Il 22 marzo AVSI si unisce alla comunità mondiale per celebrare la Giornata Mondiale dell'Acqua 2024, un'occasione per riflettere sul significato dell'acqua, sulla sua gestione sostenibile e sul ruolo vitale che svolge nelle nostre vite.
In Somalia, un Paese segnato da una storia di conflitti e sfide ambientali, migliorare l'accesso all'acqua può contribuire alla pace nelle comunità.
La crisi idrica in Somalia: 59% delle persone nella regione Basso Giuba non hanno accesso all'acqua pulita
La Somalia è da tempo alle prese con una crisi idrica esacerbata da decenni di instabilità politica, degrado ambientale e cambiamenti climatici. La siccità del 2021-2023 ha costretto più di 1,4 milioni di persone ad abbandonare le proprie case, tra cui 569.000 sfollati a causa di conflitti e insicurezza (fonte Reliefweb). Anche l'eccezionale intensità della pioggia provocata da "el Niño" ha posto sfide significative alle comunità somale: oltre 1,17 milioni di persone hanno subito le conseguenze delle alluvioni e 334.800 sono state sfollate, limitando così l'accesso a cibo, alloggi, assistenza sanitaria e servizi igienici.
Il recente studio condotto da AVSI nelle aree nel Basso Giuba di Jamaame (Giamama), Kismayo e Dhobley, evidenzia le sfide ancora in corso per garantire la disponibilità costante di acqua.
Secondo lo studio, il 59% degli abitanti della zona non ha accesso all'acqua potabile. Circa il 47% delle persone in queste aree sa che è importante trattare l'acqua (attraverso la bollitura o l'uso del cloro), ma le malattie legate all'acqua restano un problema: tifo e colera sono le malattie ricorrenti nella maggior parte delle famiglie della zona.
L'81% della popolazione intervistata almeno una volta nella vita ha dovuto lasciare la propria casa a causa di inondazioni, circa la metà (47%) nel corso del 2023. Buona parte degli sfollati intervistati (30%) provengono dalla città Jamaame.
Con la cooperazione italiana, accesso all'acqua pulita per 1300 famiglie somale
Per affrontare il ciclo continuo di siccità e inondazioni che affligge la Somalia da decenni, l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo sta finanziando due progetti di AVSI per la sicurezza alimentare, l'accesso all'acqua, e il miglioramento dei servizi igienici e sanitari (WASH) nella regione Basso Giuba per le comunità di Jamaame, Kismayo e Dhobley.
L'intervento di AVSI sostenuto da AICS per l'accesso sostenibile all'acqua
- Costruzione di quattro strutture per la raccolta dell'acqua piovana;
- Miglioramento e potenziamento del trattamento delle fonti d'acqua comunali attraverso recinzioni per controllarne l'accesso;
- Sostegno a 1.300 famiglie vulnerabili per l'acquisto di acqua (distribuzione di voucher);
- Installazione di due serbatoi d'acqua a Dhobely;
- Sensibilizzazione di 6.000 adulti e dei bambini sulle buone pratiche igieniche e la prevenzione delle malattie legate all'acqua attraverso le radio locali, incontri nelle scuole e nelle comunità;
- Distribuzione di kit igienici per donne e ragazze (980 famiglie raggiunte);
- Costruzione di 100 latrine ventilate, dotate di rubinetti per il lavaggio delle mani.
Il futuro della Somalia si basa sulla sua capacità di gestire l'acqua. La comunità internazionale dei donatori deve sostenere sempre di più gli interventi di gestione dei fiumi e dei bacini idrici che mitigano l'impatto delle inondazioni e immagazzinano l'acqua in eccesso per rispondere alle siccità. Questo non solo ridurrebbe il ciclo di distruzione e sfollamento causato dal clima, ma darebbe anche un forte impulso alla produzione agropastorale, da cui i somali dipendono in larga misura per l'alimentazione e il sostentamento.
Corrado Čok, Responsabile dei programmi di AVSI in Somalia
Giornata Mondiale dell'Acqua 2024: l'impegno di AVSI per affrontare la crisi idrica in Somalia
In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua 2024 AVSI ribadisce il proprio impegno ad affrontare la crisi idrica e a promuovere lo sviluppo sostenibile in Somalia. Dando priorità alla sicurezza idrica, promuovendo la resilienza delle comunità e abbracciando soluzioni innovative, possiamo superare le sfide poste dalla scarsità d'acqua e porre le basi per una Somalia più prospera e resistente.
Perché si celebra la Giornata mondiale dell'acqua?
La Giornata Mondiale dell’Acqua - il Water day - si celebra ogni anno il 22 marzo. Questa giornata è stata istituita dalle Nazioni unite per ispirare azioni per affrontare la crisi idrica globale. Uno degli obiettivi principali della Giornata mondiale dell’acqua è sostenere il raggiungimento dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 6: acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030.
Cosa succede nella Giornata mondiale dell’acqua?
In vista del 22 marzo, persone e organizzazioni promuovendo il tema proposto dalle Nazioni Unite con eventi e contenuti online.
Lo stesso giorno viene pubblicato il Rapporto delle Nazioni Unite sullo sviluppo idrico mondiale, che si concentra sullo stesso argomento della campagna e raccomanda la direzione politica ai decisori.
Il tema della Giornata mondiale dell’acqua 2024 è “Acqua per la pace”.
Quando collaboriamo sull’acqua, creiamo un effetto a catena positivo: promuoviamo l’armonia, generiamo prosperità e costruiamo la resilienza alle sfide condivise. Dobbiamo agire partendo dalla consapevolezza che l’acqua non è solo una risorsa da utilizzare e da conquistare, ma è un diritto umano, intrinseco ad ogni aspetto della vita. In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, dobbiamo tutti unirci attorno all’acqua e usarla per la pace, gettando le basi di un domani più stabile e prospero.
dal comunicato delle Nazioni Unite in occasione della Giornata mondiale dell'acqua 2024