In Camerun il centro Edimar si prende cura di ragazzi e ragazze che vivono per strada

A  Yaoundé moltissimi giovani vivono in condizioni precarie e sono esposti a malattie, violenza, delinquenza. Mireille Yoga, direttrice del Centro Edimar, racconta gli interventi in campo educativo e sanitario sostenuti anche dalla Campagna Tende 24/25

A Yaoundé, capitale del Camerun, esiste un centro che si occupa di accogliere bambini e ragazzi di strada, offrendo loro educazione e cure mediche gratuite. Si chiama “Centro Edimar” ed è nato su ispirazione del missionario italiano Maurizio Bezzi. La struttura, sostenuta da AVSI, è ormai diventata un punto di riferimento per moltissimi dei ragazzi e delle ragazze che sono passati da lì.


Infatti, tanti dei giovani operatori ed educatori che oggi lavorano al Centro Edimar, un tempo vivevano per strada e hanno trovato un rifugio all’interno della struttura: “Li ho in mente tutti, uno per uno, sono persone che hanno fatto un incontro che ha cambiato la loro vita e che ora desiderano restituire agli altri quello che loro per primi hanno avuto come regalo nella vita: un’amicizia che ha permesso loro di scoprire che tutti siamo al mondo per un motivo e uno scopo. AVSI ha creduto in loro e li ha aiutati a diventare educatori professionisti. ” - ha raccontato in una recente intervista Mireille Yoga, direttrice del Centro.

Interventi sanitari

Tanti dei ragazzi e delle ragazze che entrano nel centro hanno bisogno di un’assistenza immediata, perché hanno tubercolosi, epatite, febbre gialla, pidocchi. Arrivano a Edimar dopo aver vissuto per strada, dormono tra la spazzatura o nelle fogne, dove proliferano le zanzare. Per questo il primo servizio offerto dal centro è sanitario, per permettere a chi entra, con un’età che varia dall’infanzia ai 25 anni, di curarsi e di riprendersi, fisicamente e psicologicamente.

L'azione educativa

La seconda azione principale della scuola è rappresentata dalle attività educative. Molti dei ragazzi che entrano non sono mai andati a scuola e non sanno né leggere né scrivere. Investire nell’educazione significa investire sul futuro. Per AVSI, infatti, l'educazione è lo strumento più efficace per dare speranza alle nuove generazioni, offrendo un’alternativa al reclutamento nelle bande armate e in attività criminali.

“Abbiamo avviato corsi per insegnare loro a leggere e scrivere: è venuta fuori una bellezza incredibile - racconta Mireille -. Abbiamo mandato a scuola quest’anno 43 bambini, con l’aiuto di AVSI. I più grandi sono stati avviati alla formazione professionale per imparare a fare i falegnami, i meccanici o le sarte. Abbiamo ideato anche una scuola di agricoltura e allevamento. Insomma, iniziative non ne mancano. Ogni sabato noi operatori andiamo nelle strade per cercare i ragazzi, non smettiamo di cercare chi ha bisogno.”

Continuare ad investire nella speranza

Il Camerun rientra tra i paesi sostenuti quest’anno dalla Campagna Tende di AVSI “Educazione è Speranza” per sostenere le attività del centro, continuando a portare avanti l’eredità di padre Maurizio e ad aiutare altri ragazzi e ragazze in difficoltà.