Dietro la mascherina di Agnes Mukantibenda, instancabile mamma volontaria

Data 02.07.2020

Agnes Mukantibenda, 50 anni, è sposata, ha cinque figli e tre nipoti. L'abbiamo incontrata per la prima volta nel 2013 quando abbiamo aperto un centro di educazione per la prima infanzia nel suo villaggio, Munyinya, nel Ruanda settentrionale (distretto di Gicumbi). Sin dall'inizio, è stata una delle mamme coinvolte nelle attività del centro più attive tanto che nel 2015 è diventata presidente del comitato "Tumurengere". Uno dei suoi bambini è sostenuto a distanza da una famiglia italiana, un aiuto prezioso che non solo ha permesso a suo figlio di studiare, ma ha anche motivato Agnes ad aiutare a sua volta: oggi il suo lavoro consiste nel visitare regolarmente 12 famiglie coinvolte nel progetto sostegno a distanza in due villaggi di Kabeza e Rwamushumba. Durante le sue visite, verifica come stanno bambini e i genitori, se ci sono bisogni specifici che riporta allo staff di AVSI Ruanda. Neanche la pandemia di COVID-19 ha frenato il suo impegno.

Agnes fa parte dei 91 volontari di comunità coinvolti in un nuovo progetto finanziato dall'Unione europea per supportare circa duemila persone in cinque distretti ruandesi (Gatsibo, Gicumbi, Kamonyi, Ruhango e Nyanza). L'obiettivo è fornire supporto durante l'emergenza e garantire uno sviluppo sostenibile una volta superata la crisi.

Agnes è instancabile: distribuisce pacchi alimentari, aiuta i bambini a seguire le lezioni radiofoniche trasmesse dal Ministero dell'Istruzione. Grazie ai fondi europei se una famiglia non possiede una radio Agnes ne fornisce una.

"Per raggiungere le famiglie devo oltrepassare un monte di circa 1.700 metri ma ne vale la pena: le persone hanno bisogno di cibo, i genitori hanno bisogno delle radio per rimanere aggiornati sulle nuove misure di prevenzione ed è importante garantire ai bambini la possibilità di continuare il loro percorso educativo. Fino a settembre le scuole sono chiuse e le lezioni via radio sono l'unica possibilità. A causa delle restrizioni per prevenire la diffusione del coronovirus molte persone hanno perso il lavoro, questo è un momento fondamentale per far fronte comune contro il COVID-19 e ridurre il più possibile l'impatto sulle nostre famiglie, in particolare sui più poveri " spiega Agnes.

In un momento di crisi, AVSI vuole assicurarsi che nessuno si senta solo e abbandonato: per questo i volontari come Agnes hanno un ruolo fondamentale.

"I volontari sono uomini e donne di età diverse - spiega Lorette Birara, responsabile di AVSI Ruanda - riconosciuti dalle autorità locali e dalle comunità. Noi ci fidiamo di loro esattamente come si fidano le famiglie. Siamo di fronte a un nuovo contesto, perciò abbiamo organizzato una formazione per loro, per riconoscere nuovi bisogni psicologici e sociali a cui rispondere.”

Grazie all'Unione Europea, nei prossimi quattro mesi:

  • forniremo pacchi alimentari a 374 famiglie (più di 2.000 persone a settimana per 3 mesi) profondamente colpite dalla crisi.
  • consegneremo una radio a 392 famiglie, in modo che i genitori possano seguire le informazioni e gli aggiornamenti sull'epidemia (prevenzione, misure, ecc.) e i bambini le lezioni scolastiche trasmesse dal governo.
  • promuoveremo la produzione di mascherine, sapone e detergenti coinvolgendo 408 ragazze madri e 54 donne membri della cooperativa Urubohero.

L'Unione europea riconosce l'impegno di AVSI per lo sviluppo nel paese e siamo lieti di lavorare insieme in questa difficile sfida per stare vicini alle comunità più vulnerabili

Nicola Bellomo, Ambasciatore dell'Unione europea in Ruanda2020 Rwanda. Ambasciatore Nicola Bellomo Ita