I volontari comunitari: l’ultimo miglio di AVSI Rwanda

Persone scelte dalla comunità per la comunità: chi sono i volontari comunitari e il loro contributo per lo sviluppo in Rwanda

Marceline, una volontaria comunitaria in Rwanda
Paesi Rwanda
Data 29.12.2025
Autore Christella Uwicyeza - Communication Officer in Rwanda

In Rwanda ogni giorno, più di 80 volontari comunitari affiancano i team di AVSI per raggiungere le famiglie più vulnerabili, trasformando interventi di protezione, educazione, salute e mezzi di sussistenza in percorsi di cambiamento duraturi. Grazie a questo impegno condiviso, AVSI Rwanda opera in otto distretti e ogni anno accompagna oltre 24.000 persone verso una maggiore autonomia e stabilità.

Di recente, 62 volontari esperti hanno contribuito all'Indagine sulla vulnerabilità dei nuclei familiari di AVSI condividendo la loro visione sulla resilienza. Dalle loro parole emerge una consapevolezza profonda: la resilienza non si misura solo in beni materiali o stabilità economica, ma nella fiducia, nella conoscenza, nei legami sociali che sostengono le famiglie nei momenti più difficili.

Chi sono i volontari comunitari ruandesi

I volontari sono figure rispettate nei loro villaggi, scelte dalle comunità per integrità, affidabilità e capacità di guida. Molti di loro hanno preso parte in passato ai progetti AVSI, sperimentando in prima persona un cambiamento che oggi desiderano restituire. Hanno tra i 25 e i 45 anni e seguono circa 20 famiglie ciascuno, con visite settimanali che permettono un accompagnamento costante e discreto.

Il loro ruolo non è quello di semplici intermediari: sono vicini di casa, mentori, punti di riferimento. Usano strumenti di monitoraggio che li aiutano a osservare progressi, difficoltà e bisogni, ma è soprattutto la relazione a rendere possibile un vero percorso di crescita. Svolgono questa attività dopo il lavoro, senza alcun compenso se non un contributo per le spese sostenute. La collaborazione con AVSI è formalizzata da un contratto annuale e sostenuta da momenti di formazione continua che rafforzano competenze e motivazione.

Ascoltare, comprendere, agire insieme: le basi dell'intervento dei volontari

Il metodo di AVSI Rwanda parte dall’ascolto delle famiglie: i problemi che affrontano, le aspirazioni che custodiscono, le capacità che spesso non riconoscono. È grazie ai volontari – che vivono negli stessi villaggi e ne condividono dinamiche e fragilità – che questa relazione si costruisce. Sono loro ad aprire porte e cuori, creando un ponte tra bisogni reali e opportunità concrete.

La risposta che ne nasce è sempre personalizzata: semi e strumenti agricoli per chi ha terra da coltivare, una macchina da cucire per chi ha competenze nella sartoria, corsi di alfabetizzazione o sostegno psicosociale per chi affronta solitudine o difficoltà emotive. Come dice un volontario: “È un approccio umano: non facciamo le cose per le persone, le facciamo con loro.”

Un cambiamento che cresce dall’interno

I volontari comunitari di AVSI Rwanda sono molto più che collaboratori: sono protagonisti del cambiamento. Hanno vissuto le stessi difficoltà delle famiglie che accompagnano, e proprio per questo la loro presenza è credibile, concreta, trasformativa. Mostrano che il cambiamento più solido nasce dall’interno delle comunità, quando le persone riscoprono il proprio valore e si mettono in cammino insieme verso un futuro più stabile e più giusto.

Da beneficiaria a volontaria: la storia di Marceline

Il percorso di Marceline Ahobantegeye mostra la forza di questo approccio comunitario. La sua storia con AVSI inizia nel 2002 quando Marceline viene inserita nel Programma Sostegno a Distanza. Nel 2021 diventa volontaria e inizia ad accompagnare famiglie che oggi vivono sfide simili a quelle che lei stessa ha afforntao.

“Quando sei povero, avere qualcuno che ti consiglia e ti sostiene è più importante di qualsiasi altra cosa. Avere qualcuno vicino cambia tutto: ti dà la forza per andare avanti.”

Marceline Ahobantegeye sostenuta a distanza da bambina, oggi è una degli 80 volontari comunitari che collabora con AVSI Rwanda

Marceline ricorda le visite dei volontari che la incoraggiavano a non arrendersi. Oggi è lei a sostenere altre famiglie: le incoraggia ad avviare orti domestici, a unirsi ai gruppi di risparmio e credito per poter iscriversi all'assicurazione sanitaria, a lavorare insieme per migliorare la sicurezza alimentare. E questo servizio ha cambiato anche la sua vita.

“Un tempo avevo paura di parlare in pubblico. Ora rappresento gli agricoltori in riunioni e formazioni. Il volontariato mi ha dato conoscenza, fiducia e il coraggio di ispirare gli altri.”

Dopo aver attraversato difficoltà personali, tra cui la separazione dal marito, oggi Marceline gestisce la sua casa, sostiene l’istruzione dei figli e mantiene un’attività agricola stabile. Segue 18 famiglie, e tre hanno già raggiunto la “graduation”.

L'obiettivo di AVSI Rwanda: il modello “graduation” per accompagnare famiglie vulnerabili verso l'autonomia.

Graduation in italiano potrebbe essere tradotto come "laurea". Per AVSI Rwanda, la graduation non è una cerimonia, è una tappa fondamentale: il momento in cui una famiglia raggiunge un livello di stabilità tale da poter vivere in autonomia, senza più bisogno del supporto del programma. È l’obiettivo ultimo del percorso triennale costruito per accompagnare le famiglie passo dopo passo verso la resilienza.

Chi ha ancora bisogno continua a essere seguito da vicino; chi raggiunge autonomia prosegue con le proprie forze, forte delle capacità scoperte lungo il percorso.

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