AVSI con la Cooperazione Italiana per rispondere all’emergenza educativa in Sud Sudan

Data 05.04.2012

SUD SUDAN 3Mercoledì 4 aprile si è svolta la cerimonia per la consegna al Ministero della Pubblica Istruzione sudsudanese delle nuove infrastrutture per le scuole primarie di St. Theresa, Torit Est e Torit Ovest. Le strutture costruite nelle scuole primarie prevedono, rispettivamente, la realizzazione di servizi igienici a St. Teresa e Torit Ovest e un padiglione di quattro aule con uffici amministrativi a Torit Est.

Questi interventi sono stati realizzati da AVSI con i fondi della Cooperazione Italiana e con il patrocinio di UNHCR, un progetto che vuole rispondere a un'emergenza educativa particolarmente presente in questo territorio, che si caratterizza per la scarsità o pressoché totale assenza di strutture scolastiche, per lo scarso livello di qualità nell'insegnamento, il basso tasso di partecipazione alle lezioni.

Fabio Melloni, il Direttore della Cooperazione Italiana per Ethiopia, Djubuti e Sud Sudan ha visitato le tre scuole primarie di Torit e ha incontrato insieme al personale di AVSI i rappresentati del Ministero dell'Educazione della regione dell'Eastern Equatoria State (Sud Suda) e la delegazione di UNHCR.

E' stata l'occasione per celebrare l'amicizia e la collaborazione tra Italia e Sud Sudan che come ha ricordato Melloni crescerà nei prossimi anni, essendo il “Sud Sudan un paese prioritario per la cooperazione italiana.” Gli esponenti del Ministero dell'Educazione hanno colto l'occasione per apprezzare la collaborazione con AVSI e richiedere che il contributo del governo Italiano venga mantenuto e aumentato in questo periodo di delicata transizione per il paese.

Per concludere, il Direttore della Cooperazione Italiana ha voluto condividere con gli invitati e i quasi 2.000 alunni della Torit East Primary School un messaggio al governo italiano:

“I fondi spesi in cooperazione non sono uno spreco, queste migliaia di bambini che avranno ora una struttura in cui studiare lo testimoniano, mi auguro che questi incoraggianti risultati possano spingere il nostro parlamento a dedicare maggiori fondi alle nostre attività di cooperazione.”