Gioco, creatività e sostegno psicosociale per sopravvivere alla guerra in Ucraina

80 minori ucraini hanno partecipato ad attività artistiche e di protezione grazie ai fondi della Regione Emilia Romagna

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Data 29.04.2025

AVSI, in collaborazione con i partner Cantieri Meticci APS e We Are Brothers We Are Ukrainians ha proposto un campo immersivo di creatività e arteterapia per 80 bambini e ragazzi (11-15 anni) degli oblast di Kharkiv e Poltava, due tra le zone più colpite dalla guerra in Ucraina.

L’iniziativa, sostenuta dalla Regione Emilia Romagna, si è svolta durante la pausa autunnale del calendario scolastico presso il Centro sanitario PSEL nel distretto di Poltava.

Il team del partner locale di AVSI di Kharkiv, We Are Brothers We Are Ukrainians, composto da uno psicologo e da assistenti sociali, ha iniziato il proprio lavoro già durante il viaggio dei ragazzi verso il luogo del campo, organizzando attività ricreative e di osservazione per identificare quei minori che avrebbero potuto richiedere un sostegno supplementare. Una volta arrivati al centro i ragazzi hanno svolto diverse attività in piccoli gruppi.

Sara Pour e Pietro Floridia di Cantieri Meticci APS hanno condotto attività di “Cultural Playground”: laboratori per creare insieme un gioco ambientato in un futuro fantascientifico. L’artista Sara Pour ha tradotto in collage visivi le storie create dai ragazzi e sono stati realizzati brevi video integrando anche gli elementi della natura circostante.

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Parallelamente, AVSI e il partner WBWU hanno proposto attività di arteterapia e ricreative (giochi di socializzazione, un club del libro e serate al cinema) per favorire l'interazione, l'espressione creativa, l'apprendimento e il gioco cooperativo, in un ambiente attento e coinvolgente che permettesse di fornire un supporto psicosociale.

Lo psicologo della WBWU è stato disponibile 24 ore su 24 garantendo un sostegno immediato e continuo ai ragazzi, molti dei quali hanno subito traumi a causa della guerra. 

Il campo è stato un'occasione di sostegno anche per le famiglie dei ragazzi. I genitori sono stati rassicurati dal fatto che i loro figli si trovassero in un ambiente sicuro e accogliente, ricevendo cure psicologiche, impegnati in attività che ne favorrissero la crescita.

Per molte famiglie oppresse dall'incertezza del conflitto, il campo ha fornito una tregua emotiva e una risorsa nell'accompagnamento educativo ai loro figli.

“AVSI ha saputo coordinare le competenze dei partner – spiega Ruslan Isaiev, responsabile di AVSI in Ucraina – e ha fornito un supporto logistico essenziale alla realizzazione del campo in sicurezza. La formazione su prevenzione dello sfruttamento sessuale, degli abusi e delle molestie sessuali (PSEAH), su sicurezza e rendicontazione, ha garantito che tutti i partner fossero ben preparati per operare in un contesto complesso come quello ucraino".

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