Con IKEA Foundation accanto a 70.000 persone vulnerabili in Uganda

Il progetto SMILES dimostra l’importanza di utilizzare metodologie di selezione di beneficiari condivise con la comunità e replicabili in diversi contesti per rivolgersi ai soggetti più vulnerabili.

Le variabili socio-economiche e geografiche hanno un impatto sul livello di vulnerabilità delle persone; di conseguenza, i loro bisogni fondamentali di assistenza possono variare. Per garantire che i programmi si rivolgano ai soggetti più vulnerabili, è essenziale utilizzare metodologie replicabili in qualsiasi contesto e coltivare la fiducia e il consenso tra il programma e i partecipanti a cui è destinato.

In Uganda il progetto Sustainable Market Inclusive Livelihood Pathways to Self-Reliance (SMILES), finanziato da IKEA Foundation si rivolge a 14.000 famiglie estremamente povere con una donna o un giovane già economicamente attivo o che può essere aiutato a diventarlo. Si tratta di circa 70.000 persone sia rifugiati, sia appartenenti alla comunità ospitante.

Il programma, della durata di cinque anni (da novembre 2022 a ottobre 2027), viene attuato nei distretti rurali di Kyangwali e degli insediamenti per rifugiati di Kyaka II, con l'obiettivo di accompagnare 70 mila persone verso l’uscita dalla vulnerabilità e verso l’autonomia  attraverso un graduation model integrato con lo di sviluppo del sistema di mercato.

Il processo di targeting dei partecipanti al progetto applicato nel progetto SMILES ha utilizzato un approccio di valutazione rurale partecipativa in cui la raccolta dei dati, l'analisi e il processo decisionale per l'identificazione e la selezione sono una responsabilità condivisa con la comunità.

Questo processo consente di garantire che il progetto sia conforme alle definizioni e alle concezioni locali della povertà. Alla fine, la scorecard del progetto SMILES e gli esercizi di mappatura sociale hanno mostrato che il 68,2% delle 26.669 famiglie raggiunte era classificato come estremamente povero. Tra queste, le comunità di rifugiati hanno registrato la percentuale più alta, pari all'82,9% rispetto al 52,6% delle comunità ospitanti. Le famiglie classificate e convalidate come estremamente povere o povere ed economicamente attive attraverso lo strumento della scorecard sono state considerate idonee per l'iscrizione al programma.

L'approccio della selezione dei partecipanti guidata dalla comunità costituisce un buon precedente per l'attuazione dei programmi di sostentamento e costruirà una solida base di prove per un processo onnicomprensivo che potrà essere replicato in altre comunità.

Julius Pachoto, UNHCR
Un momento di presentazone del progetto SMILE alla comunità

Per iniziare il processo di targeting, il consorzio del progetto SMILES, che comprende AVSI, Innovations for Poverty Action, Renewable Energy, Powering Agriculture, and Rural Livelihoods Enhancement (REPARLE), Makerere University, Social Work and Social Administration Department, e DAI Global LLC, ha collaborato con l'Ufficio del Primo Ministro, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e le autorità locali dei distretti di Kikuube e Kyegegwa.

C'è stata una piena partecipazione della comunità al processo di determinazione dei partecipanti ideali al progetto. Inoltre, il processo ha dimostrato trasparenza determinando quali servizi sarebbero stati forniti ed è stato aperto a tutti, riducendo così al minimo i casi di frode.

Tophious Charli, responsabile dell'insediamento di Kyangwali