L'emergenza in Siria continua. Secondo i dati dell'UNHCR i profughi siriani registrati a febbraiosono 176.849 in Libano, 201.942in Giordania, 177.387 in Turchia e 84.852 in Iraq.
Il numero dei rifugiati siriani aumenta rapidamente ogni giorno. AVSI continua il suo impegno nel sostenere le persone in fuga dalla guerra aiutandole attraverso le attività della custodia di Terra Santa e del vicino Libano, dove il gelo dell'inverno sta peggiorando ogni cosa.
In Giordania
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, in questi ultimi mesi in Giordania si è registrato un sensibile aumento di rifugiati siriani in tutta la regione. I primi ad arrivare nel Paese sono state le famiglie che hanno parenti in Giordania o giovani che hanno partecipato all'opposizione contro il regime siriano.
Al momento, si stima che ci siano circa 400.000 profughi siriani non tutti registrati presso UNHCR, l'Alto Commissariato per i Rifugiati, e il numero aumenta ogni giorno. Molti di questi giovani sono analfabeti o hanno una preparazione scolastica molto carente; questo li porta ad essere esclusi dal mercato del lavoro in Giordania e quindi spesso a creare gravi problemi all'interno della comunità locale che li ospita.
AVSI ha avviato il progetto “Educazione e Formazione per Giovani Siriani e scuola estiva nell'area di Mafraq”, con il coinvolgimento di giovani per migliorare la loro integrazione e le loro capacità culturali offrendo uscite ricreative, momenti di dialogo e confronto. Vengono inoltre realizzate campagne di formazione per le famiglie su salute, igiene e nutrizione, date le circostanze di precarietà in cui si trovano a vivere.
Il progetto prevede inoltre corsi professionali di piccolo artigianato per giovani e attività ricreative e sportive per bambini e ragazzi per aiutarli nel percorso di integrazione con la comunità locale giordana.
Inoltre AVSI, grazie alla collaborazione con Caritas, supporta i rifugiati durante la stagione fredda attraverso la distribuzione di generi di prima necessità nelle città di Amman, Irbid e Mafraq.
In Libano
Il numero dei rifugiati siriani in Libano aumenta rapidamente ogni giorno, circa 400 persone arrivano ogni settimana nel nord del paese. I siriani che ricevono protezione e assistenza in Libano sono 269.281 di cui 176.849 sono registrati presso l' UNHCR e 92.432 in attesa di registrazione.
Nel campo profughi di Delhamiya, nel villaggio di Talabaya, nella valle della Bekaa, e a Terbol ci sono 200 famiglie che arrivano dalla zona di Homs, in Siria. Sono in maggioranza donne e bambini, tutti musulmani. Sono famiglie che vivono in tende di fortuna costruite con stracci e in condizioni igieniche drammatiche.
I bambini non vanno ancora a scuola e i genitori lavorano saltuariamente come operai agricoli giornalieri, senza riuscire a guadagnare il minimo per sopravvivere. Nonostante il Ministero dell'Educazione libanese permetta ai bambini rifugiati siriani di accedere alle scuole pubbliche, il processo di integrazione è lungo e complicato. Il grande problema è che il modello didattico libanese e quello siriano sono molto differenti: in Libano certe materie (scienze, matematica, geografia) vengono studiate in francese o inglese mentre in Siria si studia tutto in arabo, questo causa difficoltà di integrazione e apprendimento.
Per questo motivo il Ministero dell'Educazione libanese ha messo a punto un programma di apprendimento specifico per permettere agli studenti siriani di integrarsi nel sistema educativo libanese entro i prossimi 6 mesi.
Due sono le aree principali di intervento di AVSI attraverso l'ausilio di un'equipe dedicata all'urgenza: la prima si basa sul supporto ai rifugiati durante la stagione fredda con interventi di distribuzione di generi di prima necessità come coperte, stufe, gasolio e vestiti. Ad oggi AVSI ha censito 2250 profughi bisognosi di un intervento.
La seconda area di intervento è l'educazione : la decennale esperienza di AVSI in questo settore ha permesso di eseguire un « in-depth assessment » in 21 scuole pubbliche nei distretti di Marjeyoun, Bent-Jbeil e Hasbaya che ospitano circa il 20% di bambini siriani rifugiati in Libano. Di queste, ne sono state selezionate 13 che ospitano 3.288 bambini di cui 569 siriani (18%) e 2719 libanesi. Per sostenerli, vengono proposti corsi di recupero scolastico, alfabetizzazione, attività socio-educative e psicosociali.
Inoltre AVSI insieme a CARITAS ha predisposto una Clinica Mobile, divenuta immediatamente un punto di riferimento per migliaia di persone, specialmente per quei profughi che non possono o non vogliono registrarsi presso i canali ufficiali. L'idea è semplice quanto efficace: un'equipe socio-sanitaria segue un percorso regolare e conosciuto e di villaggio in villaggio incontra le persone bisognose.
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