Uganda. 650 famiglie più forti e resilienti grazie al progetto FARE

Data 07.12.2018

La resilienza è la capacità di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà ed è proprio su questo che il progetto FARE (FAmily REsilience) ha lavorato per tre anni (dal 2015 al 2018) in Uganda sostenendo 650 famiglie vulnerabili a Kampala e nel distretto di Wakiso.

300 bambini e ragazzi che si erano allontanati da casa per diverse ragioni (come la violenza del padre, la droga, l’appartenenza a baby gang, abusi) sono tornati con i loro genitori superando insieme la causa della separazione. Altre 350 famiglie “a rischio separazione”, hanno trovato un aiuto psicologico, sociale ed economico per restare uniti.

Il progetto è stato sostenuto dal programma ASPIRES (finanziato da USAID, agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale e coordinato dall'organizzazione FHI360) ed è stato implementato da AVSI con i partner Retrak, COWA e Fruits of Charity Foundation (FCF).

Tutti i membri della famiglia sono stati coinvolti: i bambini e i ragazzi hanno ricevuto un sostegno nello studio, i genitori hanno seguito un corso di genitorialità, hanno ricevuto un aiuto economico e una formazione sulla gestione dei risparmi, sia a livello individuale, sia attraverso le “VSLA - Village Savings and Loan Association”, gruppi di risparmio e prestito.

La testimonianza di Shafick Lukwago

Frequentavo brutte compagnie, facevo piccoli furti… ogni volta che mi comportavo male, sapevo che mio padre mi avrebbe punito. Per questo quando la moglie di mio padre mi ha sorpreso a forzare il lucchetto della casa dei miei vicini sono scappato. Ho vissuto per strada, chiedendo elemosina, senza cibo fino a quando ho deciso che quella non poteva essere la mia vita. Volevo tornare a casa e grazie al progetto ce l’ho fatta

Shafick Lukwago, 15 anni, coinvolto nel progetto FARE