L'Iraq ha pagato un alto prezzo a causa dei conflitti degli ultimi decenni: il tessuto sociale è frammentato e molte famiglie vivono in estrema povertà.
Eppure, il Paese e la sua capitale Baghdad sono ricchi di un patrimonio culturale e artistico di grande valore, espressione di una storia molto antica: il Palazzo di Abbasid, la moschea Abu Hanifa e i 10.000 siti archeologici presenti - molti dei quali ancora inesplorati - sono solo alcuni dei punti di interesse che arricchiscono il territorio e costituiscono delle attrazioni per un pubblico internazionale, oltre che una risorsa per l’economia locale.
Per valorizzare queste ricchezze architettoniche, le università di Bologna e di Catania e il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino (CRAST) hanno lanciato il progetto “ArTourBagh - Archaeological heritage and sustainable cultural Tourism in Baghdad”, di cui AVSI è partner, presentato mercoledì 16 aprile, all'università di Bologna.
Sostenuto dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo, il progetto si impegna a mettere in luce le bellezze della Capitale, farle conoscere a nuovi turisti internazionali in condizioni sicure e favorirne il rilancio dell’economia.
Per farlo verrà costituita un’associazione formata da almeno 30 esperti di restauro, verranno selezionati artigiani in grado di lavorare i mattoni crudi, come quelli con cui gli edifici storici furono originariamente costruiti, e di garantire che ogni intervento sia condotto secondo i metodi costruttivi tradizionali.
All’interno dello stesso progetto, verrà formato un consorzio di agenzie di viaggio che elaborerà cinque pacchetti turistici con tappe che valorizzeranno il patrimonio culturale di Baghdad e dei siti archeologici limitrofi.
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