AVSI in Tunisia 2024

In Tunisia per creare lavoro, incentivare la formazione, contribuire alla coesione sociale e promuovere la sostenibilità ambientale

AVSI in Tunisia
  • Ufficio di Tunisi
    12 Rue de l’île de Rhodes,
    Résidence Zarrad, Bloc A, 3ème étage bureau A32.
    1053 Les Berges du Lac II, Tunis Emanuele Gobbi Frattini Country Representative emanuele.gobbifrattini@avsi.org

AVSI ha iniziato a lavorare in Tunisia nel 2000 con un progetto di formazione del personale docente di scuole primarie e secondarie, rivolto in particolare ai nove istituti gestiti dall’Arcidiocesi di Tunisi. Nel 2019, AVSI ha ottenuto il riconoscimento ufficiale del governo tunisino e ha aperto una sede nella capitale. Oggi AVSI lavora nei quartieri più svantaggiati di Tunisi e nei governatorati di Ariana, Béja, Gabès, Mahdia, Manouba, Sfax, Siliana e Tozeur.

La situazione in Tunisia oggi

In Tunisia persiste una condizione di fragilità socio-economica caratterizzata da un alto tasso di disoccupazione e da una precarietà che mina la fiducia nel futuro di giovani e altri gruppi vulnerabili. L'accesso al mercato del lavoro, in particolare, costituisce una problematica esacerbata dalle conseguenze di un ventennio di crisi eterogenea.

La rivoluzione del 2011 ha infatti segnato l'inizio di una transizione democratica che è coincisa con un periodo di stagnazione economica, oggi ulteriormente aggravata dal deprezzamento del dinaro e dall'aumento dell'inflazione (+7,8% a gennaio 2024), cui è conseguito un peggioramento delle condizioni di vita della popolazione locale. Attualmente, il tasso di disoccupazione si attesta al 16,4%, ma raggiunge il 40,2% per i giovani, con un’elevata percentuale (26,3%) di NEET.

In questo contesto, la precarietà e la mancanza di prospettive economiche limitano l'indipendenza dei tunisini, alimentando sentimenti diffusi di frustrazione, disillusione e sfiducia, ed esponendoli al rischio di marginalizzazione e migrazione irregolare.

Le attività di AVSI in Tunisia

  • Acqua, ambiente ed energia: gestione di risorse naturali, energie rinnovabili, pesca e agricoltura sostenibili.
  • Città sostenibili: promozione della cooperazione bilaterale tra città italiane e tunisine.
  • Coesione Sociale: promozione di spazi inclusivi e di attività che favoriscono pace, uguaglianza e resilienza.
  • Educazione: rafforzamento delle capacità di insegnanti e alunni.
  • Formazione professionale e creazione di impiego: sostegno formativo e occupazionale alle micro, piccole e medie imprese, agli studenti e alle categorie più vulnerabili.
  • Migrazione: supporto alla reintegrazione psico-sociale e professionale di migranti subsahariani di ritorno e prevenzione della migrazione clandestina.

Progetti attivi

  • Progetto “BLUE MARINE” (2022-2024), in partenariato con l’associazione Club Bleu Artisanal e CRDA Ben Arous, e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e da TAUW Foundation. Obiettivo del progetto è la promozione di attività economiche responsabili e sostenibili legate alla pesca nelle aree limitrofe al Grand Lac de Tunis e la sensibilizzazione alla tutela ambientale.
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  • Progetto “CRABE BLEU” (2023-2024), in partenariato con l’associazione Club Bleu Artisanal, CRDA Ben Arous, Mariscadoras SRL e la Cooperativa Work and Belong, e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Il progetto si propone di proteggere l’ecosistema marino dall’infestazione del granchio blu, attraverso il rafforzamento della cooperativa di pescatori della zona di Radès, lo sviluppo di attività ecologicamente sostenibili e la sensibilizzazione dei giovani delle comunità dipendenti dall’economia marittima.
  • Progetto “ENACTING SDG 6 - Rafforzare le capacità degli operatori idrici di Gabès” (2022-2025), in partenariato con MM Spa, il Comune di Milano, il Comune di Gabès, la SONEDE, l’associazione UTSS, e finanziato dal programma dell’Unione Europea WOP (Water Operators Partnerships). Della durata di 3 anni, il progetto mira a migliorare le capacità operative, finanziarie, sociali e ambientali degli operatori idrici di Gabès, nel sud della Tunisia.
  • Progetto “MAISON: ponti di speranza per migranti ivoriani tra Tunisia e Costa d’Avorio” (2023-2026), in partenariato con AVSI in Costa d'Avorio, OIM Tunisie, OIM Côte d’Ivoire e Caritas Côte d’Ivoire, e finanziato dalla Conferenza episcopale italiana. Il progetto ha l’obiettivo di favorire la reintegrazione in Costa d’Avorio dei migranti di ritorno in partenza dalla Tunisia, dal punto di vista psico-sociale, formativo e occupazionale.
  • Progetto “Mediterranean: Frontier of Peace, Education and Reconciliation“ (2024-2025), in partenariato con Rondine Cittadella della Pace e i Salesiani di Don Bosco. Il progetto vuole creare uno spazio educativo e ricreativo all’interno della Medina di Tunisi che possa fungere da punto di riferimento per i giovani del quartiere e favorisca la loro crescita personale e professionale.
  • Progetto “OASI-SCUOLA: quando la bellezza educa e protegge” (2021-2024) in partenariato con il Dipartimento per l’Insegnamento dell‘Arcidiocesi di Tunisi e i Salesiani di Don Bosco, e finanziato dalla CEI.  Il progetto si pone l'obiettivo di contribuire all’inclusione sociale dei giovani tunisini attraverso il miglioramento dei servizi educativi formali e le attività ludico-ricreative.
  • Progetto “Sport building future in Béja”(2023-2024), in partenariato con ATEC, Commissariat Regional de l'Education Béja, Commissariat regional de la Jeunesse et de Sport Béja, e finanziato da GIZ. Il Progetto mira a favorire lo sviluppo inclusivo dei giovani attraverso il rafforzamento di attività sportive e di educazione civica in 15 scuole presenti nel governatorato di Béja.
  • Progetto “SUMUD: resilienza, innovazione e sostenibilità per MPMI artigianali, agricole e turistiche in Tunisia” (2022-2025), in partenariato con APAD, OXFAM, Regione Toscana e SHANTI, e finanziato da AICS. Si propone di supportare le imprese operanti nei tre settori per accrescere la resilienza finanziaria e socio-occupazionale nei governatorati di Mahdia, Sfax, Siliana e Tozeur.
  • Progetto “TAMASUK: cohésion et inclusion socio-économique de la jeunesse de Kabaria, Mnihla et Douar Hicher”(2023-2025), in partenariato con ACEC e Olympique Mnihla, e finanziato da UNDP. Si propone di rafforzare l’integrazione socioeconomica dei giovani residenti nei quartieri vulnerabili di Grand Tunis attraverso formazione professionale e attività culturali e sportive.