente il modello 730 o il Modello Redditi PF e presentare la dichiarazione entro le scadenze stabilite dalla legge, in conformità con le normative vigenti. Approfondiamo ora i dettagli.
La documentazione necessaria per le detrazioni per donazioni
È molto importante conservare la documentazione che attesta l'importo donato e l'organizzazione beneficiaria, come AVSI. Questa documentazione deve contenere ricevute di bonifico o pagamenti con carta di credito o altre transazioni tracciabili e, non per ultimo, la ricevuta dell'erogazione liberale.
La ricevuta per erogazione liberale
La ricevuta per l'erogazione liberale è una ricevuta specifica che l'organizzazione beneficiaria, come AVSI, emette per confermare che ha ricevuto la donazione. Deve includere chiaramente l'importo, la data della donazione e informazioni e dettagli sull'organizzazione destinataria, e spesso attesta che la donazione è destinata a scopi di beneficenza. Questa documentazione è importante, come già accennato, in caso di controlli, poiché serve a dimostrare la validità della donazione e permette di mantenere il diritto alle detrazioni o deduzioni fiscali. È necessario che il metodo di pagamento sia tracciabile, in quanto i pagamenti in contanti non sono ammessi per beneficiare delle agevolazioni.
Le scadenze e le modalità di presentazione
Per usufruire delle detrazioni e deduzioni fiscali sulle donazioni, è fondamentale presentare la dichiarazione dei redditi entro le scadenze stabilite dalla legge. In generale, la dichiarazione può essere presentata in modalità diverse: online tramite il portale dell'Agenzia delle Entrate, rivolgendosi a un commercialista, un Centro di Assistenza Fiscale (CAF), o attraverso il proprio sostituto d'imposta.
Per quanto riguarda, per esempio, le scadenze specifiche per l’anno in corso.
- Modello 730: la presentazione è da effettuare entro il 30 settembre 2025. Questo modello è generalmente utilizzato da lavoratori dipendenti e pensionati.
- Modello redditi PF: la presentazione è da effettuare entro il 31 ottobre 2025. Questo modello è utilizzato da coloro che hanno redditi diversi, come lavoratori autonomi e titolari di redditi d'impresa.
Come inserire le donazioni nella dichiarazione dei redditi
Le donazioni vanno inserite nella sezione dedicata alle erogazioni liberali all'interno del modulo di dichiarazione. Dovrai indicare l'importo totale e specificare se preferisci la detrazione o la deduzione. Compilare correttamente questa sezione è essenziale per beneficiare delle agevolazioni fiscali. Più nel dettaglio:
Utilizzando il modello 730:
- cerca la sezione chiamata "Oneri e Spese". All'interno di questa, ci sarà una parte dedicata alle "Erogazioni Liberali”, suddivisa tra spese detraibili e deducibili.
- In questa sezione, troverai i campi dove inserire l'importo totale delle donazioni e indicare se scegli la detrazione o la deduzione. Le donazioni alle organizzazioni non profit vengono riportate in un quadro specifico, il Quadro E.
Nel caso di donazioni effettuate ad AVSI:
- Per le detrazioni: inserisci l'importo totale delle donazioni nel rigo E8-E10 e utilizza il codice 61 per indicare le donazioni fatte ad AVSI.
- Per le deduzioni: inserisci l'importo nella sezione apposita dedicata alle deduzioni dal reddito complessivo, sempre con il riferimento specifico al codice della donazione.
Utilizzando il modello redditi PF (ex Unico):
- Nel modello redditi, le donazioni si trovano nella sezione "Oneri Deducibili" o "Oneri Detraibili".
- Anche in questo modulo, dovrai specificare l'importo totale delle donazioni effettuate nell'anno fiscale e scegliere se usufruire della deduzione o della detrazione.
Per visualizzare un esempio esatto, ti consigliamo di consultare i modelli fiscali e le istruzioni disponibili sul sito dell'Agenzia delle Entrate. Sul sito, puoi trovare i moduli aggiornati per ogni anno fiscale, insieme alle istruzioni dettagliate su come compilarli.
Cosa fare in caso di donazioni regolari
Se hai effettuato donazioni regolari nel corso dell'anno, come quelle del Sostegno a distanza, dovrai sommare gli importi e inserirli come totale nella dichiarazione dei redditi.
AVSI invia ogni anno, generalmente tra febbraio e aprile, una ricevuta riepilogativa con tutte le donazioni effettuate durante l'anno solare precedente. In caso di più donazioni, saranno tutte riportate in questa ricevuta.
Tuttavia, è importante conservare sempre la prova tracciabile di ogni donazione (ad esempio, bonifici bancari o ricevute) per eventuali verifiche future.
Gli errori frequenti nella compilazione della dichiarazione.
Ovviamente dimenticare di includere le donazioni nella dichiarazione dell’anno della donazione porta alla perdita dei benefici fiscali. Gli errori più comuni includono la mancata conservazione delle ricevute, l'inserimento errato degli importi, o la scelta dell’opzione meno vantaggiosa per la propria situazione tra deduzione e detrazione. Per evitare questi problemi, prepara in anticipo la documentazione e, se necessario, consulta un professionista.
L’importanza delle donazioni
Le donazioni rappresentano un potente strumento per sostenere progetti di cooperazione internazionale e aiutare le comunità più vulnerabili. Con il tuo contributo ad AVSI, offrirai un aiuto concreto a chi ne ha bisogno, usufruendo di vantaggi fiscali significativi, grazie alle normative vigenti.
Donare ad AVSI significa impegnarsi per un futuro migliore, sostenendo iniziative che mirano allo sviluppo umano, all'istruzione, alla tutela dei diritti e alla promozione della sostenibilità ambientale.
Ora che hai tutte le informazioni pratiche sulle donazioni e le relative agevolazioni fiscali, fai il prossimo passo e scopri i progetti che puoi sostenere.

Questa guida è realizzata grazie al contributo di Mistral Tour