Giornata Nazionale dell’informazione costruttiva: AVSI e l’adozione internazionale

Come raccontare l’adozione internazionale con una comunicazione positiva e obiettiva? Per AVSI, il contributo di Marco Rossin alla #GNIC2023

Data 03.05.2023
Autore di Marco Rossin - Responsabile AVSI Adozioni internazionali

Il 3 maggio, in occasione della giornata mondiale per la libertà di stampa, torna la Giornata Nazionale dell’Informazione Costruttiva (GNIC), il più importante evento italiano sull’informazione positiva e di soluzione.

AVSI partecipa alla giornata pubblicando un articolo di Marco Rossin, responsabile Adozioni internazionali di AVSI che spiega come AVSI ha scelto di raccontare un processo delicato e importante tutelando i bambini e i genitori coinvolti.

Sempre mercoledì 3 maggio Marco Rossin interviene nella diretta streaming organizzata dai promotori della giornata con oltre 20 interventi di professionisti dell’informazione collegati da tutta Italia in una lunga maratona nazionale online (dalle 9 alle 13) sul sito dedicato alla giornata

Raccontare l'adozione internazionale: uno strumento di protezione internazionale a tutela dei bambini

di Marco Rossin

L’adozione internazionale è per sua natura un argomento controverso, che porge il fianco a critiche e idealizzazioni.

Pensare all’adozione come un intervento isolato, finalizzato esclusivamente a dare una famiglia a un bambino in stato di abbandono, porta in maniera abbastanza automatica a collocarsi su un estremo, che può alternativamente consistere nell’ammirazione incondizionata per due genitori che “fanno qualcosa di eccezionale” o, all’estremo opposto, in una serie di critiche più o meno delicate e fondate, legate all’aver strappato un bambino dal suo contesto di origine.

Concepire invece l’adozione internazionale come uno degli strumenti possibili di protezione dell’infanzia impone una visione più complessa e articolata, meno immediata e accessibile, forse, ma sicuramente più propria.

Chi si occupa di questa materia è ben consapevole di come il tema sia sensibile e di facile manipolazione. Io, come operatore che mi occupo di protezione dell’infanzia, posso raccontare il mio quotidiano come una sorta di eroica missione umanitaria, tra abbracci e lacrime, o non raccontarla ed evitare il rischio di esporre me stesso e l’organizzazione per cui lavoro a facili critiche.

Esiste però una terza possibilità, più ardua e laboriosa: provare a raccontare il mio lavoro, la mia esperienza, in maniera non sensazionalistica, semplicemente in modo responsabile, nel rispetto dei bambini con cui ho a che fare e invocando una libertà di parola che va custodita con cura.

Il 31 marzo la Commissione Adozioni Internazionali ha pubblicato la graduatoria di merito per il finanziamento di progetti di cooperazione internazionale, tutti dedicati ad Enti autorizzati per le adozioni internazionali. La Commissione, attraverso gli Enti, ha infatti come scopo anche quello di finanziare progetti che favoriscano le condizioni affinché i bambini trovino una famiglia nel loro Paese di origine, scongiurando così il ricorso all’adozione internazionale, da considerarsi come risorsa di ultimo livello.

AVSI è responsabile delle attività di due progetti, uno che si svolgerà in Africa orientale e uno in Messico.

Potremmo a questo punto raccontare di come i bambini in molti contesti del mondo versino in condizioni disperate, dove la soddisfazione dei bisogni elementari è una chimera e dove la sopravvivenza è in discussione ogni giorno, che sia per malattia, denutrizione o semplici incidenti della più varia natura.

Potremmo altrimenti dare una notizia telegrafica, senza grandi dettagli, volta al solo scopo di rispondere a una necessità di comunicazione prescritta dalle regole del Bando in questione.

Potremmo in ultimo cogliere questa opportunità per provare a mandare un messaggio; dicendo che il nostro lavoro è questo, prodigarci perché un bambino resti “a casa sua” e sfruttare tutte le competenze acquisite in 20 anni di esperienza nel settore delle adozioni internazionali per porci come interlocutori nel mondo, con chi si occupa della curatela dei bambini e cercare poi, attraverso uno scambio di competenze, di ridurre il dramma che milioni di bambini abbandonati vivono, perché è vero: le possibilità di ritrovare una famiglia di un bambino sierraleonese senza il nostro intervento sono decisamente scarse e il nostro apporto può cambiare la vita di chi vive in un orfanotrofio alla periferia di Freetown, Abidjan o Oaxaca, come è vero che le loro storie possono essere raccontate, ma senza che una storia diventi il pretesto per esporli senza criterio in pubblica piazza.

Tra pochi mesi inizieranno le attività dei due progetti: HOME fase 2 in Sierra Leone e Costa D’Avorio e Juntos – Insieme in Messico. I traguardi sono ambiziosi e noi, dal canto nostro, ci stiamo assumendo l’impegno di raggiungerli, ma anche di comunicarli nel pieno rispetto di tutti coloro che saranno coinvolti, focalizzandoci sempre e solo su ciò che di bello riusciremo a portare nelle loro vite.

Che cos'è la GNIC - Giornata Nazionale dell’informazione costruttiva

La GNIC, giunta alla terza edizione è ideata dal Movimento Mezzopieno insieme a una lunga lista di promotori, aderenti e patrocini*

È realizzata a livello nazionale e locale su quotidiani, periodici, radio, televisioni e social network, sulla carta stampata e on-line ed è aperta a tutti i giornalisti e ai professionisti dell’informazione e della comunicazione per creare una campagna di azione e sensibilizzazione sul giornalismo e sull'informazione a servizio della società.

La Giornata propone approfondimenti e confronti attorno ai modelli e agli strumenti costruttivi messi in campo dal mondo dell’informazione: i professionisti dell’informazione sono invitati a pubblicare e dare risalto a notizie, reportage e storie costruttive cioè che siano scritte in modo libero da sensazionalismi, polemiche, fake news e che sappiano aiutare il lettore a comprendere la realtà e portare consapevolezza e fiducia nel mondo e negli esseri umani.

Perché si celebra la Giornata Nazionale dell’informazione costruttiva il 3 maggio

Il 3 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Libertà di Stampa, un’occasione per riflettere sull’importanza dei principi in difesa della libertà di parola e di informazione, del pluralismo e dell’indipendenza dei media.

Questi diritti sanciti dalla Costituzione Italiana assumono un significato di particolare valore sociale e attribuiscono ai media un ruolo importante nella formazione dell’opinione pubblica, nella creazione della percezione della realtà e sulla qualità della vita dei lettori e della società intera.

Per questo motivo molti giornalisti negli ultimi anni si sono organizzati per proporre modelli informativi più costruttivi e responsabili, che informino l’opinione pubblica e che contribuiscano a limitare le logiche di parte e ad alleviare polemiche, sfiducia e conflittualità.

La Giornata è nata dall'impegno di centinaia di giornalisti coinvolti nella campagna nazionale per la Parità di Informazione Positiva, lanciata da Mezzopieno che ha raccolto oltre 7000 firme.