Ambiente, salute e disabilità. I progetti di AVSI insieme alla Regione Emilia Romagna e al Comune di Forlì in Palestina

Il 19 dicembre si è svolto presso la sede del Comune di Forlì l'evento di chiusura del progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna “Bee Together!” a cui hanno partecipato i membri del Comune di Forlì e dell’Associazione Centro di Solidarietà, rappresentanti di AVSI e, in collegamento, membri della delegazione di AVSI in Palestina, e alcuni rappresentanti dell’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR), che hanno presentato il nuovo progetto “Fight like a girl! Salute femminile inclusiva e prevenzione del cancro al seno in Palestina”.

All'evento ha partecipato il Console Generale d’Italia a Gerusalemme Giuseppe Fedele, in visita in città.

Un momento dell'evento di chiusura del progetto Bee Together! del 19 dicembre a Forlì

Il progetto Bee Together!

AVSI, presente in Palestina dal 1993 con progetti in ambito educativo e di sviluppo socioeconomico, ha gestito una missione nel territorio da parte di una delegazione di due consiglieri del Comune di Forlì e tre membri dell’Associazione Centro di Solidarietà di Forlì presentando le attività in corso e i risultati raggiunti dal progetto in chiusura “Bee Together!”. Si è svolto l’incontro con i partner locali Istituto Effetà Paolo VI e Centro di Riabilitazione Lifegate, nonché con un beneficiario sostenuto nella sua attività di apicoltura. La delegazione ha poi incontrato le istituzioni locali, il sindaco di Betlemme e il sindaco di Beit Jala, e, infine, il Console Generale d’Italia a Gerusalemme e il Direttore locale della Cooperazione Italiana (AICS).

Il progetto ha promosso nei governatorati di Betlemme e Hebron opportunità di lavoro per famiglie in difficoltà socio-economica e con persone con disabilità, e ha creato spazi per un'educazione inclusiva per bambini e ragazzi con disabilità. Nello specifico si sono raggiunti i seguenti risultati:

  • Educazione alla tutela dell’ambiente. 70 studenti e studentesse con disabilità dall’Istituto Effetà Paolo VI e Lifegate Rehabilitation Centre, tra i 6 e i 20 anni, hanno partecipato a tre eventi di educazione ambientale “Clean Your Beit” (pulisci la tua casa), un laboratorio agricolo di raccolta delle olive, e un laboratorio di riciclo e riutilizzo creativo di materiali di scarto presso il Bethlehem Creative Recycling Centre.
  • Sicurezza alimentare. Due serre sono state realizzate con plastica di bottiglie riciclate presso il Lifegate Rehabilitation Centre, una delle quali è stata destinata alla famiglia di uno studente che frequenta il centro, per permettergli di avviare il proprio orto. La seconda verrà presto consegnata ad un’altra famiglia, mentre la terza serra è attualmente in fase di realizzazione.
  • Formazione professionale. 3 studenti del centro Lifegate Rehabilitation hanno seguito dei corsi professionalizzanti di agricoltura sostenibile.
  • Fare impresa. È stata sostenuta l’azienda di apicoltura di Abu Sami, una realtà ben avviata che ora può proseguire autonomamente.

Salute femminile inclusiva e prevenzione al cancro al seno in Palestina

Per quanto invece riguarda il nuovo progetto “Fight like a girl! Salute femminile inclusiva e prevenzione al cancro al seno in Palestina”, anch’esso finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, il Comune di Forlì e Fondazione AVSI continueranno la propria collaborazione in supporto alla popolazione palestinese, coinvolgendo anche l’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR) e il partner locale Augusta Victoria Hospital, una eccellenza nel contesto palestinese. Il progetto ha come obiettivo fondamentale la sensibilizzazione della popolazione locale in merito alla diagnosi e al trattamento del cancro al seno al fine del riconoscimento precoce.

“Come Istituto Oncologico Romagnolo, è vero che la nostra mission si esplica soprattutto su un territorio di riferimento, ma non perdiamo mai di vista il valore principale di cui lo IOR si è fatto portatore dal 1979 a questa parte, ovvero la solidarietà, e non dimentichiamo la grande lezione del nostro fondatore, il professor Dino Amadori: "Quando ci lamentiamo che i farmaci più innovativi ci arrivano più tardi che in altre nazioni facciamo bene: ma siamo come colui che si lamenta che ha male ai piedi perché deve camminare scalzo di fronte a colui che non ha nemmeno i piedi per camminare”. Con il supporto dei professionisti IRST siamo pronti a fare la nostra parte per diffondere la cultura della prevenzione del tumore al seno nella popolazione palestinese, affinché anche in quell’area le donne possano far proprie quelle buone abitudini e pratiche che fanno la differenza tra una malattia guaribile ed una non più guaribile”.

“Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti grazie al progetto “Bee Together!” e ancora di più di poter continuare questa partnership fruttuosa con il Comune, la Regione e ora l’istituto IOR grazie al nuovo progetto “Fight like a girl”. – dichiara Francesco Buono, rappresentante AVSI in Palestina - Il successo di questi interventi è dovuto all’utilizzo di un approccio trasversale e multi-stakeholder, attento alla creazione di sinergie non solo tra diverse tipologie di attori coinvolti ma anche diversi contesti geografici (Italia e Palestina).”