Isabella conosce Maria quattro anni fa, durante un viaggio in Libano deciso per salutare Georges, il bambino da lei sostenuto con AVSI per quasi 10 anni e portato sino alla soglia dell'Università. È per incoraggiarlo mentre intraprende questo nuovo cammino, oramai autonomo, che Isabella e suo marito Walter decidono di andarlo a trovare e accompagnarlo a sostenere il suo primo esame da studente universitario.
Grazie all'équipe AVSI Libano Isabella e Walter riescono a conoscere anche la famiglia di Georges e a passare assieme un po' di tempo.
Il sostegno di Georges finisce e Isabella decide di continuare questa esperienza: le viene proposta una bimba, Maria, che può conoscere di persona, cogliendo l'occasione del viaggio.
Maria è la più piccola di una famiglia formata da tre fratelli, un padre in grosse difficoltà economiche e una madre con gravi problemi di salute. Vivono nel villaggio di Becharreh, in Libano dove AVSI sostiene complessivamente 1.300 bambini e dove è presente sin dal 1996 attraverso diversi progetti in aiuto della popolazione provata da lunghi anni di conflitti militari.
Isabella si affeziona a Maria e alla sua famiglia, ne condivide le novità, le gioie, le difficoltà…
Attraverso questo scambio epistolare viene a conoscenza della difficile situazione di salute della madre, Rima, e di quanto questa influisca nella sua quotidianità e sulla serenità stessa della famiglia. Rima è molto anemica, come tanti abitanti di questa zona, e a causa di una protesi mal eseguita all'occhio destro soffre di gravi emicranie. All'ultima visita i medici hanno previsto che perderà la vista nell'arco di qualche anno.
Alla già compromessa situazione di salute si unisce anche l'imbarazzo che le crea la protesi mal riuscita e per questo esce raramente di casa.
Isabella decide di inviare un contributo economico ulteriore rispetto alla quota del Sostegno (312 € annuali) per poter permettere alla mamma di Maria l'intervento agli occhi e l'installazione di una nuova protesi che verrà realizzata a Beirut da un'equipe professionista.
Il risultato è stato eccellente. Rima ora vede bene, soprattutto vede il sorriso, la felicità che traspare dagli occhi di Maria: la sua mamma sta bene ed è stata la sua amica lontana ad aver permesso questo miracolo!
Nella lettera piena di gratitudine inviata a Isabella, Rima infatti scrive: “Non riesco ad esprimermi a parole, perché le parole non bastano…se non foste esistita nella vita di mia figlia Maria io non sarei guarita da questo dolore”.
È lo sguardo d'amore che Isabella ha avuto su Maria e sulla sua famiglia a dare volto alle parole scritte dal filosofo Francis Bacon: “L'amicizia…raddoppia le gioie e divide le angosce a metà”.
Scopri il Sostegno a distanza