Come AVSI esprimiamo dolore per tutte le vittime ed estrema preoccupazione per la guerra scoppiata in Palestina e Israele, dove operiamo dal 1993 con progetti di cooperazione allo sviluppo, in particolare nei settori educazione, protezione, salute e sviluppo economico.
Il nostro staff in loco sta bene ed è al sicuro. Così come i bambini sostenuti a distanza: le lezioni sono riprese oggi da remoto.
Monitoriamo la situazione nel suo evolversi di ora in ora a Betlemme, Gerusalemme e in tutta la Cisgiordania, dove sono in corso i nostri progetti, e siamo allerta in tutta la Regione Mediorientale (AVSI ha sedi in Libano, Siria, Giordania, Iraq) per garantire la massima sicurezza al nostro personale e ai beneficiari.
Come sempre in situazioni di emergenza, valuteremo man mano se procedere nell’implementazione dei progetti o se sospenderli finché la situazione permetta la ripresa delle attività, e terremo informata la nostra rete di sostenitori e amici tramite i nostri canali.
Questa nuova gravissima crisi ci conferma nella nostra mission e nella convinzione che i nostri interventi per lo sviluppo sono sempre più indispensabili proprio per concorrere a costruire processi di pace, un bene che oggi appare sempre più fragile.