Joan (nome di fantasia) vive in Uganda, ha solo 16 anni ma ha già dovuto affrontare parecchie sfide per poter proseguire gli studi. "Ogni volta che andavo a scuola, un gruppo di ragazzi mi prendeva in giro. Mi urlavano 'ma chi ti credi di essere? pensi davvero che tu, una ragazza, possa prendere un diploma?'" racconta.
Questi ragazzi cercavano spesso di attirarla in spazi isolati, ma lei si è sempre rifiutata. Quando alcuni hanno iniziato a seguirla fino a casa Joan ha parlato con sua madre. "Un giorno mamma è uscita, gli ha urlato di non farsi più vedere, ma solo uno si è spaventato. Gli altri continuavano a perseguitarmi, non sapevo più cosa fare, era un incubo" continua Joan.
Abbiamo conosciuto Joan e la sua storia durante il progetto "No means no", tradotto letterarlmente "No significa No!", un programma di sei mesi (ottobre 2020 - marzo 2021) finanziato da No Means No Worldwide, un'organizzazione internazionale che ha un obiettivo molto chiaro: porre fine alla violenza sessuale contro le donne e i bambini.
Grazie al programma Joan ha imparato come difendersi con scaltrezza: come chiedere aiuto, come trarre in inganno i suoi aggressori e anche come reagire fisicamente. "L'attività del programma che ho preferito è stata il corso di autodifesa - spiega - ho imparato che con un calcio alla rotula puoi immobilizzare gli aggressori e fuggire".
Non è trascorso molto tempo prima che Joan dovesse passare dalla teoria alla pratica: "Una mattina, mentre andavo a scuola, due ragazzi nascosti dietro un cespuglio sono saltati fuori all'improvviso, trascinandomi via. Ho chiesto aiuto urlando con tutte le mia forze, fortunatamente una donna mi ha sentito ed è corsa a vedere cosa stava succedendo. Ha sgridato i ragazzi che sono scappati via. Quello è stato l'ultimo giorno delle loro molestie. Ora quando vado a scuola sono tranquilla, ma cerco di evitare sentieri deserti e sto sempre all'erta".
Il programma No Means No
No Means No è un programma semestrale (ottobre 2020 - marzo 2021) finanziato da No Means No Worldwide che opera in tutto il mondo per un mondo "rape-free" (senza stupri).
AVSI sta implementando le attività del programma nelle sottocontee di Bufumbo, Bungokho e Busoba (Uganda orientale) per raggiungere 1.300 ragazze tra i 9 e i 17 anni e 1.150 ragazzi tra i 10 e i 20 anni. Scopo principale è dare degli strumenti di difesa dalle aggressioni sessuali alle ragazze e prevenire ogni forma di violenza di genere coinvolgendo anche i ragazzi, rimodellando gli stereotipi sul genere e sulla sessualità.
Le fasi:
- sensibilizzare le istituzioni locali e della comunità sul tema
- mobilitare i giovani
- identificare e verificare spazi sicuri per organizzare le sessioni di formazione
- formare gruppi di giovani secondo fasce di età e realizzare delle sessioni,
- visite sul campo e valutazioni del programma
Un sistema migliorato della rete di supporto: il progetto prevede la mappatura dei servizi di sostegno disponibili, follow-up mensili con i formatori, il personale delle istituzioni e delle strutture che offronon servizi di prevenzione della violenza di genere.
Il programma, inoltre, garantisce supporto in forma anonima alle persone sopravvissute a una violenza attraverso il programma SIRA