Lockdown in Messico: una nuova sfida per i ragazzi colpiti dal terremoto del 2017

Data 04.05.2020

Anche in Messico il timore della diffusione del COVID-19 ha indotto le autorità ad assumere misure preventive e restrizioni, tra le quali la chiusura delle scuole (dal 20 marzo) e la sospensione delle attività non essenziali.

Il lockdown aumenta le difficoltà delle famiglie, soprattutto per la popolazione della regione di Oaxaca, ancora alle prese con le conseguenze del terremoto del settembre 2017 (che provocò oltre 100 vittime e danni a 122.733 abitazioni) in particolare nell'area dell'Istmo di Tehuantepec dove AVSI è impegnata nella ricostruzione post-sisma per sviluppare programmi educativi e culturali.

Per la seconda volta, a distanza di tre anni, bambini e adolescenti affrontano un'emergenza. L'isolamento fisico e la mancanza della scuola mettono a dura prova la stabilità emotiva dei ragazzi, ricostruita a fatica negli ultimi tre anni in cui decine di loro si sono ritrovati senza casa, senza scuola e hanno dovuto affrontare la perdita del lavoro dei genitori e, in alcuni casi, la perdita di amici e parenti.

Per loro lo staff di AVSI sta implementando da mesi “Fortalecimiento educativo”, un programma educativo dedicato a 100 ragazzi cofinanziato da Enel Cuore Onlus e dal progetto sostegno a distanza che propone agli studenti delle scuole secondarie (di primo e secondo grado) approfondimenti scientifici teorici e pratici, con particolare attenzione alla tematica ambientale (dalla mitigazione dell’impatto dei cambiamenti climatici all’energia sostenibile). Prima della chiusura delle scuole, uno degli argomenti delle conferenze organizzate da AVSI è stato quello dei virus e dei batteri e già nell'occasione si è parlato del Coronavirus e delle misure di prevenzione da seguire per evitarne la diffusione.

Dopo la sospensione delle attività scolastiche del 20 marzo, le lezioni si svolgono a distanza on line; i bambini che non possono collegarsi o non possiedono un computer (20%) sono seguiti da AVSI tramite gruppi di WhatsApp, grazie ai quali è possibile continuare ad aiutarli a svolgere i compiti. Questi spazi virtuali sono anche il luogo in cui diffondere informazioni sulle misure di prevenzione e soprattutto per condividere dubbi, paure che sentono i ragazzi.

"L'accompagnamento virtuale di AVSI è una novità" - afferma Rossana Stanchi, di AVSI Mexico - "ci permette di seguire i ragazzi da vicino nello studio e di dargli il supporto psicosociale di cui hanno bisogno, di non sentirsi soli. E' anche una occasione per introdurli a un nuovo modo di lavorare, di confrontarsi con quello che sarà probabilmente il loro futuro professionale”.