Terremoto tra Siria e Turchia: aiuti immediati ad Aleppo
Aiutiamo immediatamente migliaia di feriti e sfollati ad Aleppo, a 100 km dall’epicentro del terremoto tra Turchia e Siria, “il più devastante degli ultimi 24 anni nella regione”

Terremoto tra Turchia e Siria, circa 50.000 morti e migliaia di feriti e sfollati “il peggior disastro degli ultimi 100 anni nella regione”.
Nella notte tra il 5 e 6 febbraio una scossa di magnitudo 7.8 ha colpito la Turchia e la Siria con epicentro nei pressi di Gaziantep, città del sud est della Turchia a una cinquantina di chilometri dal confine siriano. L’attività sismica nella zona resta alta.
Il capo degli aiuti internazionali delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha definito il devastante terremoto che ha colpito la Turchia sudorientale e la Siria nordoccidentale come “il peggior disastro degli ultimi 100 anni nella regione” (Ansa).


AVSI ad Aleppo e Latakia: grazie al progetto "Siria. Ospedali aperti" cure immediate ai feriti
Lunedì 6 febbraio, a meno di 24 ore dal terremoto tra Turchia e Siria AVSI è intervenuta ad Aleppo, a poco più di 100 km dall'epicentro. AVSI ha potuto fornire immediatamente soccorso ai feriti attraverso l'ospedale St. Louis ad Aleppo e un dispensario di Latakia. Entrambe le strutture sono parte del progetto "Siria. Ospedali Aperti" avviato nel 2017. Questa collaborazione di oltre cinque anni ci ha permesso di essere subito operativi.
“L’Ospedale Saint Louis ha avuto solo piccoli danni – spiega Georges Nasrallah, responsabile del progetto Ospedali Aperti – ma abbiamo dovuto interrompere il lavoro ordinario per poter accogliere i feriti e curare immediatamente i casi più gravi. Il 6 febbraio abbiamo curato circa 80 persone tra feriti lievi e una decina di casi più gravi che hanno necessitato di interventi chirurgici”.
L’ospedale Saint Louis di Aleppo ha accolto 246 pazienti e fornito cure (visite, esami specialistici, interventi chirurgici, radiografie) e medicinali [dato aggiornato al 16 marzo 2023]
AVSI ad Aleppo, aiuti per gli sfollati che hanno perso tutto
AVSI è operativa nel centro di accoglienza allestito nella scuola Hisham Bin Abdul Malik che all’inizio dell’emergenza ha dato riparo a 564 persone. A più di un mese dal terremoto la scuola accoglie ancora 396 siriani. Tra le attività messe in campo da AVSI:
- Distribuzione giornaliera di pasti a tutte le persone del centro;
- Distribuzione di 200 coperte per la notte;
- 94 bambini (di cui 7 con disabilità) ospitati nel centro hanno partecipato quotidianamente ad attività ricreative (dal 7 al 27 febbraio).
- 85 bambini hanno ricevuto un kit inverno: coperte, ombrelli, guanti, cappelli e sciarpe. Dall’inizio dell’emergenza sono state organizzate anche distribuzioni di frutta per bambini e di latte in formula per i neonati (57 confezioni consegnate)
- 62 ospiti sono stati riferiti all’ospedale Saint Louis per ricevere assistenza medica gratuita
- approvvigionamento del centro di accoglienza: kit di pulizia, 3 stufe a gasolio, 17 lampade lampeggianti di emergenza
- distribuzione di prodotti igienici per gli sfollati (saponette, assorbenti, carta igienica, pannolini)
La situazione ad Aleppo è disastrosa, la città è distrutta, intere famiglie hanno perso la casa e fa molto freddo. Sono stati allestiti centri di accoglienza per gli sfollati: servono pasti caldi, coperte, stufe, vestiti. Le persone non hanno le forze di affrontare un'ennesima emergenza dopo la guerra, le sanzioni economiche, la crisi finanziaria, il Covid e il colera.
Sono le parole di Filippo Agostino, responsabile AVSI Siria, ad Aleppo dopo il terribile terremoto tra Turchia e Siria
Cure per i feriti, aiuti di emergenza agli sfollati: abbiamo bisogno di te
Dal 2015 AVSI è stabilmente in Siria e lavora, con una rete capillare di partner e progetti, per sostenere la popolazione siriana, provata da 12 anni di guerra. Il nostro staff, a poche ore dal terremoto tra Turchia e Siria, è intervenuto con una risposta immediata.
La tua donazione per le persone colpite dal terremoto in Siria contribuisce a:
- curare i feriti presso l’ospedale Saint Louis di Aleppo e il dispensario di Latakia: ai pazienti ambulatoriali viene fornita gratuitamente almeno una consulenza per visite specialistiche, i medicinali prescritti oltre al rimborso del trasporto, compresi i servizi specializzati per la disabilità. Per casi specifici, AVSI copre anche il costo del ricovero.
- distribuire beni di prima necessità (vestiti e scarpe invernali, coperte) alle famiglie accolte nei rifugi temporanei e campi, allestiti dopo il terremoto dal Ministero dell'educazione siriano e la Mezzaluna Rossa Siriana (SARC).
- distribuire denaro agli sfollati: si tratta di famiglie che, una volta superata la primissima emergenza, avranno bisogno di affittare case, acquistare attrezzi e materiali per piccoli lavori di ristrutturazione delle case, mobili (in coordinamento con le istituzioni locali)
- distribuzione di pasti caldi e cibo alle persone più vulnerabili: a chi ha perso i famigliari durante il terremoto, a chi ha dovuto lasciare la propria casa
AVSI in Siria: la crisi sanitaria e la campagna Ospedali Aperti
Nel 2017, AVSI ha lanciato la campagna Ospedali Aperti, promossa dalla Nunziatura Apostolica a Damasco e patrocinata dal Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale per garantire cure gratuite ai pazienti poveri in tre ospedali non profit siriani a cui si sono aggiunti 4 dispensari. L'iniziativa negli anni è stata sostenuta da migliaia di donatori (privati, aziende, fondazioni, istituzioni) in particolare dalla CEI, Conferenza Episcopale Italiana sia attraverso l'8x1000 sia con contributi diretti.
Il progetto Ospedali aperti si è reso necessario di fronte a una crisi sanitaria senza eguali: quasi 11,5 milioni di persone, di cui il 40% bambini, non ricevono adeguate cure mediche; nel distretto di Aleppo le persone che non hanno accesso agli ospedali sono più di 2 milioni, a Damasco oltre un milione. Il sistema sanitario non può far fronte alla domanda di cure e le famiglie non riescono a pagare le spese sanitarie.
L'iniziativa "Siria. Ospedali Aperti" ha consolidato la nostra presenza nel Paese negli anni e ci ha permesso di intervenire immediatamente per garantire aiuti ai feriti e agli sfollati ad Aleppo.
L’Ospedale Saint Louis di Aleppo infatti è proprio uno degli ospedali che AVSI sostiene attraverso il progetto che ad oggi ha provveduto a fornire oltre 95.000 cure gratuite a siriani poveri.
In Siria AVSI lavora anche nel campo dell'educazione e del rafforzamento economico, con un'attenzione particolare alle donne.