Il bellissimo sorriso che vedete nella foto è di Ingabire. Ha diciannove anni e una bambina che a settembre ne compirà quattro. Orfana di padre e di madre ha vissuto per anni con la zia, in ritardo con gli studi all'età di sedici anni frequentava ancora la quarta elementare.
Stufa della situazione e delusa dalla vita Ingabire è partita per Kigali (la capitale) per cercare una vita diversa. A Kigali non ha trovato ricchezza ma un'avventura e una gravidanza. L'assistente sociale di AVSI, saputo che Ingabire era andata a Kigali e aveva abbandonato gli studi ha fatto il possibile per trovarla e riportarla a casa. Alle parole d'incoraggiamento dell'assistente sociale però è subito seguito il silenzio nervoso della zia quando Ingabire le ha annunciato di essere incinta.
La ragazza ha visto nello sguardo della zia solo della rabbia. Aveva paura e voglia di scappare di nuovo. Non poteva più tornare a scuola, aveva perso la fiducia della zia, si sentiva veramente sola. Come avrebbe potuto prendersi cura di suo figlio se non sapeva nemmeno amare se stessa? Poi arrivò una lettera. Erano Paolo e Caterina, i suoi sostenitori italiani.
L'assistente sociale li aveva informati dell'accaduto e loro invece di essere delusi, sospendere il sostegno, hanno preso la penna in mano e iniziato a incoraggiare la ragazza. Lettera dopo lettera ad Ingabire sono arrivati tanti consigli e tante parole affettuose. Paolo e Caterina si sono preoccupati per lei e per la bambina, e non hanno mai smesso di consigliarle di tornare a scuola.
Ingabire ha pian piano riacquistato fiducia in se stessa e la voglia di tornare sui banchi è diventata sempre più forte. Si è iscritta al Centro di Formazione Professionale di Ngarama. I suoi sostenitori l'hanno aspettata, l'hanno incoraggiata e le hanno dato la possibilità di studiare per raggiungere il suo nuovo obiettivo: imparare un mestiere, quello di sarta, per prendersi cura di Julienne, la sua bambina.
Ora Ingabire non ha più paura perché si sente amata. Ora ha fiducia nel futuro perché qualcuno l'ha guardata con amore. Si sente capace di amare la sua bambina perché Paolo e Caterina l'hanno educata all'amore. Anche la zia, ha trovato nei sostenitori italiani un esempio e ha iniziato ad interessarsi di più di Ingabire e ad aiutarla nella cura della sua piccola.
Quando Valeria, coordinatrice SAD AVSI per il Rwanda, l'ha incontrata a scuola, questa ragazza ha parlato di GIOIA e di DONO. Grazie a Paolo e Caterina, che hanno fatto scoprire a Ingabire il significato di queste due parole, accogliendola come realmente fosse parte della loro famiglia.
Sostegno a distanza:
un caffé al giorno, due lettere all'anno
e un sorriso per sempre!
Con un piccolo contributo economico (85 centesimi al giorno, 312 euro all'anno) un bambino in condizioni difficili può andare a scuola, ricevere aiuti materiali ed essere accompagnato da un adulto con la sua famiglia nel percorso educativo. E la tua famiglia accoglie un amico lontano.