Giornata internazionale della gioventù, AVSI e UNICEF insieme per sostenere 900 minori in Italia

Focus dell’iniziativa è l’educazione e l’inclusione di bambini e adolescenti rifugiati ucraini attraverso un programma di sviluppo delle competenze.

Paesi Italia
Data 03.08.2023

Il 12 agosto ricorre la Giornata internazionale della gioventù istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre del 1999 con lo scopo di sottolineare l'importanza del ruolo dei giovani all'interno della società. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha riconosciuto il valore fondamentale dell’inclusione dei giovani nel sostenimento della pace e della sicurezza, riaffermando la centralità del loro ruolo nella risoluzione dei conflitti e nel determinare il successo delle operazioni di mantenimento e costruzione della pace.

Educazione e inclusione per i bambini ucraini in Italia

La crisi in corso in Ucraina ha portato migliaia di persone in fuga dalla guerra a chiedere asilo in Italia. Al 21 luglio, sono state registrate in Italia più di 180 mila richieste di permesso di protezione temporanea (di cui 97.534 donne, 20.544 uomini e 62.131 minori) con la necessità di alloggio e beni di prima necessità.  A causa dell’incertezza della situazione in Ucraina, molti rifugiati hanno cercato di ricominciare una vita qui: gli adulti cercando lavoro, i minori accedendo al sistema scolastico.

Nonostante la mancanza di dati, è ampiamente riconosciuto che esiste una discrepanza tra il numero di bambini ucraini iscritti nelle scuole in Italia e il numero di bambini che effettivamente frequenta la scuola). Molti studenti ucraini stanno proseguendo gli studi grazie alla didattica a distanza, ma ad oggi non sono disponibili dati che ne dimostrino l’effettiva partecipazione e l’efficacia. Inoltre, gli studenti ucraini in Italia affrontano molte sfide, tra cui difficoltà con la lingua italiana e una differenza della struttura del sistema scolastico. Le interruzioni dell'apprendimento in classe possono avere un grave impatto sulla capacità di apprendimento di un bambino. Più a lungo i bambini e gli adolescenti sono fuori dalla routine scolastica, meno è probabile che riescano a tornare a scuola.

È per questo che AVSI e UNICEF da giugno stanno realizzando il programma Empowering the Next Generation: A Child and Adolescent Skills Development Program che mira a garantire occasioni di apprendimento, inclusione, benessere psicosociale e protezione a 600 bambini e adolescenti ucraini in 5 regioni italiane (Lombardia, Lazio, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Liguria).

Un’attenzione è rivolta anche alle comunità che li ospitano: il progetto intende coinvolgere anche 300 bambini e adolescenti vulnerabili, italiani e stranieri, e 60 attori del sistema educativo (partner, insegnanti, volontari e/o educatori di organizzazioni della società civile impegnati nella proposta di attività extrascolastiche).

Le attività del progetto

Sostegno educativo e riduzione del divario digitale per favorire l’inclusione scolastica dei bambini ucraini

UNICEF, in collaborazione con Fondazione Akelius e in partnership con Fondazione ISMU- Iniziative e studi sulla multietnicità, promuove il progetto di diffusione e utilizzo della piattaforma Akelius per l’insegnamento dell’italiano nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, anche come strumento per far fronte alla crisi Ucraina. Per il prossimo anno scolastico AVSI fornirà a 380 bambini ucraini tra 6 e 11 anni tablet per utilizzare la piattaforma, che verrà promossa in nuove scuole in collaborazione con Fondazione ISMU.

Promozione di occasioni di inclusione per adolescenti e bambini ucraini e vulnerabili

Attraverso attività extracurriculari – doposcuola, attività ricreative e sportive, supporto individuale – lo staff di AVSI e dei partner coinvolti permetterà a bambini e adolescenti di rafforzare quelle che vengono definite soft skills, cioè la capacità di apprendimento e di innovazione, pensiero critico, comunicazione, collaborazione e creatività, abilità informatiche, di utilizzo dei media e nuove tecnologie. Le figure educative coinvolte in questo progetto sono 60 persone tra insegnanti, volontari, educatori che verranno formate su come favorire lo sviluppo delle competenze dei bambini e adolescenti l’inclusione sociale.

Centri estivi, laboratori e arteterapia: le attività proposte per garantire i servizi per l’infanzia nel periodo estivo.

Quest’estate, in collaborazione con i partner di progetto, sono in corso centri estivi, momenti ludico – didattici, attività sportive e laboratori artistici che favoriscano i processi di inclusione e aggregazione per bambini ucraini, italiani e stranieri.

In Liguria la Cooperativa Sociale Mondo Aperto offre percorsi bisettimanali che proseguiranno anche nel periodo invernale per accompagnare i bambini nell’inserimento scolastico.

In Lombardia AVSI cura dei percorsi di arte-terapia all’interno di strutture dove vi è la presenza di gruppi di ucraini, anche talvolta isolati, e dove si integreranno ulteriori bambini e/o adolescenti vulnerabili: un hotel gestito dalla protezione civile che ospita rifugiati (a Seregno, in provincia di Monza Brianza) la scuola Fiori di Bergamo, la struttura della parrocchia Don Orione, la biblioteca comunale di Milano in Via Querenghi, associazioni del territorio e il centro AVSI for community di Milano. L’obiettivo è porre al centro l’arte come strumento per sviluppare resilienza e avviare una relazione di cura.  L’approccio metodologico e teorico seguito è quello del manuale “La Resilienza attraverso l’Arte” prodotto da AVSI. 

Sempre a Milano la Società sportiva Minerva in collaborazione con l’impresa sociale Whanau propone un Summer Camp a luglio e agosto che prevede attività sportive e laboratori artistici.

E' possibile ricevere informazioni sulle attività e iscriversi completando il form dedicato,

In tutte le attività AVSI garantirà ai bambini ucraini l'accesso e la possibilità di godere di occasioni significative di socializzazione e scambio con altri bambini, sia italiani sia migranti di altre nazionalità partendo dall'idea che essere aperti a conoscere chi ho di fronte, nella sua diversità e unicità, è possibile solo partendo dalla consapevolezza che l'altro, con le sue caratteristiche fisiche, culturali e umane, ha qualcosa in comune con me. La distanza istintiva che si ha verso ciò che - o chi - è diverso si riduce quanto più io sono certo di chi sono e di quale sia la mia origine.

I partner di progetto

  • Portofranco è una realtà che gestisce 23 centri giovanili per studenti delle scuole superiori in tutta Italia: sostiene oltre 1400 studenti all'anno con una rete di 300 volontari.
  • Bambini Dell'Est è un'associazione che realizza iniziative per l'infanzia, parte di una rete coordinata dal Comune di Milano in collaborazione con Refugees Welcome.
  • Associazione San Martino sostiene i migranti a Milano attraverso l'orientamento al lavoro, corsi di formazione e supporto documentale
  • Fondazione Verga è un'associazione di promozione sociale che fornisce servizi socio-assistenziali, corsi di lingua e cultura italiana a Milano grazie a uno staff di operatori professionali, collaboratori e volontari, in stretta collaborazione con le realtà del territorio
  • Cooperativa Mondo Aperto promuove l'inclusione sociale di minori e adulti, operando per prevenire e mitigare i fattori di esclusione sociale nella città di La Spezia.
  • JAItalia è un'organizzazione che lavora in tutta Italia nel settore dell'istruzione attraverso programmi educativi formali e informali con i giovani.
  • Fondazione ISMU - Iniziative e Studi sulla Multietnicità ha sede a Milano. Produce e sostiene ricerche e iniziative sulla società multietnica e multiculturale e sui fenomeni migratori. Già partner di Unicef per la diffusione della piattaforma Akelius
  • Scuola Prestigio e Solomiya Krushelnytska scuole ucraine di Roma e Milano