AVSI ha avviato il progetto “Risposta multisettoriale integrata di emergenza per le comunità colpite dalla violenza dei gruppi armati a Port-au-Prince e assistenza umanitaria rapida per le vittime dei conflitti armati e delle epidemie sanitarie nell'Artibonite” ad Haiti finanziato dalla Direzione generale per la Protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario della Commissione europea (DG ECHO).
Il progetto mira a mitigare i rischi e le conseguenze della violenza armata sulle popolazioni colpite nell'area metropolitana di Port-au-Prince (ZMPAP), con interventi di protezione umanitaria, sicurezza alimentare e nutrizione rivolti alle comunità colpite dalla violenza dei gruppi armati. Attraverso il meccanismo di risposta rapida (RRM) per la protezione umanitaria, la sicurezza alimentare e l'acqua, l'igiene e i servizi igienici (EPHAL) nel dipartimento di Artibonite, in consorzio con ACTED e IMPACT, il progetto mira a rispondere ai bisogni delle popolazioni sfollate a causa di conflitti armati ed epidemie, contribuendo a ridurre la mortalità e la morbilità degli sfollati.
L'iniziativa fa parte dell'RRM, un meccanismo di risposta rapida alle grandi crisi umanitarie. Il progetto è realizzato secondo la metodologia propria di AVSI, che pone i beneficiari al centro del processo, aiutandoli a diventare protagonisti del proprio cambiamento. Il progetto si basa anche sulla creazione di reti locali che coinvolgono le comunità, le autorità locali e il governo haitiano, per promuovere un'azione concertata e sostenibile.
Gli obiettivi del progetto: protezione, assistenza alimentare, nutrizionale e sanitaria
- maggiore protezione per 8.970 persone colpite da violenze e abusi dei diritti umani, con azioni specifiche per migliorare la loro sicurezza e il loro benessere.
- assistenza alimentare a 17.000 persone in condizioni di insicurezza alimentare, con la disribuzione di denaro e buoni alimentari per coprire il fabbisogno giornaliero.
- assistenza nutrizionale per 1.600 bambini malnutriti di età compresa tra 0 e 5 anni e a 300 donne incinte e che allattano, attraverso cliniche mobili che offrono cure adeguate e monitoraggio nutrizionale.
- assistenza sanitaria per 4.300 persone esposte al rischio di epidemie, in particolare attraverso interventi EPHAL per prevenire la diffusione delle malattie.
Questo progetto rappresenta una risposta completa e integrata all'attuale crisi di Haiti, rafforzando la resilienza delle popolazioni più vulnerabili e migliorando il loro accesso ai servizi essenziali di protezione, nutrizione e sicurezza alimentare.
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