Giovani alla radice dello sviluppo: l’esperienza di Terry Muchiri, imprenditrice diplomatasi al St. Kizito

Nella forma di dialogo e ascolto di testimonianze personali, l’evento "Giovani alla radice dello sviluppo", organizzato da AVSI alla 45° edizione del Meeting di Rimini, ha messo a fuoco e documentato l’esito riuscito di interventi di cooperazione allo sviluppo in ambito educativo condotti secondo un metodo che sceglie di accompagnare bambini e ragazzi all’interno di una relazione personale alla scoperta di sé e del loro valore irriducibile.

L'incontro si è aperto con l'esperienza di Terry Muchiri, oggi direttrice di tre compagnie, diplomatasi al St. Kizito Vocational Training Center, istituto fondato da AVSI a Nairobi con il sostegno della Cooperazione Italiana.

Il suo intervento è stato seguito da due voci dall'America Latina: Nelson Ramos de Jesus, laureato in educazione fisica e tecnico della modalità sportiva del calcio presso il Centro Educativo João Paulo II e Julivam Estevam Souza Santos, fisico e responsabile di un progetto di Robotica destinato agli alunni del medesimo Centro.

Terry Muchiri ha raccontato come il Sostegno a distanza offra a bambini vulnerabili l'opportunità di accedere a servizi che altrimenti sarebbero loro negati, in un percorso in cui vengono incoraggiati ad essere se stessi. Negli ultimi 30 anni, il sostegno all'istituto di St. Kizito ha dato speranza a più di 15.000 studenti poveri dell'Africa orientale e ha fatto sì che potessero realizzare le proprie aspirazioni e trovare un impiego dignitoso.

Dopo essersi diplomata, Muchiri ha trovato lavoro in una società di telecomunicazioni, dove ha lavorato per cinque anni, fino a diventare direttore operativo. Nel 2010 ha deciso di mettersi in proprio e di fondare la sua azienda, Terrytronix. Oggi Terrytronix impiega altre otto persone e offre stage a numerosi studenti di istituti di formazione professionale, compreso il St. Kizito.

Julivam Estevam Souza Santos e Nelson Ramos de Jesus erano beneficiari del centro educativo João Paulo II, nella periferia di Salvador de Bahia in Brasile: oggi, in quello stesso centro insegnano, rispettivamente come professore di matematica e di educazione fisica.

"Al centro, per la prima volta, mi sono sentito visto, capito. Mi sono sentito utile e questo mi ha aiutato a capire il mio valore. Oggi cerco di fare lo stesso con i miei studenti: voglio aiutarli a credere in loro stessi, cerco di infondere loro fiducia. Mi sono innamorato di questa professione”, ha detto Souza Santos. “Quando si cresce in un quartiere come questo, è molto facile essere fragili. Ero solo uno dei tanti, perché in un posto così nessuno si sente speciale."

Ma attraverso l'educazione - ha aggiunto Ramos de Jesus - è possibile trovare la forza di guardare avanti, al futuro. Oggi, attraverso lo sport, cerca di esercitare un'influenza positiva sui ragazzi e sulle ragazze a cui insegna. Sa che è molto importante mettere in luce le loro qualità positive per farli sentire capiti e valorizzati.