Uganda. Il coraggio di Alice

Data 25.11.2020

Alice è una giovane madre di sei bambini e vive in un villaggio nella regione Nord dell’Uganda. Ogni sera per lei il rientro a casa era un incubo.
Robinson, suo marito, spendeva in alcool tutto ciò che lei guadagnava lasciando senza cibo i loro sei figli, ma quando lei provava a discuterne lui la picchiava. Pur preoccupata di dover lasciare i figli soli con il padre, un giorno ha deciso di tornare al Oget, il villaggio dov’è cresciuta. È rimasta giusto il tempo di guadagnare una somma per iniziare una piccola attività.

“Se guadagno di più – si era detta – riuscirò a sfamare i miei figli nonstante Robinson”.

Tornata a casa, pronta a riprovare per l’ennesima volta a rimettere in sesto la sua famiglia, ha dovuto affrontare l’ennesima sfida: il figlio di quattro anni si è ammalato gravemente, è stato ricoverato e operato all’ospedale di Kitgum, a otto chilometri da casa. È qui che, sfinita, ha incontrato un operatore di AVSI. E da allora per lei le cose hanno cominciato a migliorare.

Con AVSI ha iniziato a frequentare un corso per imparare a gestire i suoi soldi ed è entrata in un gruppo di risparmio e prestito. Un gruppo dove gestire insieme le proprie risorse e aiutarsi a vicenda. Dove sentirsi sicura e potersi confrontare con altre persone che ben presto sono diventate un punto di riferimento. Anche grazie ai consigli ricevuti da donne con la sua stessa esperienza la situazione a casa con Robinson è migliorata e gli ha proposto di farsi aiutare.

Alice si è rivolta agli assistenti sociali di AVSI e ha conosciuto Valentino che da quel giorno, ogni settimana, va da lei in bicicletta. Alice, Robinson e Valentino vanno insieme alle sedute psicologiche. Grazie a questo percorso Robinson e Alice hanno messo fine alla violenza nella loro casa. Pronti per una nuova vita per loro e i loro figli.

Come funziona un gruppo di risparmio e prestito?
Una volta alla settimana ogni membro versa una quota, su cui matura un interesse, e può chiedere un prestito ma soltanto per progetti precisi, messi ai voti dal gruppo: spese mediche, tasse scolastiche, un funerale, l'avviamento di un'attività. AVSI in Uganda ha avviato 30 gruppi di risparmio nelle aree più povere coinvolgendo oltre 900 famiglie per sviluppare rapporti comunitari che favoriscano l'accesso al credito anche alle persone più vulnerabili.

2020. Uganda (Alice's Story) 2
2020. Uganda (Alice's Story) 3

La vita di Alice ora è cambiata completamente: ogni mattina si alza alle sei e mentre i bambini sono a scuola cura il raccolto insieme a Robinson. Al loro ritorno, al tramonto, si siedono tutti intorno a una tazza di tè e ognuno racconta la propria giornata. I loro risparmi sono cresciuti nel tempo, i campi coltivati a sesamo e cotone stanno dando buoni frutti e grazie ai guadagni i bambini possono frequentare la scuola. La coppia ha anche investito una parte delle loro entrate nell'acquisto di alcune mucche e capre.

Alice è sempre stata una donna determinata, ma oggi più che mai si sente invincibile accanto al marito finalmente cambiato: progetta di mandare i figli in un istituto professionale, di ingrandire il piccolo allevamento di bestiame e di continuare a partecipare al gruppo di risparmio della comunità, quel gruppo di amici che le ha cambiato la vita .

Il progetto Better Outcomes, implementato da AVSI e finanziato dall'agenzia di cooperazione statunitense USAID ha avuto durata quinquennale e si è concluso a marzo 2020. Ideato per migliorare la vita di 367.000 bambini e giovani orfani e/o affetti dall'HIV in Uganda orientale e settentrionale, ha realizzato attività di:

  • rafforzamento economico: corsi di formazione su come risparmiare e investire denaro
  • programma per i giovani: istruzione e attività ricreative per i giovani
  • sviluppo precoce e genitorialità: corsi di formazione su come essere genitori responsabili, specialmente durante i primi cinque anni di vita del bambino
  • networking: coordinamento con altre organizzazioni su raccolta dati e pianificazione
  • accompagnamento psico-sociale: visite alle famiglie da parte di assistenti sociali che segnalano eventuali criticità

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