Giornata internazionale dell’educazione 2025: la promessa di AVSI

Un percorso attraverso i luoghi in cui garantiamo un’educazione di qualità a bambini e giovani vulnerabili

Giornata Internazionale dell'Educazione 2025

Oggi, 24 gennaio, si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dell'educazione 2025, un'occasione per ribadire l'importanza di garantire percorsi di crescita e accompagnamento, soprattutto a bambini e bambine. Eppure, nel mondo più di 250 milioni di bambini non hanno accesso all’educazione.

Investire nell’educazione, però, significa investire nel futuro e AVSI questo impegno lo ha preso anni fa, mettendo la scuola e l’istruzione al centro dei suoi interventi. La scommessa è quella di credere che attraverso l’istruzione ogni persona, a qualsiasi età e in qualsiasi contesto, possa acquisire gli strumenti per comprendere il proprio valore  e potenziale.  Ma quali sono i luoghi dell’educazione di AVSI e in che modo questi processi di formazione prendono forma?

Per la giornata internazionale dell'educazione 2025 AVSI propone in percorso attraverso i luoghi in cui garantiamo un'educazione di qualità a migliaia di bambini e giovani in condizione di vulnerabilità

L'educazione formale e non-formale in Libano

In Libano la presenza di AVSI si concretizza nelle scuole, dove gli studenti e le studentesse libanesi e siriane possono ricevere un’assistenza specifica se hanno delle difficoltà, e un supporto per migliorare il proprio rendimento scolastico ed evitare l’abbandono. Il processo di istruzione si estende però anche ai centri educativi dove bambini che non sono iscritti ai programmi scolastici per diverse ragioni, inclusa la mancanza di documenti e l'elevato costo dei materiali scolastici, possono ricevere corsi di educazione non-formarle per colmare le proprio lacune e acquisire conoscenze indispensabili in arabo, inglese, matematica e scienze, con l’obiettivo ultimo di aiutare lo studente a registrarsi successivamente a scuola.

Un'educazione che si sposta

In Costa d’Avorio invece l’educazione è itinerante grazie alle biblioteche mobili: una soluzione creativa per far circolare libri tra cinquanta scuole. Le biblioteche infatti si spostano e quando arrivando creano una sorpresa nei bambini, felici di trovare tra quegli scaffali colorati nuovi testi da prendere e leggere.

Nei centri per rifugiati

In Uganda e in Brasile, invece, l’educazione è un veicolo per permettere alle persone rifugiate di integrarsi nel nuovo paese, di scoprirne la lingua e anche di imparare delle competenze di base per trovare con più facilità un nuovo lavoro. In Brasile questo progetto prende forma a Boa Vista, in un centro per l’accoglienza che oltre a fornire lezioni di portoghese, permettere di ricevere corsi tecnici per imparare nuovi lavori.

In Uganda invece AVSI coinvolge 70,000 persone nei rifugi di Kyangwali e Kyaka II, costruendo corsi di approfondimento tecnico e di coaching per aiutare i partecipanti a migliorare le proprie condizioni di vita.

Dal Sostegno a distanza all'università

A dimostrazione del fatto che l’educazione possa concretamente cambiare la vita delle persone c’è la storia di Ann, dal Kenya. Ann infatti era tra i tanti bambini che per le condizioni economiche sfavorevoli della famiglia non poteva permettersi di frequentare la scuola e il suo destino sembrava già segnato. Grazie al supporto ricevuto dal programma di Sostegno a distanza di AVSI, Ann ha potuto continuare i suoi studi arrivando, spinta da una grande ambizione, a laurearsi in sociologia all’università di Nairobi. Oggi è assistente sociale e porta quello che ha imparato ad altri bambini e bambine in difficoltà.

Luoghi e comunità dell'apprendimento

Per offrire un’educazione di qualità servono però luoghi adatti. Per questo in Iraq AVSI ha supportato la ristrutturazione di sei scuole. Oggi più di 3 mila studenti frequentano classi belle, funzionali e fornite del materiale necessario. Per AVSI sostenere l'educazione significa coinvolgere tutta la comunità, anche oltre gli spazi adibiti allo studio. L’apprendimento è qualcosa che avviene insieme, come è accaduto in Sierra Leone, dove un gruppo di genitori determinati, provenienti dalla comunità di Madina Tabai, si sono uniti per contribuire ad estendere una scuola primaria del luogo, assicurando un posto sicuro ai bambini, dove poter studiare e giocare, convinti che l’educazione è la speranza del futuro.

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