Messico. Con Eni per permettere a 1.500 bambini di ritornare a studiare

Data 13.07.2021

Mikeyla, sette anni, non frequenta più la scuola dal 23 marzo 2020, giorno in cui il governo messicano ha ordinato la sospensione delle lezioni in presenza a causa della pandemia.

Come lei anche i suoi fratelli Bryane e Rogelio, di tredici e cinque anni, hanno dovuto smettere di studiare.
Ad agosto 2020 le lezioni sono riprese in modalità virtuale e in televisione, ma Mikeyla e i suoi fratelli non hanno potuto partecipare. Questo perché a Manatinero, il loro villaggio nello stato di Tabasco, la maggior parte delle famiglie non possiede una televisione e internet non è accessibile.

La famiglia di Mikeyla, come il 90% della popolazione di Manatinero, vive di pesca. Una delle loro attività principali è sgusciare le ostriche, che richiede più di 10 ore di lavoro e porta a un guadagno di circa 180 pesos al giorno, ovvero circa 7,20 euro.

Oltre Mikeyla, altri 1.494 bambini che vivono nell’area scolastica 46 - nel comune di Cardenas (Tabasco) - sono fermi con gli studi da oltre un anno.

Per favorire la ripresa degli studi, AVSI - con il finanziamento di Eni Messico – a gennaio 2021 ha avviato il progetto PROEDU.

Attivando workshop, promuovendo la partecipazione dei bambini, migliorando l'alimentazione scolastica e formando insegnanti e personale amministrativo, AVSI cerca di fare dell'educazione un'utile strumento di cambiamento all’interno dello Stato di Tabasco.

Come prima azione, AVSI ha condotto una campagna d’informazione e sensibilizzazione sull’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, diffondendo messaggi utili attraverso altoparlanti e volantini nelle comunità di Sanchez Magallanes, Pailebot, Ejido Sinaloa, El Alacrán e Manatinero.

Sempre nell'ambito di questa campagna, sono state distribuite alla popolazione adulta oltre 1.000 mascherine e sono stati donati ai bambini più di 900 opuscoli e libri da colorare, per aiutarli a comprendere cosa è il Coronavirus e l’importanza delle regole di prevenzione.

“Nella prima fase del progetto – spiega Federica Dalla Pria, coordinatrice del progetto PROEDU – il nostro obiettivo è stato contribuire alla prevenzione della diffusione del virus, informando la comunità. Al momento gli educatori stanno raccogliendo i dati relativi alla situazione economica ed educativa delle famiglie, così da poter poi procedere con le lezioni extrascolastiche, oggetto della seconda fase”.