Giovedì 26 giugno 2025 l’assemblea di Fondazione AVSI – ETS ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione e il nuovo Organo di Controllo.
Il nuovo CdA è composto da:
- Marilena Chessa, già magistrato
- Donato Di Gilio, CEO presso Core sp z o.o, già presidente di AVSI Polska
- Alessandro Maffioli, chief development effectiveness division presso IDB Invest
- Lorenzo Ornaghi, già rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
- Daniele Sacco, group HR & organization director del gruppo Mondadori
- Patrizia Savi, chief financial e risk officer presso Sea-Aeroporti di Milano
- Giampaolo Silvestri, segretario generale Fondazione AVSI – ETS
I membri dell’Organo di Controllo sono:
- Delia Gatti, presidente
- Piergiorgio Gusso, membro effettivo
- Alfredo Tradati, membro effettivo
Lunedì 30 giugno 2025 il nuovo CdA ha nominato Patrizia Savi presidente di Fondazione AVSI, Giampaolo Silvestri segretario generale e Daniele Sacco vicepresidente.
"Sono grata ai Fondatori e al Consiglio di Amministrazione per la rinnovata fiducia - ha dichiarato Patrizia Savi - Sono orgogliosa di poter continuare a dare il mio contributo alla Fondazione AVSI che, dopo oltre 50 anni di attività, è riconosciuta come una delle più importanti realtà italiane del terzo settore. Desidero contribuire affinché AVSI possa continuare a distinguersi per il suo valore aggiunto connesso alla sua vision: lavorare per un mondo in cui ogni persona, consapevole della propria dignità, possa vivere da protagonista delle sviluppo integrale suo e della sua comunità, anche in contesti di crisi ed emergenza".
"Ringrazio della fiducia che mi è stata rinnovata - ha commentato Giampaolo Silvestri, segretario generale – Si apre un tempo molto sfidante per i soggetti della cooperazione che, di fronte alla riduzione dei fondi di aiuto pubblico allo sviluppo, è chiamata a percorrere strade nuove di co-progettazione e co-programmazione con le istituzioni, il settore privato, il mondo della filantropia, le università. In particolare nelle crisi dimenticate, dove AVSI opera, sentiamo ancora di più l’urgenza di promuovere la dignità di ogni singola persona e lo sviluppo delle comunità, restando fedeli alla nostra mission. Solo così saremo pronti a reagire alle difficoltà che incontreremo sul terreno e capaci di competere con le più grandi organizzazioni internazionali, senza perdere mai la nostra identità e la nostra forza originaria”.
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