Nel paese africano Fondazione AVSI ha finora distribuito 12mila nuove stufe più efficienti, che riducono i consumi di carbone e le emissioni. In partnership con la provincia autonoma di Trento, l'agenzia per la cooperazione tedesca GIZendev, l'azienda italiana Cloros, la spin-off Carbonsink
di Anna Zamboni, da La Stampa.it
Fa fatica a sorridere Alssaia, non vuole mostrare quel dente che si è rotta anni fa e così è rimasto, ma quando vince la timidezza, il suo volto si illumina. Ha 19 anni e da 5 è sposata, una piccola grande donna di casa cresciuta in fretta come capita a molte donne africane. Un marito e un figlio di cui occuparsi e quel suo campo di manioca (tipica pianta delle regioni tropicali del mondo) davanti all'entrata di casa dove passa la maggior parte del suo tempo.
Alssaia è nata nel bairro Alto Gingone, un quartiere periferico della città di Pemba in Mozambico, e qui è cresciuta tra case fatte di fango e mattoni, porte di lamiera e quella terra rossa e polverosa delle strade che ricopre ogni cosa.
In famiglia è il marito che lavora mentre lei si occupa del figlio e della casa cercando di economizzare e far bastare sempre il budget familiare per le varie spese.Questo mese Alssaia è contenta perché è riuscita a risparmiare 15 dollari (un grande valore per la famiglia che al mese guadagna circa 250 dollari) grazie all'uso della stufa migliorata, un nuovo sistema di cottura efficiente che Fondazione AVSI in partnership con l'azienda italiana Cloros e la spin-off Carbonsink sta distribuendo nel Paese.
Dal 2014 AVSI ha distribuito 12mila nuove stufe favorendo un risparmio di carbone di 400mila chilogrammi e promuovendo azioni per l'efficienza energetica, la salvaguardia delle risorse naturali e il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.
Queste stufe permettono a una famiglia di ridurre ogni giorno anche del 65% il consumo del carbone solitamente utilizzato per cucinare, e di risparmiare 190 dollari l'anno. Inoltre vengono ridotte dell'80% le emissioni di anidride carbonica. e di conseguenza le morti per intossicazione e incendi.Questo nuovo sistema di cottura migliora la salute e lo sviluppo della popolazione in un Paese come il Mozambico dove la fonte principale di energia rimane ancora la biomassa che comporta conseguenze enormi per la salute delle persone, soprattutto donne e bambini. Questi effetti sono dovuti alle malattie indotte dai fumi della cattiva combustione dei sistemi tradizionali che utilizzano legna o carbone.
Alssaia non percepisce la diminuzione di intossicazione né la riduzione dell'emissione di anidride carbonica ma continua a ripetere allegra: “Adoro esse fougoe porque poupa carvao - Adoro questa stufa perché mi fa risparmiare carbone”.