Mentre in tanti Paesi del mondo i social network e i canali online diventano di giorno in giorno il mezzo di comunicazione e informazione principale, in Africa lo strumento d'informazione più utilizzato rimane la radio.
In Ruanda, la differenza tra centri urbani e zone rurali la fa soprattutto la connessione internet.
Infatti, se nella capitale Kigali è facile trovare una rete wi-fi in bar, uffici e luoghi d’incontro, così non è per le zone del paese più remote e che vivono principalmente di agricoltura. Non tutti dispongono di uno smartphone o un tablet e la connessione, girando principalmente in 2G, non si presta all’utilizzo dei social media.
Per questo motivo, la radio in Africa è il mezzo che continua ad unire intorno a un tavolo tutte le generazioni della famiglia. C'è chi ci ascolta le notizie del paese, la messa o magari la telecronaca di una partita di calcio.
La radio ruandese
La radio nazionale ruandese è gestita dall’agenzia governativa “Rwanda Broadcasting Agency”, che fornisce un servizio d’informazioni ed intrattenimento e che comprende anche canali TV.
I canali radio sono otto ed il principale è il canale nazionale.
C’è poi un canale che si occupa esclusivamente di diffondere notizie provenienti dal Governo, un canale dedicato allo sport e infine i canali radio di comunità che riportano le notizie locali.
Ogni giorno, alle ore 19:00, tutte le frequenze convergono sul canale nazionale, dove vengono mandate le principali notizie della giornata. Le informazioni per le news nazionali vengono trasmesse in Kinyarwanda - la lingua locale - mentre le news internazionali vengono trasmesse in inglese e in francese.
Il ruolo della radio in Ruanda durante il lockdown
Nel 2020 e nel 2021, la radio ha avuto un ruolo importantissimo all’interno del sistema educativo.
Durante i periodi di lockdown, quando il Covid-19 ha portato alla chiusura delle scuole, il governo ruandese ha organizzato le lezioni via radio, permettendo agli studenti e alle studentesse di proseguire gli studi.
Le lezioni avevano una durata di circa 30 minuti, erano tenute da insegnanti ed erano indirizzate a tutti gli studenti del Paese.
AVSI Ruanda, attraverso i fondi stanziati dall’Unione Europea per il progetto “Sostegno alle famiglie vulnerabili in cinque distretti del Ruanda per mitigare l'impatto del COVID-19” ha consegnato in nove mesi 730 radio alle famiglie ruandesi.
Questo ha a portato un grande vantaggio ai beneficiari diretti ma anche quelli indiretti, visto che ogni radio donata ad una famiglia ha rappresentato una risorsa utile anche per vicini e amici.
Esther e Emmanuel, 13 e 16 anni, a fine anno avrebbero dovuto sostenere gli esami per accedere all’anno successivo. Ma non potendo più andare a scuola per mesi e non avendo la radio in casa, avevano quasi perso le speranze di poter superare l’anno scolastico.
Durante la prima parte del progetto, a entrambe le loro famiglie è stata consegnata una radio e i ragazzi hanno potuto continuare a studiare, superando gli esami.