Palestina. Il comune di Comacchio al lavoro per migliorare l’offerta turistica e l’occupazione delle persone con disabilità

Data 19.12.2018

L’iniziativa, sostenuta da 26 enti ed istituzioni italiane e palestinesi, si pone 3 obiettivi specifici:

  1. Rafforzamento delle istituzioni di Betlemme e Beit Sahour e promozione dello sviluppo del settore turistico;
  2. Innovazione dell’offerta turistica di Betlemme e Beit Sahour e avvio di nuove imprese sociali;
  3. Rafforzamento della formazione professionale e dell’occupazione di persone con disabilità

La delegazione, composta da 30 rappresentanti, ha partecipato a vari eventi ed incontrato i partner locali del progetto.

Particolarmente significativi sono stati gli incontri con le municipalità di Betlemme e di Beit Sahour, con le quali si è discussa la possibile definizione di patti di amiciziafra le città coinvolte nel progetto, che incrementino le sinergie con altre realtà del territorio impegnate in iniziative di sviluppo con persone con disabilità o famiglie in difficoltà, oltre a collaborazioni e scambi fra realtà giovanili attive nella zona.

La visita alla Terra Santa School di Betlemme, dove lo scorso Ottobre si è svolta la prima sessione di un corso di cucina italiana previsto nel progetto e rivolto agli studenti delle ultime classi dell’Istituto Alberghiero di recente apertura, ha dimostrato la capacità dei partner italiani di offrire formazione di qualità in una scuola rivolta a studenti musulmani e cristiani e alle rispettive famiglie.

Nell’ambito della selezione di famiglie che intendono avviare imprese sociali attraverso la messa a disposizione di spazi di accoglienza nelle proprie abitazioni (albergo diffuso), presso la Guest House Dar El Majous è stato organizzato un incontro con l’esperto italiano di hotel management Giovanni Sparacino. Rivolto ai gestori/proprietari di guest house presenti sul territorio di Betlemme, Beit Sahour e Beit Jala, l’incontro è stato pensato come primo momento di scambio e condivisione di modalità di lavoro con l’obbiettivo di elaborare e condividere una strategia che migliori la qualità dei servizi, potendo così garantire sostegno e supporto alle famiglie che parteciperanno all’attività di albergo diffuso.

Molto importante è stata infine l’incontro con il direttore di Lifegate Burghard Schunkert, e la visita alle attività realizzate da questa nota organizzazione tedesca attiva da molti anni a Betlemme. Nella Guest House, gestita da Lifegate Rehabilitation, si svolgono attività formative di accoglienza turistica, mentre nel giardino esterno è in allestimento una serra dimostrativa adottando criteri biologici ed un vivaio. Il progetto sostiene inoltre nel centro le attività di cucina e il laboratorio di riparazione di ausili ortopedici.