Porzia Esposito, AVSI in Kenya, racconta il nuovo grande dono nato da un incontro “inaspettato”!
Chi avrebbe mai immaginato cosa sarebbe nato da un incontro“casuale” in una corniceria di Nairobi? Mentre sono indaffarata a scegliere le foto più significative della recita di Natale dei bambini della Little Prince per farle incorniciare, un piccolo signore indiano, dimesso ma con uno sguardo curiosissimo, si aggira nel negozio e mi chiede: “Ma chi sono questi bambini? Che scuola è e lei cosa c'entra con loro?” Gli racconto un pò del mio lavoro e lo invito a visitarci a scuola. E lui: “Si, voglio proprio venire a vedere questa scuola nello slum di Kibera dove i bambini fanno tutte queste belle cose!”
La proprietaria del negozio mi rivela poi chi è quell'anziano signore: è Budhi Sha, un uomo molto influente in Kenya, il cui parentado possiede varie grandi aziende. Dopo pochi giorni Budhi viene a visitare la scuola e da allora inizia un rapporto di stima e di amicizia che subito si concretizza in donazioni varie, stoviglie e alimenti per la mensa scolastica, libri di testo insieme a tanti contatti utili per ottenere servizi per la scuola ad un minor costo.
Un anno prima avevo avuto occasione di poter parlare con un mio vicino di casa, Mark Van der Brought, riguardo al mio lavoro perché lo avevano colpito le decorazioni natalizie e il presepe della nostra casa. “Anch'io sono cattolico e amavo fare queste cose quando ero piccolo” mi confida. Poi parliamo del mio lavoro con i bambini dello slum e si incuriosisce sempre di più. “Faremo delle cose insieme” mi dice. Dopo poco scopro che è il direttore del Windsor Golf Hotel: uno dei più raffinati hotel del Kenya.
Un giorno Mark mi richiama perchè vuole fare qualcosa di speciale per intrattenere gli ospiti il giorno di Natale. Viene a visitare la scuola e si sofferma a guardare le immagini incorniciate delle recite degli anni precedenti. Assiste alla recita natalizia dei bambini e resta molto colpito dalla bellezza del gesto: subito ci invita a rappresentare il presepe vivente ed eseguire dei canti natalizi al Windsor. Ha le idee molto chiare: “In questo modo anche al Windsor si potrà vivere un Natale cristiano, perchè normalmente lo si trascorre tra lauti banchetti, danze, tuffi in piscina e tornei di golf.”
La sua idea è di fare un gesto di carità verso i bambini della scuola, che vivendo nello slum di Kibera vivono il Natale come un giorno uguale a tutti gli altri. Così il 25 dicembre più di settanta bambini della Little Prince sono ospiti del Windsor Hotel che gli riserva un'accoglienza speciale con giochi, sorprese, un buon pranzo anche con il dolce ed alla fine il regalo da Babbo Natale in persona (Mark).
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Alla Little Prince non si è ancora finito di parlare di questo evento che già se ne presenta un altro. Mark ci suggerisce di organizzare un torneo di golf per raccogliere fondi per la scuola, visto il buon esito di quello realizzato per aiutare le popolazioni colpite dallo Tzunami in Giappone. Io, il preside Anthony e Leo, responsabile AVSI in Kenya, siamo entusiasti per la proposta. Abbiamo chiesto agli amici di aiutarci ed abbiamo formato un comitato organizzativo di circa 15 persone. Abbiamo realizzato un manifesto per promuovere l'evento; contattato tutti i nostri fornitori e tutte le associazioni e ONG con cui collaboriamo, tutti i negozi, i ristoranti e gli alberghi italiani, per chiedere di sostenere l'evento giocando a golf, partecipando alla cena, facendo donazioni in denaro e offrendo premi per la lotteria. L'Ambasciatore italiano ha mandato l'invito a tutti gli italiani in Kenya e il nostro amico Budhi Sha ha mobilitato il “mondo” indiano, riuscendo a portarci, come ospite d'onore, Manu Chandaria un grosso magnate della finanza locale.
Il 15 giugno, di mattina, un gruppetto di bambini dell'asilo ha visitato il Windsor e fatto il tifo per i circa 90 giocatori di golf. Di sera alla cena di beneficienza, in mezzo a oltre 150 invitati, erano presenti, emozionatissimi, una ventina dei primi alunni della Little Prince che oggi si avviano a concludere le scuole superiori.
Dopo la premiazione dei golfisti ed un video sulla storia della Little Prince l'Ambasciatore ha fatto un breve saluto. Manu Chandaria ha poi parlato del valore dell'educazione dei bambini che sono la speranza del paese. Avendo saputo che la mensa scolastica è un costo oneroso per la scuola, ha invitato i presenti a coinvolgersi esprimendo quanto erano disposti a donare per sostenere la scuola. Nel giro di pochi minuti ha raccolto 20 mila euro. Molti indiani hanno cominciato ad aiutare la scuola donando beni materiali: divise scolastiche, cancelleria, materiale scolastico, e , soprattutto, provvedendo direttamente al cibo per la mensa scolastica per due giorni alla settimana.