Cara Scovia, sono davvero felice di averti accompagnato fin qui. Sono orgogliosa di te per la tenacia, la determinazione e la fatica che ti è costato questo traguardo. Il tuo futuro è nelle tue mani, sono certa che non lo sprecherai. Ora mi gusto la gioia di vederti così giovane, così bella, così contenta, così piena di vita. Grazie a tutti gli operatori di AVSI che in questi 26 anni hanno messo a nostra disposizione le loro competenze e la loro passione, e hanno regalato a me e a te la loro affettuosa amicizia. E in ultimo un pensiero ai tuoi genitori e a Veronica che se ne sono andati prima di questo meraviglioso giorno.
Con queste parole Maria accompagna la sua Scovia alla laurea dopo averla sostenuta a distanza per 26 anni.
Maria è una giornalista televisiva e ha conosciuto il sostegno a distanza di AVSI grazie al servizio sul progetto di una sua collega nel 1994. “Noi giornalisti pensiamo di svolgere una missione con il nostro lavoro, ma sentivo che non era abbastanza e con la mia collega abbiamo deciso di sostenere a distanza due bambine ugandesi”. Allora, Scovia ha 3 anni e Maria la conosce per la prima volta grazie a una piccola foto in bianco e nero. Il secondo incontro avviene l’anno dopo, questa volta di persona, grazie a un servizio televisivo che porta Maria in Uganda. Per il terzo bisogna aspettare vent’anni, quando Maria decide di invitarla a Milano durante l’Expo. E ora il grande traguardo della laurea e la possibilità di essere ancora insieme.
Una storia, quella di Maria e Scovia, che ha cambiato la vita di entrambe ed è stata resa possibile grazie al progetto di sostegno a distanza.