Speciale giornata mondiale dell’ambiente: a Betlemme la natura racconta al cuore il mistero della bellezza

Data 03.06.2013
Ambiente 2

“Dal 2010 in collaborazione con ATS pro Terra Sancta e Custodia di Terra Sancta – racconta Alberto Repossi, responsabile di AVSI a Gerusalemme – AVSI sta realizzando il progetto finanziato dalla Cooperazione Italiana “Sostenere l'emergenza educativa nei Territori dell'Autonomia Palestinese" che prevede il sostegno a 13 scuole di Gerusalemme, Betlemme e Gerico tramite diverse attività. Tra i corsi di formazione previsti ci sono anche quelli legati all'ambiente. Il team Brama, gruppo di amici che collaborano con AVSI nella realizzazione di questi corsi, è riuscito a trovare il giusto mix di gioco e informazione che hanno reso possibile il pieno coinvolgimento degli studenti.”

“Penso – continua Repossi – che la metodologia usata sia un esempio dell'intelligenza educativa che deriva dall'amicizia, una passione educativa e ideale tra i professionisti che compongono il team, riuscendo a far sentire protagonisti i ragazzi. Obiettivo sorprendente soprattutto se pensiamo che in questo caso sono ragazzi affetti da grave sordità che facilmente li isola dall'ambiente circostante e quindi dai rapporti con la propria comunità”.

Focus del workshop, svoltosi presso il Centro Effetà di Betlemme, l'ambiente e il rispetto della natura, temi che hanno introdotto i giovani a un nuovo approccio di partecipazione attiva che li ha incoraggiati a mettersi direttamente in gioco conoscendo loro stessi e la realtà in cui vivono.

“Il nostro Istituto – racconta Suor Piera, Direttrice del Centro – è una Scuola specializzata per la rieducazione audiofonetica dei bambini audiolesi residenti nei Territori Palestinesi. Le finalità principali del Centro sono la formazione e la preparazione dei suoi studenti ad affrontare la società con la consapevolezza che la sordità non è un ostacolo per un'affermazione personale nell'ambiente civile. I ragazzi hanno partecipato a questo workshop con molto interesse e sorpresa. Hanno collaborato con disponibilità superando anche la barriera del linguaggio.” Diverse le attività realizzate, come scoprire una natura - piante, erbe, fiori - a cui da sempre vivono accanto ma che non hanno mai conosciuto prima; dialogare con un albero senza parole, senza frasi ma con il pensiero e con il cuore; vedere la bellezza di un piccolo fiore forse sconosciuto; ammirare la bellezza di una foglia secca caduta a terra; dare un nome a ciascun elemento dell'ambiente, una qualità per stabilire con esso un rapporto positivo al di là delle parole; sviluppare una nuova modalità con cui guardare il mondo circostante, più profonda e consapevole.

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Non è stato messo l'accento su che cosa occorra fare per salvaguardare l'ambiente, il carattere del workshop è stato molto pratico: attraverso le attività svolte i ragazzi erano invitati a conoscere da vicino quella natura, scoprirla insieme come ‘amica' del loro quotidiano.

“Ci siamo accorti - racconta Alberto Mazzucchelli, team Brama – che i ragazzi sono capaci di un'attenzione che noi spesso non abbiamo: a causa del loro handicap, per ascoltare qualcuno devono letteralmente stare a guardare chi parla, e questo si riflette su come osservano le cose che hanno intorno. Collaborare con le insegnanti è stato fondamentale, grazie a loro siamo riusciti a comunicare ai ragazzi tutto quello che avevamo pensato senza che la differenza linguistica diventasse un problema”.

Per i ragazzi questo è stato un viaggio grazie al quale è stato possibile riconoscere, nel linguaggio della natura, la ricchezza di stimoli che ci offre nella scoperta, infinita, del mistero di bellezza che fa tutte le cose e anche il nostro cuore: per questo può esserci ‘sintonia' e la sua scoperta è il viaggio stesso della vita.