AVSI in Palestina
  • Ufficio di Gerusalemme
    Saint Francis Street 1, Saint Saviour Monastery

AVSI ha iniziato le attività in Palestina nel 1993 con progetti di sviluppo di piccole imprese e di attività artigianali nei territori della Cisgiordania. Qui oggi, grazie a una stretta collaborazione con istituzioni locali pubbliche e private, AVSI continua a lavorare per lo sviluppo economico sostenibile e opera anche nel campo dell'educazione, dell'inclusione e della salute.

Inclusione lavorativa e sviluppo sostenibile

AVSI implementa inoltre progetti di sviluppo economico che facilitano l’accesso nel mercato del lavoro per le fasce più deboli della popolazione – persone con disabilità, donne e persone economicamente vulnerabili - attraverso un approccio sostenibile e resiliente al cambiamento climatico, la promozione di filiere alimentari coordinate con lo sviluppo del turismo e di attività imprenditoriali sostenibili, incentrate sulla crescita economica inclusiva con il fine di promuovere un’occupazione produttiva e un lavoro dignitoso.

Il progetto "Li Biladina: Agricoltura sostenibile, lavoro dignitoso e recupero del patrimonio culturale per la resilienza delle comunità in Cisgiordania" (2022-2025) è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) per un budget di € 1,873,965.90.

Educazione di qualità per i bambini palestinesi a Gerusalemme Est, Betlemme e Gerico

In Cisgiordania il tasso di frequenza nelle scuole secondarie non va oltre il 65%. AVSI in Palestina sostiene sei scuole affiliate alla Custodia di Terra Santa e presta servizio a circa 1.200 studenti palestinesi a Gerusalemme Est, Betlemme e Gerico. Fornisce accesso all'istruzione attraverso il pagamento della retta per 460 di loro e programma attività extracurricolari di supporto psicosociale a cui accedono circa 600 studenti ogni anno.

Dallo scoppio della guerra (ottobre 2023) AVSI ha deciso di dedicare particolare attenzione anche ai genitori e ai caregiver, attivando per loro un percorso di arteterapia e supporto psicosociale.

Tutto questo è possibile grazie al programma Sostegno a distanza che ci permette di garantire:

  • aiuti economici agli studenti più vulnerabili, inclusi studenti con disabilità
  • attività extracurriculari e psicosociali di qualità
  • fornitura alle scuole di strumenti per garantire continuità al servizio educativo anche in contesti di emergenza (ad esempio per la didattica a distanza)

Inclusione a scuola e formazione professionale per i minori con disabilità

In Palestina il 22,5% dei ragazzi e il 30% delle ragazze di età compresa tra i 6 e i 15 anni con disabilità non hanno mai frequentato la scuola dell’obbligo. Le persone con disabilità oltre a subire le conseguenze di un alto tasso di disoccupazione e della cronica instabilità politica, sono spesso discriminate: a scuola, al lavoro e più genericamente nella vita sociale.

Per questo motivo AVSI promuove l’inclusione sociale, educativa e lavorativa dei giovani con disabilità attraverso un approccio olistico. Nelle scuole, attraverso il programma del sostegno a distanza viene incentivato un modello educativo che tenga conto delle esigenze degli studenti con disabilità e un’offerta di corsi di formazione professionale per loro.

Accesso alle cure per le donne palestinesi

Dal 2022, AVSI si impegna anche nel miglioramento nella consapevolezza riguardo la salute femminile, con particolare focus sul cancro al seno e altre malattie croniche quali il diabete, supportando importanti realtà locali che rendono servizi di cura e prevenzione accessibili per le donne della Cisgiordania e di Gerusalemme Est, con particolare attenzione alle zone più rurali della Palestina.

Secondo l’Oms nel 2020 i casi di tumore al seno hanno costituito il 35.6% dei tumori rilevati in Palestina (World Health Organization, International Agency for Research on Cancer, Statistiche 2020) e solo il 40% delle donne sopravvive a 5 anni dalla diagnosi di tumore (Medical Aid for Palestinians, “Breast Cancer in Occupied Palestine”).

Dati allarmanti dovuti anche al fatto che l’accesso alle cure e alle pratiche di prevenzione per le donne palestinesi è ancora estremamente difficoltoso, per diverse ragioni: il contesto di occupazione protratta, il difficile accesso agli ospedali e ai farmaci, la frammentazione del sistema sanitario in Palestina e la carenza di sinergia tra gli attori che si occupano di prevenzione e diagnosi (settore governativo, non governativo e privato). Fattori a cui si aggiunge la paura del tumore al seno, percepito come una condanna, specialmente tra le donne più giovani che non vogliono sottoporsi a esami o accertamenti.

Sono pochissime le donne in Palestina che sanno come svolgere un autoesame al seno e che sanno dell’importanza di sottoporsi a mammografie regolari dai 40 anni in su.

L’obiettivo di AVSI è quello di promuovere politiche di genere nell’ambito della salute e di accesso alle cure, così da portare i sistemi sanitari nazionali ad erogare un'offerta di servizi che garantisca l'eguaglianza di distribuzione, accesso e risorse per uomini e donne. Le attività proposte mirano a rafforzare le capacità delle realtà locali, creare sinergie positive tra Italia e Palestina, e ad aumentare l’empowerment di ragazze e donne palestinesi, lavorando sulla consapevolezza e autocoscienza della propria salute, in modo tale da generare un effetto positivo sulla resilienza delle donne beneficiarie dirette e indirette del progetto, e sulle comunità in generale.

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