“il Papa può rilanciare colloqui pace” dal Congo la voce di AVSI in vista del viaggio del Pontefice

Daniele Mazzone, responsabile di AVSI in Congo racconta l’attesa del papa nell’Est del paese, dove Bergoglio non andrà per motivi di sicurezza

Data 27.01.2023

“La situazione nell’Est della Repubblica Democratica del Congo è abbastanza complessa. Da marzo 2022 sono ricominciati gli scontri tra le forze della Rdc e un gruppo armato chiamato M23, di cui il Congo accusa il Ruanda di supportarlo. Questi scontri – da marzo 2022 – hanno portato a più di un milione di sfollati soprattutto nella provincia del Nord Kivu. La maggior parte di queste persone si trova intorno alla città di Goma”.

A raccontare la situazione a Goma e nell’est della Repubblica Democratica del Congo all'agenzia Askanews è Daniele Mazzone, responsabile di AVSI in Congo, alla vigilia del viaggio che Papa Bergoglio compirà nel Paese africano dal 31 gennaio al 3 febbraio.

“I congolesi aspettano a cuore aperto il Papa che doveva visitare il Paese già nel 2022, viaggio poi rimandato per ragioni di salute del Pontefice. Qui – aggiunge Mazzone – la popolazione congolese si aspetta che il Papa rilanci le discussioni di pace soprattutto nell’Est dell’Rdc, che attualmente si trova al centro di una questione geopolitica piuttosto complessa tra Congo, Ruanda e Uganda. Ci sono aspettative abbastanza elevate sul ruolo che il Papa può giocare per risolvere questa situazione complessa”.

“Ci si aspetta anche che il Papa porti nuova energia a tutti coloro, sia organizzazioni che individui, che da anni sono in Congo e si sforzano per la pace e la stabilità”, prosegue Daniele Mazzone dall'headquarter di AVSI in Congo.
Il Papa, tuttavia, non andrà a Goma principalmente per motivi di sicurezza. “Inizialmente, la popolazione di Goma e dell’Est si era preparata per la visita – spiega Mazzone – erano previste numerose marce per la pace, iniziative delle Chiese locali. Effettivamente visto che la tappa a Goma è stata cancellata, le comunità sono rimaste un po’ sorprese, ma sono contente comunque che la visita del Papa in Congo sia stata confermata”.

Per il responsabile AVSI a Goma, “la chiesa gioca un ruolo abbastanza importante nella stabilità del contesto dell’Est. Ci sono state tante marce della pace, dopo episodi di violenza. Altro dato da citare è che il luogo dove il Papa avrebbe dovuto celebrare messa qui a Goma è stato occupato dall’M23. La situazione sicurezza non è delle migliori ed è piuttosto delicata. Attualmente l’M23 occupa una fetta importante della zona. La visita del Papa qui a Goma e nell’Est avrebbe bisogno dio una logistica importante e in questo momento non è proprio possibile”.
Un viaggio, quello di Francesco, che sarà occasione per ricordare anche Luca Attanasio, ambasciatore italiano ucciso proprio nell’est del Paese. “Sappiamo che nell’agenda del Papa è previsto un momento di riflessione sui problemi dell’Est: il Papa incontrerà le vittime delle violenze del Nord Kivu, e sono sicuro che ci saranno dei riferimenti a quanto è accaduto. Sicuramente il tema della violenza e del conflitto saranno affrontati dal Pontefice”.

AVSI in Repubblica Democratica del Congo

AVSI ha una relazione speciale con il Congo, nasce qui nel 1972. Abbiamo una presenza da più di 50 anni e portiamo avanti progetti di assistenza umanitaria e di sviluppo a sostegno degli sfollati, dei rifugiati e delle persone vulnerabili.

I progetti sono soprattutto distribuzione di cibo, soldi per le famiglie bisognose, assistenza con servizi educativi soprattutto nelle scuole, supporto finanziario per i bambini per frequentare le scuole, ma anche formazione per gli insegnanti”.