Sara ha 4 anni e vive insieme alla sua famiglia nel Sud del Libano.
È entrata a far parte del programma "Back to the Future" durante la seconda fase e ora sta proseguendo anche nella terza fase del programma.
"Quando ho conosciuto Sara, comunicava i suoi pensieri e i suoi bisogni solo attraverso i gesti e non interagiva mai con i suoi compagni di classe".
Racconta la maestra della bambina.
Sara è stata seguita fin da subito con grande attenzione dalla maestra e dal responsabile inclusione del progetto "Back to The Future": hanno iniziato a lavorare con lei insegnandole alcune parole chiave per poter esprimere i suoi sentimenti, facendole fare dei compiti molto semplici e chiedendole di aiutare i suoi compagni in alcune attività.
E così, con il tempo, Sara è riuscita a esprimersi sempre meglio.
L'insegnante sottolinea anche che il contributo della madre di Sara è stato necessario per i progressi della bambina.
"Ha sempre seguito attentamente il lavoro che abbiamo fatto con la figlia, mettendosi in contatto con noi e assicurandosi che facesse sempre i compiti.
Quotidianamente mi chiede consigli da mettere in pratica a casa, che possano stimolare l'apprendimento e la crescita della figlia".
Ora a scuola pronuncia diverse parole per esprimere i suoi pensieri.
Le piace colorare e incoraggia i suoi compagni di classe applaudendo i loro lavori.
Con la fase 3 del programma, Sara continuerà a ricevere il sostegno di cui ha bisogno, in modo da poter proseguire adeguatamente la sua istruzione e superare tutte le sfide.
"Back to the Future III" fa parte del Consorzio Haqqi, finanziato dall'Unione Europea in Libano, attraverso il Fondo fiduciario regionale dell'UE e realizzato in partenariato da AVSI Middle East, Terre des hommes Italia in Libano e War Child Olanda in Libano.