Premio Masi a sostegno del progetto Ospedali Aperti in Siria

Data 01.10.2018

Tra i 5 vincitori della 37° edizione del Premio Masi il riconoscimento del Premio Internazionale Grosso D’Oro Veneziano è stato assegnato al Cardinale Mario Zenari, Nunzio apostolico in Siria, “impegnato nello scenario di una lunga e atroce guerra” afferma la presidente della Fondazione Masi Isabella Bossi Fedrigotti.

Oltre all’importo del Premio che per espressa volontà del Cardinale è stato devoluto a sostegno di tre ospedali non profit siriani (due a Damasco e uno ad Aleppo), la Fondazione Masi per la prima volta nella lunga storia del Premio sostiene una raccolta fondi a favore di questo progetto di valenza umanitaria, destinato a salvare vite laddove la guerra continua a bruciarne.

Per sostenere il progetto e seguire la raccolta

IBAN: IT04D0521601614000000005000
c/c Credito Valtellinese, Corso Magenta 59, Milano
CAUSALE: “VERONA PER OSPEDALI APERTI”

L'obiettivo del progetto

In risposta alla crisi siriana, da un’iniziativa del card. Mario Zenari, Nunzio Apostolico in Siria, è nato il progetto Ospedali Aperti, con l’obiettivo di assicurare l’accesso alle cure mediche gratuite anche ai più poveri, attraverso il potenziamento di tre ospedali privati non profit: l’Ospedale Italiano e l’Ospedale Francese a Damasco e l’Ospedale St. Louis ad Aleppo.

Le attività

  • Cure mediche gratuite e di qualità a chi non potrebbe permettersele in tempo di guerra
  • Nuove apparecchiature mediche agli ospedali (TAC, respiratori artificiali, elettrocardiografi, endoscopi, etc) e il materiale di consumo necessario a farle funzionare
  • Ristrutturazione di alcuni spazi fisici che necessitano di interventi migliorativi come gli impianti idrici, elettrici e di riscaldamento
  • Nuovo software gestionale per i tre ospedali, così da metterli “in rete” e da consentire lo scambio di informazioni in tempo reale, permettendo una stretta collaborazione finalizzata alla miglior cura del malato
  • Formazioni tecniche per i medici siriani focalizzate sui loro bisogni più urgenti (un esempio: in molti hanno chiesto corsi di aggiornamento e “training on the job” per la chirurgia della mano)

Tutto questo, ovviamente, al fine di migliorare le tre strutture e consentire al loro staff (medici, infermieri e tecnici) di curare più persone possibile. Il grosso dei fondi raccolti sarà dunque usato per pagare le terapie mediche vere e proprie, la diagnostica dei pazienti e gli eventuali interventi chirurgici necessari.

La rassegna stampa Premio Masi