A NEW HOPE, ridurre la migrazione irregolare dalla Costa d’Avorio

Fino al 2002 la Costa D’Avorio era considerata la terra promessa da numerose popolazioni dell’Africa occidentale. È lì che a migliaia dai Paesi limitrofi arrivavano in cerca di lavoro e miglior fortuna. Le crisi politiche del 2002 e del 2010 hanno invertito questa tendenza e oggi la Costa D’Avorio rappresenta uno dei principali Paesi di provenienza dei flussi migratori irregolari verso l’Europa.

Per contrastare questo fenomeno e ridurre la migrazione irregolare dalla Costa D’Avorio, a dicembre 2018 è partito un nuovo progetto finanziato dal Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF) dell’Unione Europea con l’obiettivo di contribuire al cambiamento della percezione del progetto migratorio da parte della popolazione nelle aree di Abidjan, Daloa e Bouaké.

Si chiama A NEW HOPE, acronimo di A NEtWork to figHt against irregular migratiOn through awareness-raising and information camPaigns in Côte d’IvoirE.

Il progetto, implementato da AVSI con un budget da 632mila euro, punta a sensibilizzare la popolazione e a trasmettere informazioni più trasparenti sull’esperienza della migrazione irregolare, evidenziando i rischi, le reali condizioni di vita in Europa, le alternative e opportunità di lavoro nel Paese d’origine. Lo farà costruendo un network di sei ong locali e tre partner internazionali e coinvolgendo personalità influenti, leader locali, migranti di ritorno e oltre 420 componenti della diaspora ivoriana in Italia.

Nel giro di 18 mesi il progetto raggiungerà oltre 10mila persone attraverso una sensibilizzazione di massa e l’utilizzo di spot televisivi, documentari, libri, fumetti, flyer, eventi sportivi e comunitari.

Assieme ad AVSI nell'implementazione del progetto: i partner internazionali CeVI, Ballafon e CPA&I e le associazioni locali VIF, Caritas CI, SOS MIGRATION CLANDESTINE.

L'intervista (in francese) a Lorenzo Manzoni, Regional Manager AVSI durante l'atelier con i partner di progetto ad Abidjian (17-18 Aprile 2019) (min 21.45)