Rita Nassali lavora per il Kamwokya Christian Caring Community (KCCC) da oltre cinque anni. Il KCCC è un'organizzazione della società civile locale che opera a Kamwokya, uno degli slum di Kampala ed è uno dei partner di AVSI nel progetto sostegno a distanza: con loro seguiamo 200 bambini che vivono in uno dei quartieri più poveri della capitale ugandese.
Quando il 22 marzo è stato registrato il primo caso ufficiale di COVID-19 e il governo ha istituito il lockdown, nello slum – dove mantenere il distanziamento sociale è pressoché impossibile e in cui scarseggiano sapone e acqua pulita - le difficoltà sono aumentate, specialmente per coloro che lavorano a giornata e non hanno altre risorse per garantire i pasti alla famiglia.
"Ci siamo attivati subito per sensibilizzare la popolazione - spiega Rita - abbiamo affisso volantini e organizzato incontri nella lingua locale per spiegare come evitare il contagio e quali sono i sintomi tipici del virus per poterlo riconoscere e rivolgersi alle autorità sanitarie. Il team ha illustrato ai genitori e ai loro bambini l’importanza del lavaggio delle mani frequente, con acqua e sapone per almeno 20 secondi"
Le risposte alle campagne di prevenzione del KCCC hanno dimostrato di aver raggiunto la comunità, che ha compreso l'importanza della vigilanza e della collaborazione nella lotta globale al virus: non solo molte famiglie hanno realizzato fuori della porta di casa i rubinetti con taniche di plastica per il lavaggio delle mani adoperando il sapone ogni volta che si entra, ma non appena è stato riscontrato un caso sospetto di COVID-19, la popolazione si è rivolta al centro per chiedere aiuto e istruzioni sul comportamento da adottare.