L’Unione Europea incontra AVSI in Messico: insieme per un futuro verde e inclusivo

Durante la missione degli ambasciatori UE a Tabasco, AVSI ha presentato il suo impegno per lo sviluppo umano e comunitario nelle zone più vulnerabili dello Stato.

Data 06.10.2025

Il 2 ottobre, in occasione della visita degli ambasciatori dell’Unione Europea in Messico, AVSI ha partecipato a un ricevimento ufficiale a Villahermosa, Tabasco, alla presenza del Capo della Delegazione Europea Francisco Andrè e del Governatore Javier May. L’evento ha segnato l’inaugurazione della mostra “Unione Europea: verso un futuro verde e inclusivo”.

Due giorni dopo, AVSI ha preso parte a un incontro di dialogo aperto sui diritti umani con ambasciatori e organizzazioni della società civile. Rossana Stanchi, responsabile AVSI Messico, ha illustrato il lavoro dell’organizzazione nel municipio di Cárdenas, dove dal 2020 si interviene in 13 comunità costiere con progetti di educazione, salute, nutrizione e sviluppo giovanile.

Le attività di AVSI mirano a rafforzare la coesione sociale e l’autonomia delle persone, in un contesto segnato da povertà multidimensionale, vulnerabilità climatica e carenza di infrastrutture. Tra i progetti principali: PROEDU per l’educazione primaria, PROVENES per l’inclusione giovanile, PRONUTRICION per la salute infantile, e il sostegno a distanza per creare legami solidali tra Europa e Messico.

La visita degli ambasciatori UE ha rappresentato un’occasione importante per valorizzare il lavoro sul campo di AVSI e rafforzare il dialogo con le istituzioni locali, contribuendo a dare maggiore visibilità e sicurezza alle attività dell’organizzazione.

L’intervento di Rossana Stanchi per AVSI Mexico AC

Tabasco è una zona ricca, sia in risorse naturali che umane. Ma ha bisogno di collaborazioni significative affinché questa ricchezza possa contribuire a uno sviluppo economico, umano e culturale coerente per le persone e le comunità locali, attualmente segnate da gravi vulnerabilità.

Dal 2020 lavoriamo nel municipio di Cárdenas, in 13 comunità situate tra il mare e la laguna, dove si concentra il 25-30% della produzione nazionale di ostriche. Il tasso di analfabetismo sfiora il 6%, metà della popolazione vive sotto la soglia di povertà e oltre il 55% di bambini e giovani affronta una povertà multidimensionale, con sfide come la mancanza di servizi sanitari, difficoltà di accesso all’istruzione, assenza di spazi di socializzazione, interruzioni quotidiane dell’elettricità – in una zona di caldo estremo dove è essenziale conservare il pesce – e la sospensione della connessione internet, che rappresenta spesso l’unico mezzo per conoscere il mondo.

In Tabasco operiamo con un modello di cooperazione tra società civile e settore privato, accompagnando le persone affinché siano protagoniste dello sviluppo della propria comunità e delle istituzioni. Interveniamo in tre ambiti principali: educazione e protezione dell’infanzia, gioventù e lavoro dignitoso, salute e nutrizione.

Abbiamo iniziato con PROEDU, un’iniziativa per la scuola primaria. Le persone, abituate a una cultura assistenzialista, non erano solite comunicare in modo amichevole. Le visite domiciliari sono state una novità: per la prima volta si sono sentite ascoltate, aprendo un dialogo che ha permesso di conoscere problemi, bisogni e risorse locali.

Abbiamo coinvolto 1.600 alunni e le loro famiglie, formato 90 insegnanti e personale scolastico, ristrutturato gli edifici scolastici grazie a un’impresa partner, e creato 39 comitati scolastici per la gestione condivisa di biblioteche, orti, igiene, salute e nutrizione.

Durante la pandemia, con le scuole chiuse per due anni, abbiamo formato volontari locali per garantire la continuità educativa, organizzando corsi settimanali di lettura e scrittura. Gli adulti volontari sono diventati protagonisti dell’educazione, spesso trascurata dalle istituzioni.

Abbiamo collaborato con la Segreteria dell’Educazione Pubblica dello Stato, progettando una Guida Multigrado per le scuole con un solo docente per sei classi. La guida è stata pubblicata nel 2021 con l’introduzione del Segretario dell’Educazione.

Nel 2022 è nato PROVENES, per rafforzare la partecipazione sociale e il senso di appartenenza dei giovani, promuovendo autonomia economica e personale. Abbiamo rilevato che, pur apprezzando la pesca come ricchezza locale, i giovani non la vedono come opportunità di vita. Desiderano restare nei loro territori, ma non vedono prospettive. La mancanza di accompagnamento e opportunità li porta a migrare.

L’80% non partecipa alla vita politica, segno della scarsa credibilità delle istituzioni. Il modello femminile prevalente è quello di una ragazza madre, spesso sola e senza supporto. Il modello maschile è quello di un giovane coinvolto in droghe e alcol, che ripete schemi familiari di violenza.

In questo contesto, i matrimoni infantili sono visti come soluzione: fuga dalla violenza domestica o strategia promossa dai genitori per migliorare le condizioni economiche.

La mobilità è limitata: moto, auto o barche sono costose e spesso inaccessibili. La mancanza di infrastrutture e comunicazione rinchiude le comunità in un circolo di povertà. La zona è segnata da insicurezza, corruzione, vulnerabilità climatica e inquinamento ambientale.

Abbiamo rilevato una profonda disconnessione tra sistema educativo, mercato del lavoro e strategie di sviluppo. Il settore petrolifero genera il 49,5% del PIL ma impiega meno del 3% della forza lavoro. Il settore primario impiega il 14,5% ma contribuisce solo al 3,1% del PIL.

Con il sostegno a distanza, AVSI crea legami solidali tra famiglie europee e giovani tabaschi in difficoltà educativa, favorendo conoscenza reciproca e collaborazione. Con PRONUTRICION, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Salute Pubblica, promuoviamo salute e nutrizione in 30 scuole.

Il 90% del nostro personale proviene dalle comunità locali. Questo alimenta la speranza e avvia un cambiamento, formando veri leader comunitari e promuovendo uno sviluppo umano e professionale dal basso.

Salutiamo con gratitudine l’incontro con gli Ambasciatori dell’UE, che rafforza il nostro lavoro agli occhi delle autorità locali e garantisce maggiore sicurezza al nostro personale sul campo.

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