La crisi idrica nell’insediamento informale di Kibera
La grave crisi idrica è un problema imminente che impatta significativamente sulle vite delle persone in Kenya, in modo particolare nell’insediamento molto popolato di Kibera, a Nairobi. Secondo le Nazioni Unite, nonostante i progressi a livello globale nel migliorare l’accesso ad acqua potabile, una persona su tre ancora non ha accesso a questo servizio fondamentale. Il Kenya, classificato come paese in cui vi è costante carenza di acqua, affronta la sfida di fornire adeguati servizi idrici ai suoi quasi 50 milioni di abitanti.
A Kibera, dove risiedono circa 500.000 persone in un’area di 250 ettari, la scarsità d’acqua è aggravata da un’infrastruttura inadeguata, rifornimenti dal governo poco affidabili e fonti di acqua contaminate. La comunità di Kibera, che include studenti della Little Prince School, fondata da AVSI, ha affrontato la dura realtà di un accesso idrico imprevedibile e costoso, con potenziali rischi per la salute.
La scarsità d’acqua costituiva una minaccia per l’igiene della scuola, la performance accademica e il benessere di 400 studenti e fece sorgere il timore di malattie come la diarrea e le problematiche igieniche che si sarebbero presentate specialmente per le ragazze durante il ciclo mestruale.
Le sfide della Little Prince School durante le crisi idriche
La Little Prince School localizzata nel cuore di Kibera, fu creata da AVSI nel 2000 con la missione di fornire un'educazione di qualità e dignitosa ai bambini degli slums. La scuola si affida a donazioni di privati per offrire un’istruzione a questi bambini, visto che molte famiglie non si possono permettere la retta. Si distingue perchè offre attività come teatro, aule visive e musica, attività raramente si trovano in altre scuole negli slums. L’infrastruttura della scuola contribuisce al benessere degli studenti con una mensa moderna, servizi igienici appropriati e degli spazi sicuri per l’apprendimento.
Per anni la Little Prince School ha goduto del privilegio di un pozzo trivellato che forniva l’acqua. Tuttavia le recenti trivellazioni di un pozzo vicino a Toi Market, adiacente alla scuola, hanno significativamente interferito con i livelli di acqua del pozzo della scuola, il che ha portato a carenze di acqua e difficoltà nel pompare acqua. Questi problemi si amplificano quando la stagione della pioggia è breve.
E’ da tempo ormai che sperimentiamo una carenza di acqua a scuola perchè i livelli di acqua sono bassi
Simon Mwangi, Vice Preside della Little Prince School
Educazione continua: il progetto Maji Ya Masomo di AVSI e AVAID per combattere la carenza di acqua a Kibera
Per contrastare la carenza d’acqua a Kibera, specialmente nella scuola Little Prince, AVSI sta implementando assieme a AVAID il progetto Maji Ya Masomo, finanziato da FOSIT, che si traduce in progetto dell’Acqua per l’Educazione. Questa iniziativa di un anno ha lo scopo di assicurare un approvvigionamento consistente e affidabile di acqua pulita sia per la Little Prince School sia per la comunità di Kibera.
Il Progetto Maji Ya Masomo è una fonte di speranza nella lotta di Kibera per l’acqua. Questo Progetto mira a fornire la Little Prince School di una fonte di acqua affidabile, per permettere ai bambini di focalizzarsi sui loro studi senza preoccuparsi di dover andare a raccogliere l’acqua
Il Progetto ha installato sei cisterne d’acqua che danno agli student 60.000 litri di acqua potabile. È stato installato anche un Sistema di gestione dell’energia solare per permettere un pompaggio efficacie.
Inoltre il Progetto ha contribuito all’efficacia delle fattorie idroponiche che utilizzano l’eccesso di acqua per sostenere la scuola nell’approvvigionamento di altro cibo, per lo più verdure che vengono incluse nello stoccaggio alimentare della scuola. Questa iniziativa sostenibile non solo arricchisce l’esperienza educative ma offre soluzioni alimentari migliori ai bambini.
Il Progetto Mji Ya Masomo non si ferma al cancello della scuola; 200 genitori degli studenti sono stati informati sull’utilizzo corretto dell’acqua, inclusi il riciclo e il trattamento. Di conseguenza, 100 genitori sono stati equipaggiati con cisterne d’acqua da 250 litri che permettono loro di raccogliere l’acqua trattata e usarla per bere e cucinare. Con disponibilità sufficiente di acqua per periodi più lunghi di utilizzo familiare, i bambini sono quindi in grado di passare più tempo a studiare invece di preoccuparsi di recuperare l'acqua.
La storia di Amina
Amina, residente a Kibera e madre di quattro figli, conosce la lotta quotidiana per ottenere l’acqua. Oggi però può sorridere; i suoi figli, una volta tornati da scuola, hanno tempo per fare i compiti e giocare con altri bambini. La cisterna d’acqua che ha ricevuto dal progetto funge da riserva d’acqua, riducendo quindi la necessità di andare continuamente nei punti vendita dell’acqua.
Grazie al training ricevuto, ora capisce l’importanza di bere l’acqua potabile e quindi tratta l’acqua per renderla potabile, ad esempio bollendola..
“Sono felice per la cisterna d’acqua che ho ricevuto dal progetto; con essa posso conservare l’acqua e trattarla facilmente per l’uso” dice Amina
La storia di Amina mostra l’impatto del progetto Maji Ya Masomo sulla comunità di Kibera e l’importanza di promuovere lo scambio di conoscenze all’interno delle comunità per incrementarne la resilienza. Questa è una strada per prevenire la diffusione di malattie trasmissibili, passando anche per l’istruzione per i bambini con l’obiettivo di ottenere una vita sana nelle comunità.