WORLD FOOD DAY 2013: cooperativa di agricoltori in Myanmar

Data 11.10.2013
DSC0071

“Sistemi alimentari sostenibili per la sicurezza alimentare e la nutrizione” questo il titolo del World Food Day che anche quest'anno si celebra il 16 ottobre. Nel solco della discussione dell'agenda post-2015 che andrà a sostituire gli Obiettivi del Millennio, la sostenibilità è il tema guida anche per quanto riguarda il cibo.

I futuri Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile avranno come caratteristica fondamentale la multi-settorialità. Come suggerito dal titolo non c'è più spazio per azioni focalizzate su un unico settore specifico – agricoltura, nutrizione – ma è necessario tener conto dei molteplici fattori che impattano sulla povertà e la fame. Un approccio inclusivo che da sempre AVSI condivide e porta avanti nei suoi progetti.

Come in Myanmar dove dal 2009 AVSI ha sostenuto circa 4.500 agricoltori in zone come la Mandalay Division, il Sud Shan State e il Delta in collaborazione con la FAO, il Ministero Affari Esteri e il partner locale Ayeyarwaddy Homeland.
Nel 2010 è stato avviato un progetto in favore della Sicurezza Alimentare e dell'Agricoltura nella zona del Delta del fiume Irrawaddy nella municipalità di Myaungmya con l'obiettivo di contribuire alla riduzione dell'insicurezza alimentare della popolazione rurale di quest'area. In particolare, sono state potenziate le capacità di un'associazione locale finalizzata allo sviluppo di servizi in favore degli agricoltori e della loro sicurezza alimentare.

Nel maggio 2011 AVSI ha poi cominciato una collaborazione con il LIFT, il fondo internazionale a sostegno del settore della sicurezza alimentare in Myanmar, per creare una cooperativa di agricoltori a Labutta, nella zona del Delta del Myanmar. Lavorare insieme è una rivoluzione culturale in questo Paese: non c'è più un leader che decide per gli altri, ma un gruppo di persone che condividono le decisioni e lavorano nell'interesse di tutti. Piccoli semi di democrazia che stanno germogliando. Al momento sono circa 90 gli agricoltori che fanno parte della cooperativa e 850 le persone che ne beneficiano tra familiari e lavoratori occasionali. Centinaia invece le richieste che arrivano ogni giorno da nuovi piccoli agricoltori.

Oggi, nel proseguire la creazione di una sempre più efficace ed efficiente filiera produttiva che vede nella cooperativa – cioè nel coinvolgimento delle persone - il suo fulcro, AVSI sta introducendo l'aspetto nutrizionale.
L'attenta osservazione e analisi della realtà e degli usi alimentari della popolazione permetterà di identificare le cause dell'alto tasso di malnutrizione cronica (35,1 %). Questo dato dice già che esse non riguardano la mancanza di cibo (che porta alla malnutrizione acuta), ma problemi culturali e sociali. Per questo è necessario considerare l'intervento sulla nutrizione come integrato a quanto fino ad ora si è svolto con gli agricoltori e negli “ostelli” della diocesi.

AVSI supporta l'attività rivolta a bambini particolarmente vulnerabili che vengono accolti, mandati a scuola e nutriti. Capire quali cibi mancano nelle diete proposte sia in famiglia che in queste strutture, permetterà di identificare quali prodotti locali danno l'apporto nutrizionale mancante negli alimenti consumati. Ciò impatterò anche sull'attività produttiva, in quanto potranno essere introdotti tali cibi nelle coltivazioni dagli agricoltori già beneficiari dei progetti agricoli.