La vita di una rifugiata congolese in Uganda: la storia di Juwele Kinyuni

Juwele Kinyuni è una delle 70 mila persone sostenute dal progetto SMILES per uscire da una condizione di povertà estrema

Paesi Uganda
Data 15.01.2025
Autore di Bbala Elijah Baguma - Communications Technical Advisor per AVSI in Uganda

Nel 2019 Juwele Kinyuni, giovane ragazza di Goma fugge dalla sua città e dal conflitto armato in Repubblica Democratica del Congo. Si rifugia nel villaggio di Ndolelire, nella zona di Bwiriza, all’interno dell’insediamento per rifugiati Kyaka II, nell’Uganda occidentale. Juwele era responsabile della madre e della sorella minore, ma aveva pochissime risorse per soddisfare i bisogni essenziali della famiglia. Nel giro di tre anni Juwele torna in Congo ma, dopo sei mesi terribili in cui la madre muore, decide di tornare nuovamente al campo rifugiati con la sorella. Qui si sposa con Celestin Irakiza, un giovane che aveva conosciuto durante il primo soggiorno. Juwele, la sorella e Celestin vivono solo grazie agli aiuti alimentari del Programma Alimentare Mondiale e poco più di un euro al giorno guadagnato grazie a lavori occasionali.

Un nuovo inizio con il progetto SMILES

Nel luglio 2023, Juwele entra nel programma SMILES (Sustainable Market Inclusive Livelihood Pathways to Self-Reliance) e, grazie al progetto, lei e suo marito partecipano a sessioni di formazione, attività di risparmio comunitario, corsi agricoli e di gestione aziendale. Grazie al progetto la famiglia riceve un telefono cellulare, un contributo mensile per l’acquisto di cibo e un finanziamento di 199 euro per avviare un’attività. “Con il contributo per il cibo ho iniziato a risparmiare. Dopo sei mesi, abbiamo acquistato delle sedie per la nostra casa e abbiamo iniziato a comprare un pollo ogni due mesi,” racconta Juwele.

Dai primi risparmi all'allevamento di polli

Grazie al supporto del progetto, Juwele ha avviato un piccolo orto dove coltiva melanzane, mais e fagioli usando tecniche agricole sostenibili e un commercio di abiti usati. I primi profitti li ha investiti nell'avvio di un allevamento di polli: ha iniziato con 200 pulcini e oggi Juwele guadagna circa 60 euro al mese dalla vendita di polli. Ha un figlio e, grazie al progetto, non solo è uscita da una condizione di povertà estrema, ma progetta di proseguire il percorso di indipendenza economica: intende reinvestire parte dei guadagni per ampliare la sua attività di abbigliamento.

Juwele Kinyuni nel suo pollaio nel campo rifugiati Kyaka II Refugee Settlement, Uganda occidentale
Juwele Kinyuni nel suo pollaio nel campo rifugiati Kyaka II Refugee Settlement, Uganda occidentale

“Dopo tutte le difficoltà che ho affrontato, ora mi sento indipendente e resiliente. Grazie al progetto SMILES ho ritrovato la speranza per il futuro,”

Juwele Kinyuni, giovane rifugiata congolese coinvolta nel progetto SMILES in Uganda

Cos’è il progetto SMILES?

Il progetto SMILES (Percorsi sostenibili e inclusivi per l’autosufficienza) è un’iniziativa quinquennale (novembre 2022 – ottobre 2027) finanziata dalla Fondazione IKEA. Il progetto mira a sostenere 14.000 famiglie vulnerabili, sia rifugiati che membri delle comunità ospitanti, per un totale di 70.000 persone nei campi di Kyaka II e Kyangwali, nell’Uganda occidentale.

SMILES integra un modello di graduale autosufficienza con un approccio di sviluppo del sistema di mercato, concentrandosi su settori chiave come mezzi di sussistenza, agricoltura, sicurezza alimentare, protezione, energia e ambiente. È implementato dalla AVSI in collaborazione con UNHCR, l’Ufficio del Primo Ministro ugandese e altri partner internazionali.

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