Teddy e Sharon: da uno slum di Kampala a Bruxelles

Data 26.06.2018

«Favorire l’empowerment femminile è un investimento intelligente, dal guadagno sicuro»: di questo è convinta Teddy Bongomin, nata a Kireka, uno slum di Kampala (Uganda), ora assistente sociale di Meeting Point International(MPI), partner ugandese della ong AVSI.

Teddy e Sharon fanno parte di un programma multisettoriale rivolto a donne sieropositive degli slum di Kampala, vittime della guerra, di abusi e di violenze. Dal 1992 il programma aiuta le donne a riscoprire il proprio valore, offre cure mediche, supporto psicologico e formazione, favorisce l’avvio di gruppi di risparmio e di attività remunerative.

«Ho incontrato Meeting Point in un momento molto difficile della mia vita – spiega Teddy – alla morte di mio marito, la sua famiglia mi ha cacciato di casa. Vivevo per strada con i miei figli. L’incontro con Rose Busingye, la fondatrice di MPI, mi ha cambiato la vita. Ho iniziato a partecipare alle attività dell’associazione e ora lavoro come assistente sociale o, meglio come CBT, community-based trainer . Aiuto le donne a creare gruppi di risparmio e prestito attraverso la formazione sulla gestione dei risparmi e l'avvio di attività economiche. Ad oggi più di 300 donne hanno avviato 10 gruppi di risparmio e per me è una grande gioia vedere ognuna di loro ripercorrere la strada che porta alla scoperta di sé, delle proprie potenzialità.

Un percorso che ho vissuto anche io in prima persona e che per me è la chiave della riuscita di un progetto di sviluppo. “Ora sono libera” è una delle frasi che noi donne di Meeting Point ripetiamo sempre. E non solo perché abbiamo ricevuto una risposta ai nostri bisogni materiali, ma soprattutto perché, insieme, abbiamo riscoperto il nostro valore. Riconoscere la nostra dignità ci permette di lavorare per un presente e un futuro migliore per noi e per i nostri figli».

È questa consapevolezza che ha spinto le donne di MPI ad avviare la produzione di collane in carta riciclata, attività sostenuta da AVSI che, grazie alla sua rete di oltre 2000 volontari, ha venduto più di 48 mila pezzi in Italia.

«I guadagni delle vendite – spiega Sharon Akidi, 20 anni – sono serviti per sostenere una parte significativa delle spese per la costruzione di una scuola per i figli delle donne di MPI, tra cui c’è mia madre. Grazie al sostegno a distanza attivato da AVSI ho potuto studiare in questa scuola, mi sono diplomata e ora lavoro part-time come assistente insegnante della sezione materna. Sto mettendo da parte alcuni risparmi per iscrivermi all’università. Voglio studiare economia e avviare una mia impresa. Io posso credere che sia possibile perché a scuola ci hanno insegnato che ogni persona ha un valore. Anche se sono scappata dalla guerra e ho iniziato la mia vita nello slum come sfollata a quattro anni, senza niente. So di avere delle possibilità e ho tutta la determinazione che serve per raggiungere i miei obiettivi. Questo per me è essere emancipata e libera».

Teddy Bongomin e Sharon Akidi hanno partecipato agli European Development Days (EDD, 5 - 6 giugno 2018, Bruxelles), il principale forum europeo sulla cooperazione internazionale e lo sviluppo, per raccontare, a partire dalla loro storia personale, come AVSI e MPI intendono e promuovono l’empowermentfemminile, tema della XII edizione degli EDD.

«La partecipazione delle donne allo sviluppo sostenibile – ha spiegato Giampaolo Silvestri, segretario generale AVSI – è considerata una condizione imprescindibile da chi opera a tanti livelli per favorire un progresso reale e duraturo. Perciò non possiamo limitarci a ragionamenti teorici, ma dobbiamo ascoltare chi ha vissuto sulla propria pelle il percorso di cambiamento e uscita da una situazione di grave vulnerabilità. Solo se si parte da esperienze autentiche, come quelle di Teddy e Sharon, possiamo riuscire a mettere a fuoco modelli efficaci per far sì che nessuna donna veda calpestati i propri diritti».

AVSI e MPI agli EDD18 di Bruxelles, per saperne di più

La pagina dedicata all'evento: avsi.org/edd18

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