“Andiamo al Fadaii”, da oggi casa AVSI nel Sud del Libano è una realtà

All’inaugurazione di Fadaii erano presenti istituzioni locali e internazionali, soci fondatori, donatori privati e partner che in questi anni hanno contribuito concretamente al completamento dell’opera, e alcune famiglie di bambini sostenuti a distanza in rappresentanza della comunità: è per loro che esiste questo spazio progettato dall’architetto Mario Botta.

Mercoledì 5 luglio più di 130 persone hanno partecipato all’inaugurazione di Fadaii, la “casa AVSI” nel sud del Libano.

I partecipanti all'inaugurazione di Fadaii, la casa di AVSI nel sud del Libano

Posizionato sui pendii della Piana di Marjayoun, Fadaii è un centro che vuole essere un luogo senza barriere, che farà incontrare i bambini, gli adolescenti, gli adulti che vengono da villaggi e Paesi diversi, e che avranno in comune il fatto di “andare al Fadaii” per vivere un’esperienza diversa, di crescita, di condivisione. Un luogo dove una persona entra e trova una risposta ad un desiderio concreto o semplicemente incontra un amico. Uno spazio “super partes” per un dialogo possibile, dove vedere le istituzioni locali discutere dello sviluppo integrato di tutto il territorio, non solo del singolo villaggio.

“Il Fadaii ha un valore speciale per tutta AVSI – spiega Giampaolo Silvestri, segretario generale AVSI - Rappresenta il nostro modo di lavorare, lo rispecchia e lo alimenta allo stesso tempo. Perché è nato da un'intuizione di chi lavora qui, recepisce il bisogno autentico delle persone e - mettendo in rete soggetti diversi: operatori della cooperazione, istituzioni locali, società civile, comunità religiose, comunità di rifugiati, donatori, professionisti - cerca di trovare modalità nuove ma efficaci di rispondere a quel bisogno. Fadaii è stato realizzato solo con risorse private e questo ha significato chiedere soldi a tutti i nostri donatori: persone, aziende e chi ha fatto gli eventi della campagna tende; solo in Italia abbiamo registrato 952 donazioni. Poi lo abbiamo fatto coinvolgendo i nostri soci fondatori – nello specifico quelli che ci aiutano intercettando risorse – Support International, AVSI Sudtirol, AVSI USA, Avaid”.

L’inaugurazione di Fadaii

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Al taglio del nastro erano presenti soci fondatori, donatori privati e partner che in questi anni hanno contribuito concretamente al completamento dell’opera, e alcune famiglie di bambini sostenuti a distanza in rappresentanza della comunità: è per loro che esiste questo spazio progettato dall’architetto Mario Botta.

Durante l’inaugurazione Juan Carlos Semaan, che da bambino è stato sostenuto a distanza e che oggi continua a partecipare ai progetti di AVSI, è stato invitato a condividere la sua esperienza. “AVSI mi ha accompagnato e continua a farlo. In questi giorni sto partecipando al Summer Camp con due calciatori italiani dell’Associazione italiana Calciatori Marco Ciannavei e Simone Berardi, mi sto allenando per diventare a mia volta allenatore. Sono contento che avremo uno spazio per noi giovani, dove incontrarci, dove imparare. Tanti di noi sognano di andarsene da qui, oggi abbiamo una ragione in più per provare a restare”

Taglio del nastro di Fadaii, casa AVSI nel sud del Libano
Il momento del taglio del nastro di Fadaii, casa AVSI nel sud del Libano

Tra gli ospiti istituzionali: numerose autorità civili, religiose e militari, il Comandante UNIFIL settore di Marjayoun, Nicoletta Bombardiere, Ambasciatrice d’Italia in Libano, Charbel Abdallah, Arcivescovo di Tiro, Wissam Jamil El Hayek, Prefetto di Marjayoun.

“È una grande emozione inaugurare Fadaii – racconta Marina Molino Lova, responsabile AVSI Libano che ha seguito il progetto – dopo tutte le difficoltà che abbiamo attraversato. Cito solo la pandemia, la crisi economica del Libano e l’esplosione al porto di Beirut. È ancora più emozionante pensarlo abitato dalle persone della comunità”.

Il centro comincerà ad accogliere i 1300 bambini libanesi e siriani e le loro famiglie, per le attività previste dal progetto sostegno a distanza, incentrate sull’educazione. Attività per recuperare gli anni scolastici persi a causa della pandemia e la conseguente chiusura delle scuole; attenzione alle difficoltà psicosociali dei giovani, delle donne, con gruppi di parola con l’aiuto della psicologa; attività sportive e ricreative; corsi di formazione, per adulti, non solo agricoltura o food processing, ma anche accounting, digital literacy, e corsi di qualità, mai proposti a Marjayoun prima.

Fadaii in arabo significa il mio universo, cioè quello spazio dove ognuno di noi si immagina con piacere o in cui vorrebbe trovarsi, ma che sovente rimane solo un desiderio. Il tentativo di rendere questo sogno una realtà è alla base di questo progetto.

Marco Perini, AVSI Regional Manager di AVSI