Procede ad Haiti la Missione di sicurezza multinazionale, approvata dal Consiglio di sicurezza delle Nazione Unite, con mandato di rafforzare la polizia locale nella sua lotta contro le bande che spadroneggiano in diverse zone della capitale Port-au-Prince. Un primo contingente di 200 uomini è stato inviato dal Kenya per garantire la sicurezza agli obiettivi più sensibili della capitale, come l'aeroporto, il Palazzo del Governo, i ministeri e l’ambasciata americana.
Flavia Maurello, responsabile Paese di Avsi per Haiti, ha raccontato la situazione del Paese in un’intervista rilasciata al Sussidiario.
“Da fine giugno, le forze di sicurezza (kenyote) hanno cominciato a pattugliare Port-au-Prince, ma il potere delle bande su certe zone della città resta difficile da intaccare. Le azioni violente da parte delle bande continuano e sono da sempre il loro modus operandi prediletto per sostenersi. Lo fanno prima di tutto con i sequestri di persone, per ottenere un riscatto, oltre agli scontri con altre bande per aggiudicarsi un maggior controllo sul territorio. Con l’arrivo di questo primo contingente la situazione è migliorata in gran parte della città. L’apertura di aeroporti e frontiere permette di far entrare una serie di merci, tra cui i farmaci. Tuttavia è difficile pensare che la missione attuale possa risolvere i problemi del Paese. Ci sarebbe bisogno del sostegno di altri attori internazionali, tra cui gli USA, ma al momento tutto rimane molto complesso”.
Flavia Maurello, responsabile Paese di Avsi per Haiti
Il proseguo della missione
Anche Ciad, Belize, Bangladesh, Benin, Barbados, Giamaica e Bahamas prenderanno parte alla missione, inviando i propri soldati fino ad ottenere un contingente di 1000 unità. Nel frattempo, le violenze all’interno del Paese continuano a dilagare, con i sequestri e l’impiego di bambini, armati, presso i check point o utilizzati dalle gang per effettuare delle commissioni.
L'impegno di AVSI
Proprio per fronteggiare quest’ultimo problema, AVSI insiste sulla promozione di attività con i minori, operando in collaborazione a psicologi ed assistenti sociali, oltre che realizzando interventi negli spazi comunitari a favore di salute e nutrizione.
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