L’esperienza di Hanan, insegnante con Back to the Future

Data 24.03.2022

"È meglio accendere una candela che maledire le tenebre" è un proverbio che Hanan pensa si applichi perfettamente alla sua vita personale, così come all'approccio che ha verso il suo ruolo di insegnante ed educatrice, data la difficile situazione che il Libano sta attraversando.

Hanan Baker è una giovane donna del villaggio di Dour, Caza di Nabatiyeh, nel sud del Libano.
Ha 24 anni e inizialmente, nella vita voleva fare il medico. Tuttavia, la sua situazione finanziaria l'ha portata a seguire una strada diversa.
Ora ha una laurea in letteratura inglese e un master in linguistica. Oltre all'insegnamento, ha già seguito 25 corsi su varie altre materie.
"Imparare cose nuove ha migliorato tantissimo le mie capacità sociali. Ne sono entusiasta", dice.

Lavora all'interno del programma Back To The Future (BTF) dal 2020 presso il centro Phoenix Forum, un partner locale di BTF ad Ansar, nel Libano meridionale.
Hanan ha insegnato il corso base "Basic Literacy and Numeracy" (BLN) a bambini tra i 10 e i 14 anni non iscritti a scuola e, durante l'estate, un corso di recupero in lingua straniera (FLC: Foreign Language Course) per studenti.
Ha partecipato a diversi corsi di formazione con il programma BTF: sulle basi del curricolo BLN, sulla protezione dei minori e relativi rischi, sulla pianificazione delle lezioni, sulla gestione della classe, sulle strategie di insegnamento, sulla valutazione dei risultati dell'apprendimento e sulle tecniche di insegnamento delle lingue straniere sia per bambini iscritti a scuola che ragazzi in età extrascolastica.

"Con l'isolamento imposto dalla pandemia, non potevamo comunicare con i bambini in modo efficace. Noi come insegnanti abbiamo dovuto metterci alla prova e migliorare le nostre capacità", spiega Hanan.

Ha partecipato a corsi di formazione su come addattare l'insegnamento alle classi virtuali, imparando come coinvolgere bambini rifugiati vulnerabili e studenti con necessità speciali. Ha ricevuto anche informazioni sulle competenze digitali di base, e persino su come girare dei video e montarli.
Ha capito come esprimere la sua creatività e usare nel modo migliore gli strumenti digitali, impiegando nuovi metodi per interagire con gli studenti. Ha prodotto molti video semplificati delle sue lezioni.

Il suo approccio ha avuto un tale successo che improvvisamente le ha posto una nuova sfida: "Con il passaparola, la voce si è sparsa in fretta e tantissimi bambini in più si sono iscritti alle lezioni!"

Data la crisi economica e le conseguenze della pandemia in Libano, alcuni bambini hanno dovuto abbandonare la scuola per lavorare e assistere i loro genitori. Hanan non si è data per vinta: si è presa cura di ogni singolo studente, adattandosi alla loro disponibilità.
"L'istruzione è uno strumento rivolto a loro, perché ovunque vadano, qualsiasi cosa facciano, saper leggere e scrivere dà loro un potere in più", afferma l'insegnante.

Il progetto BTF, sottolinea Hanan, l'ha aiutata in molti campi: a sviluppare le sue capacità, ad accedere a risorse e dispositivi digitali, a migliorare le sue abilità e strumenti di comunicazione, a testare nuove tecniche d'insegnamento e realizzare idee innovative.

Inoltre, prendere parte a questo progetto ha migliorato la sua vita anche a livello personale: "Una donna che lavora si sente sullo stesso livello degli uomini, e ha la sensazione di essere un membro attivo e produttivo nella società".

Hanan crede fermamente che le donne che lavorano abbiano un ruolo attivo nel progresso della società. Lavorare durante i tempi difficili che il suo paese sta attraversando le permette di sostenere la sua famiglia. Hanan è molto orgogliosa di aver anche potuto investire nell'istruzione universitaria di suo fratello minore.
Ora, Hanan sta cercando di iscriversi a un dottorato di ricerca in letteratura inglese e istruzione.

Il progetto Back to the Future

L'iniziativa è finanziata dall’Unione Europea, attraverso il Fondo regionale di sviluppo UE in risposta alla crisi siriana, il fondo Madad, e implementata da AVSI Middle East in collaborazione con Terre des Hommes Italia in Libano e War Child Holland in Libano.