Un nuovo inizio per Samuel Maki nel campo profughi Kyangwali in Uganda

Dopo aver perso moglie e figlio durante la guerra in Repubblica Democratica del Congo, Samuel Maki, ferito, si è ritrovato solo in un campo per rifugiati in Uganda. Grazie al programma SMILES oggi può immaginare un futuro e sogna di trasformare il suo piccolo orto in un’attività.

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Samuel Maki è un uomo di 29 anni che vive nel villaggio di Mukunyu A, nell'insediamento per rifugiati di Kyangwali, situato nel distretto di Kikuube, nell'Uganda occidentale. Sua moglie e suo figlio sono morti durante la guerra nella Repubblica Democratica del Congo, è riuscito a salvare le sue tre figlie portandole in Ugada dalla nonna. “Ho portato le mie figlie da mia madre, poi sono ripartito nell'ottobre del 2022 per il Congo. Ho incontrato dei ribelli che mi hanno inseguito lungo la strada, mi sono ferito a una gamba, ma sono riuscito a scappare e a rifugiarmi nel campo Kyangwali ", spiega Samuel.

Due mesi e qualche settimana dopo il suo arrivo, Samuel ha contratto un'infezione alla gamba sinistra. Il Refugee Welfare Council II lo ha accompagnato al Centro sanitario di Rwenyawawa, dove è stato sottoposto a una settimana di cure mediche.

“Mentre ero all’ospedale – ricorda Samuel Maki - le poche cose che avevo mi erano state rubate: il tetto di tela cerata, coperte, pentole, una stuoia e un catino. Non avevo altra alternativa che ricominciare da zero, facevo dei lavori saltuari che bastavano giusto per procurarmi cibo. Avevo anche un piccolo orto dove coltivavo arachidi, fagioli e mais. Il denaro che avevo non bastava neanche per comprarmi i vestiti, le porte o una nuova tela per il tetto.”

Quando Samuel Maki è stato inserito nel programma Sustainable Market Inclusive Livelihood Pathways to Self-Reliance (SMILES) ha potuto frequentare la Farmer Field and Business School (scuola per agricoltori) prendere parte a un gruppo di risparmio e credito ed essere sostenuto da un coach. Ha ricevuto anche un telefono cellulare e un contributo periodico in contanti (13.000 UGX, circa 3 euro) per il cibo e altre necessità di base.

Samuel Maki davanti alla sua casa nel campo profughi Kyangwali in Uganda
Samuel Maki davanti alla sua casa nel campo profughi Kyangwali in Uganda

Oggi Samuel Maki mangia due volte al giorno, riesce a coltivare meglio il suo campo e non vede l’ora di iniziare a risparmiare denaro con il suo gruppo. La prima cosa che farà sarà riparare la sua casa e acquistare dei vestiti, ma già progetta di creare un allevamento di pollame, affittare altri terreni da coltivare e, un giorno, avviare un'attività di vendita al dettaglio.

SMILES project: con IKEA Foundation 70,000 people fuori dalla povertà in Uganda

Il progetto SMILES sostiene 70.000 persone per aiutarle a uscire dalla povertà attraverso l'accesso a gruppi di risparmio e credito, sovvenzioni in denaroformazione professionale e referral ai servizi del territorio. L'obiettivo è permettere a queste persone di ottenere un impiego, aumentare le proprie capacità commerciali, accedere all'energia, ai servizi finanziari per rispondere ai bisogni di base della propria famiglia.

Il progetto quinquennale (novembre 2022–ottobre 2027) finanziato da IKEA Foundation è implementato nei distretti di Kyegegwa e Kikuube nell'Uganda occidentale da un consorzio di partner guidato da AVSI e composto da Innovations for Poverty Action, REPARLE, L'università Makerere di KampalaDAI Global LLCin collaborazione con UNHCR e l'Ufficio del Primo ministro ugandese